martedì 26 aprile 2011

Turismo, boccata d’ossigeno Ma resta la crisi

Ma dov’e’ il Cristo di Ligabue? Sì, dove si è nascosto questo mix perfetto tra la fede, il disegno istintivo e il rock? Troviamolo. Perché ieri un gruppetto di turisti lo cercava davvero. E al centro informazioni sulle scale mobili gli ci è voluto del bello e del buono per spiegargli che Ligabue canta e non dipinge, Antonio si è occupato d’altro mentre Cimabue in fondo era proprio bravino. Aneddoti di Pasquetta. Nel cuore di certe notti dove la macchina non è calda ma almeno si regala un brodino. La macchina del turismo resta imballata, non illudiamoci, ma almeno muove la classifica.
Con un pareggio: i dati degli arrivi, misurati a spanne dai centri di informazione, sono all’altezza del 2010, forse perfino un po’ meglio. E quelli degli alberghi confermano il quadro che avevamo anticipato pochi giorni fa.
Qualche esercizio sulle soglie del tutto esaurito, sabato al Minerva per esempio c’erano disponibili solo tre camere, altri non troppo sotto: come il Continentale, attestato sull’80%. Altra questione sono gli incassi. Perché anche dal 2010 al 2011 i prezzi hanno continuato a scendere e in questi giorni basta cliccare su internet per scoprire occasioni e agevolazioni. Legittima difesa contro la crisi ma che non sempre paga: e di certo non paga la stessa cifra. Chi per un giorno non si veste da Babbo Natale, e sfoggia i soliti prezzi, sorride un po’ di più, gli altri un po’ meno.
Ma tant’è: è la crisi, bellezza, e tutti fanno del loro meglio per sfangarla. Qualcuno meglio degli altri: Cortona pare non avesse un ago libero neanche se l’avessero rivestita d’oro e continua a volare sul filo di un’onda che vorrebbe non finisse mai. Ma anche Arezzo ha incassato la buona giornata delle città d’arte.
Come confermano i trend anche di altri centri della Toscana, Pasqua è sempre Pasqua: e chi si sposta per un giorno o due non sempre va al mare. A volte sì: da un centro turistico è partita la richiesta per un agriturismo, una decina di clienti con le valigie ai piedi. Ma il titolare se n’era andato sul Tirreno. E speriamo almeno che abbia aspettato tre ore dopo pranzo per fare il bagno. Qui per il pranzo hanno aspettato meno. Perché in Piazza Grande i locali erano già strapieni a mezzogiorno e hanno tirato tardi con le tovaglie apparecchiate. Chi morde e fugge senza fermarsi in albergo però spesso mangia e non solo panini. La platea di fronte ha contorni chiari.
All’Arezzo Valley delle scale mobilisolo il giorno di Pasqua 479 richieste contro le 448 della Pasqua 2010. Ieri altrettante ma ad un’ora dalla chiusura, contro le 456 della Pasquetta passata. In un mese che questa quota l’aveva raggiunta solo domenica 17 (461) e ovviamente per la Fiera: 660 persone il 3 aprile, come dire che l’Antiquaria tira sempre più di qualunque altra festa comandata.
Buone nuove anche dal centro turistico del Comune: 530 persone per Pasqua, un anno fa eano state 585 ma lo sportello era rimasto aperto quattro ore di più. Ieri il bis, perfino superato. Un 20% gli stranieri, in testa tedeschi e francesi, al resto pensano i nostri fratelli tricolori. Con il Lazio a fare la parte del leone ma ghiotti arrivi anche da altre regioni. «Ma qui andiamo avanti troppo a singhiozzo» lamenta un albergatore. Anche se dietro l’angolo c’è il primo maggio: e soprattutto c’è la Fiera, l’unico appuntamento che non tradisce mai. E che se volesse potrebbe perfino accompagnarti per mano fino al Cristo di Ligabue. Peccato che non voglia.
FONTE: LA NAZIONE

mercoledì 20 aprile 2011

La Toscana regina di Pasqua La meta preferita dai turisti

Città d'arte tra le destinazioni più richieste: pernottamenti in aumento del 2%. Già tutto esaurito nel 70% dei casi. Aumentano gli stranieri
Le vacanze pasquali del 2011 rappresentano l’ultima occasione per concedersi un periodo di riposo prima dell’estate. E i primi bilanci delle prenotazioni fanno emergere un aumento del movimento turistico sia dall’Italia sia dall’estero.Secondo Massimo Biagioni, direttore di Confesercenti e presidente del Centro Studi Turistici di Firenze, - al primo posto delle scelte rimangono salde le città d’arte della Toscana, ma l’interesse è rivolto anche alla “cultura minore” e ai luoghi di richiamo naturalistico, spesso associati a forme di vacanze attive quali trekking, equitazione e golf. Un discreto interesse si registra anche per le aree della campagna, soprattutto quelle delle province senesi, fiorentine e grossetane, per le località della costa toscana, in primo luogo la Versilia, e della montagna -.
Trend confermato anche dalle richieste registrate sui portali delle OLTA, dove oltre alle classiche destinazioni estere come Londra, Parigi e New York, la Toscana risulta la seconda regione più richiesta e la città di Firenze dietro Roma, meta incontrastata del periodo.

Già tutto esaurito nel 70% dei casi - In base alle segnalazioni fornite dagli imprenditori della ricettività, il periodo pasquale 2011 dovrebbe far aumentare il numero dei pernottamenti del 2% rispetto alla Pasqua del 2010. Un aumento più marcato è atteso per le strutture agrituristiche (+2,4%), a differenza degli hotel e delle strutture extralberghiere per i quali si stima rispettivamente il +1,9% e il +1,7%. Però, gli operatori sperano di migliorare i risultati grazie alle prenotazioni last minute: ben il 70% degli intervistati registrerà il “tutto esaurito” nei giorni di Pasqua e Pasquetta.

Aumentano gli stranieri - Il 67% del movimento previsto sarà degli italiani, che difficilmente supereranno i 3 giorni di vacanza, mentre il flusso degli stranieri è stimato al 33% e mediamente si fermeranno 5 giorni. Molti italiani si riverseranno sulla costa, verso le località di montagna e del termale. Gli stranieri, invece, prediligeranno la campagna/collina e le città/centri d’arte.
Quasi tutte le nazionalità straniere sono segnalate in aumento, in particolare i francesi, gli statunitensi, i belgi e gli scandinavi. Stabili olandesi, tedeschi e spagnoli. In calo i britannici.

Saranno proprio le città/centri d’arte (+2,6%) quelle maggiormente interessate dal risveglio dei mercati. Un buon incremento è atteso anche per la montagna (+3,7%), le località della costa (+1,5%) e della campagna/collina (+1,2%). Un aumento è stato segnalato anche dalle strutture che operano nelle aree termali (+0,8%). Tendenze positive emergono anche per i prossimi mesi estivi, con le prenotazioni in aumento (+2,2%), soprattutto per le località della costa (+2,2%) e per le città d’arte (+2%).

Pesa il “Caro Benzina” - A condizionare le vacanze lat-minute c’è però il “caro carburante”. Il classico fuori porta del lunedì di Pasqua ne sarà condizionato. A risentirne maggiormente sarà il portafoglio dei consumatori. Il caro petrolio si fa sentire anche sui traghetti per le isole dell’Arcipelago. I collegamenti con l’Isola d’Elba toccano una media di 145 euro AR con la Moby e 130 con la Toremar. 125 euro di media, invece, l’andata e ritorno per l’Isola del Giglio e per Capraia superano i 170 euro AR. In questo senso c’è preoccupazione per la privatizzazione della Toremar che potrebbe sancire il monopolio dei collegamenti con l’Elba.

Competitività e prezzi - “Il sistema delle imprese turistiche – prosegue Massimo Biagioni - ce la sta mettendo tutta, ingegnandosi con ogni mezzo per mantenere le posizioni nella gara permanente della competitività sui mercati internazionali. Le nuove modalità di consumo che dalla crisi emergono: periodi più brevi di vacanza, budget più contenuti, sempre più elevata richiesta di servizi di qualità, impongono continui adeguamenti e rimodellamenti dell’offerta, che sempre di più si intrecciano con il sistema pubblico (infrastrutture, qualità ambientale, sicurezza, eventi, fisco, imposte e tariffe locali, promozione). Sulla dinamica delle tariffe delle strutture ricettive numerosi osservatori segnalano un un recupero rispetto ai prezzi dei mesi scorsi, specie per le camere ancora disponibili sui portali. In rapporto alla stagionalità e all’andamento del mercato, il prezzo medio di una camera doppia nelle città/centri d’arte della Toscana si attesta sui 125 euro, contro i 138 della campagna/collina, i 126 della montagna, i 130 del balneare e i 127 del termale.
“E’ ora di metter mano, e molto rapidamente, alla definizione di una specifica strategia di sviluppo di questo settore strategico, conclude il direttore di Confesercenti Toscana, a partire dal riordino rapido ed efficace della promozione. Dalla crisi usciremo, prima o poi, ma recuperare le posizioni perdute sarà impossibile se non cominciamo da subito a lavorare, avendo compreso cosa è cambiato ed avendo chiaro in quale direzione vogliamo che questo comparto si diriga”
FONTE: http://www.intoscana.it

LA TOSCANA DEI SET FA IL PIENO NEL 2011

In arrivo 7 film, una fiction tv e un famoso reality made in USA

Dopo le anteprime di film di qualità girati a Firenze e in uscita in questi giorni nelle sale – La fine è il mio inizio di Jo Baier e C'è chi dice no di Giambattista Avellino – e mentre in America Latina sta andando in onda la fiction girata in Toscana lo scorso anno, Passione che, come rilevato ieri su Il Giornale della Toscana, sta incrementando i flussi turistici a Firenze dai paesi latino-americani del 90%, nella nostra regione si inaugura una nuova importante stagione di set in lavorazione.

In arrivo 7 lungometraggi, una fiction tv e un famoso reality show made in USA, produzioni italiane e internazionali che potranno avvalersi del supporto di Toscana Film Commission di Fondazione Sistema Toscana e che confermano la forte capacità della nostra regione di attrarre le produzioni video-cinematografiche, a tutto vantaggio del rilancio turistico e della ricaduta economia sul territorio.

Lungometraggi:
- Sono in corso in questi giorni le riprese del film Cavalli, diretto da Michele Rho, vincitore del Fondo Cinema della Regione Toscana, prodotto da Settembrini Film in collaborazione con Rai cinema e distribuito da Lucky Red. Le riprese si stanno svolgendo a Colle Val d’Elsa e dintorni. Nel film due fratelli, Alessandro e Pietro, perdono la madre da bambini e il padre vende tutto per comprar loro due bellissimi puledri. Grazie agli insegnamenti di un vecchio allevatore diventeranno uomini ma coltiveranno due sogni diversi: Alessandro quello di andare lontano e Pietro, invece, quello di rimanere a fare l'allevatore. Per realizzare i propri sogni rischieranno la vita e si salveranno solo aiutandosi a vicenda. Nel cast Giulia Michelini, Vinicio Marchioni e Michele Alhaique

- Tra Aprile e Maggio si svolgeranno le riprese de L'Ultimo Terrestre, diretto da Gianni Pacinotti, prodotto da Fandango, ambientato nella provincia di Pisa, tra Pontedera e Tirrenia. Il film è tratto dalla raccolta di racconti di Giacomo Monti Nessuno mi farà male ed è sceneggiato e diretto da Gipi, Gianni Pacinotti, famoso illustratore italiano e autore di romanzi a fumetti.

- Una commedia firmata da Carlo Virzì, I più grandi di tutti, sarà girata a Maggio a Livorno e provincia, prodotta da Motorino Amaranto. Claudia Pandolfi, Marco Cocci, Alessandro Roja, Corrado Fortuna e Dario Cappanera saranno protagonisti di un'avventurosa, tragicomica e romantica rimpatriata di una leggendaria rock band: i “Pluto”, protagonisti di una stagione di successo, nel 1994, che li aveva portati da una piccola cittadina industriale sul litorale toscano in tour per il mondo. Dopo i litigi di Maurilio detto Mao, il cantante, Sabrina la bassista, Loris il batterista e Rino il portentoso chitarrista, il gruppo si era sciolto. La memoria di quell'esperienza avventurosa e sfrenata dei “Pluto” sembrava essersi perduta per sempre, finché un giorno Loris non si vede recapitare una sorprendente e-mail...

- Ancora grande commedia toscana con Leonardo Pieraccioni, che tra Giugno e Luglio girerà a Lucca il suo nuovo film, dal titolo ancora sconosciuto. Come apparso già sui giornali il regista toscano ha fatto i primi sopralluoghi in città e scelto alcune location: il Teatro del Giglio, l'Aeroporto Tassignano, l'Istituto Musicale Boccherini, l'Ex Caserma Mazzini, Villa Oliva e varie location nel centro storico della città. Quello che è certo è che nel cast ci sarà, oltre allo stesso Pieraccioni, Massimo Ceccherini, per raccontare le vicende comiche di Benedetto (Pieraccioni), maestro di controfagotto con la fissa per l'ecologia.

- Un attore lanciato da Paolo Virzì, Edoardo Gabriellini, sarà invece dietro la macchina da presa per dirigere il suo secondo film, del quale sono note soltanto alcune prime anticipazioni, come la location del film, che sarà in un piccolo paese in provincia di Prato nell'Appennino tosco-emiliano, il cast, che vedrà in scena Gianni Morandi, Elio Germano e Valerio Mastandrea e il periodo di riprese, tra agosto e settembre 2011.
- Acciaio sarà il titolo del film di Stefano Mordini, prodotto da Palomar, che si girerà in autunno. Tratto dall'omonimo romanzo di Silvia Vallone, vincitore del Premio Strega 2010, il libro, come il film, racconta una storia di amicizia di due ragazze adolescenti e delle difficoltà di vivere nella città operaia di Piombino, dai luoghi alienanti e ostili delle fabbriche e dei palazzi casermoni.
- Sempre in autunno Marco Simon Puccioni girerà un film drammatico Come il vento, prodotto da A Movie Productions Spa, Intelfilm Srl, Les Films de L’Astre, interpretato da Valeria Golino.
La storia è tratta dalla vita di Armida Miserere, direttrice del carcere di Parma, la sua esperienza nei carceri di Lodi, Pianosa, Ucciardone fino a Sulmona, dove si suicida delusa dalla giustizia e per la disperazione della perdita dell'uomo amato, ucciso dalla mafia.

Fiction tv
- La ragazza americana è il titolo della fiction tv, le cui riprese si svolgeranno tra Aprile e Maggio ad Arezzo e dintorni, diretta da Vittorio Sindoni (che in Toscana aveva già girato Le ragazze di San Frediano) e prodotta da Immagine e Cinema, la casa di produzione di Edwige Fenech che nell'aretino ha già girato con successo la fiction Per una notte d’amore.
La bella Vanessa Hessler e i bravissimi Orso Maria Guerrini, Ilaria Occhini e Giulio Berruti saranno i protagonisti della storia di una giovane d’Oltreoceano che riceve in eredità un antico castello diroccato nell’aretino.
Reality show
Dopo aver ambientato le prime tre seguitissime serie nel New Jersey e a Miami Beach, il reality show di MTV Jersey Shore approda direttamente a Firenze. Si tratta della quarta stagione del reality show più visto nella storia del famoso network americano MTV, caratterizzato da un’audience prettamente giovanile. Il cast è composto dagli stessi 8 concorrenti delle altre edizioni ( quattro ragazzi e quattro ragazze di età compresa tra i 21 e i 31 anni,) tutti italo-americani, che vengono filmati durante le loro esperienze quotidiane in diverse località. Nelle prime tre edizioni, tutte girate ed ambientate in USA, lo show ha raggiunto degli indici di ascolto da record, circa 8,87 milioni di spettatori.19/04/2011 13.37
Fondazione Sistema Toscana/Mediateca Toscana

Decolla “l’altra Toscana” .

Battesimo per l’Area vasta Toscana sud questa mattina con una riunione delle tre Giunte provinciali di Arezzo, Grosseto e Siena tenutasi all’hotel Terme di Petriolo. La location, a ridosso del viadotto del Petriolo lungo la E-78 Strada dei Due Mari, è stata scelta per il suo valore simbolico, essendo collocata sull’arteria di collegamento che attraversa i tre territori provinciali.
A promuovere l’incontro, che rappresenta l’avvio di un vero e proprio “cantiere istituzionale”, i tre presidenti Roberto Vasai (Ar), Leonardo Marras (Gr) e Simone Bezzini (Si). Consci dell’importanza di strutturare l’Area vasta Toscana sud anche in vista della partecipazione ai bandi per i Progetti integrati di sviluppo (Pis) e per i Progetti integrati di filiera (Pif - agricoltura), previsti come strumenti operativi di sostegno ai diversi settori economici dal Programma regionale di sviluppo (Prs). “L'incontro di oggi, che ha caratteristiche molto operative perché insieme agli amministratori ci sono anche tecnici e dirigenti – spiega il Presidente della Provincia Roberto Vasai. Intendiamo valorizzare una parte di Toscana che ne rappresenta la metà come estensione territoriale. Lavoriamo insieme già da 10 anni sul terreno della promozione agricola con importanti risultati, ma sono convinto che questo settore abbia ancora una grande potenzialità di sviluppo. Le nostre sono tre province percepite dai cittadini, che hanno una forte capacità di dialogare con il proprio territorio – conclude Vasai - e che rappresentano una parte importante di quell'Italia di mezzo troppo spesso dimenticata nel dibattito nazionale che ha saputo unire, e che vuole continuare a farlo, la capacità di mantenere inalterata la propria bellezza paesaggistica con una grande apertura allo sviluppo”.
L’obiettivo è di costruire un modello di “governance” interprovinciale che consenta di programmare in modo congiunto gli interventi relativi ai principali settori di competenza dei tre enti e che punti su un'idea di forte integrazione che comprenda il manifatturiero, il terziario e tutte quelle attività legate alle eccellenze dei territori rurali e alle nuove frontiere della sostenibilità. La governance cooperativa tra le tre Province è frutto di una visione innovativa dei rapporti fra territori e tiene conto di una spinta dal basso a concertare le scelte che viene da parte dei diversi livelli istituzionali e delle rappresentanze socio economiche.
Questo processo, d’altra parte, nell’area vasta Toscana sud è già stato anticipato nel settore del Trasporto pubblico - con l’aggregazione delle aziende delle tre provincie di Arezzo (Lfi), Grosseto (Rama) e Siena (Train), con l’aggiunta di Piombino (Atm), che hanno dato vita a Tiemme Spa – e in quello dei rifiuti, con la redazione (per primi in Toscana) del Piano interprovinciale di gestione dei rifiuti e la pubblicazione del bando per individuare il gestore unico che sarà scelto entro fine 2011.
Tra i temi di maggior rilievo sui quali si sofferma il documento sottoscritto al termine dei lavori della mattinata, stanno le infrastrutture, con al centro il completamento dei tratti toscani della E-78 nel rispetto di quanto previsto dall’accordo di programma Stato-Regione del gennaio 2010. E’ la priorità delle priorità infrastrutturali sulla quale concentrare gli sforzi e, per questo, entro il 2011 l’Area vasta Toscana sud promuoverà una giornata di mobilitazione interistituzionale da dedicare alla Due Mari. Il collegamento efficiente tra Tirreno ed Adriatico è infatti fondamentale per alimentare l’interscambio commerciale tra le aree del centro Italia e facilitare l’afflusso dei turisti. Allo stesso tempo va aperta una riflessione sulle infrastrutture ferroviarie e sul loro ruolo rispetto alla mobilità di persone e merci. In tema di Promozione economica le Province di Arezzo, Grosseto e Siena adotteranno politiche comuni per promuovere lo sviluppo delle Pmi, in particolare del comparto manifatturiero. Agevolazioni al credito, sostegno all’internazionalizzazione, semplificazione amministrativa, formazione professionale, sono i veicoli principali d’intervento per contribuire allo sviluppo del tessuto d’impresa, in sintonia con il Piano Regionale di Sviluppo. Tra i temi affrontati, quello della cosiddetta Green economy. L’Area vasta Toscana sud si candida ad essere il primo territorio regionale “ad emissioni zero” (carbon free), puntando sulla filiera delle energie rinnovabili, su produzioni a basso impatto ambientale e ad alto valore aggiunto, risparmio ed efficienza energetica, industria del riciclo. Importante, il tema del Turismo. L’abolizione delle Apt e l’alto peso specifico del comparto dei servizi turistici, richiedono una più raffinata strategia di promozione e marketing. In particolare attraverso una programmazione comune degli eventi più significativi e integrando la variegata offerta turistica con la promozione delle tipicità dei territori: dalla cultura al termalismo fino all'enogastronomia e alle riserve naturali. Condivisione anche sull’obiettivo di integrare le realtà che si occupano di attività fieristiche ed espositive nelle tre province e di programmare in comune lo sviluppo della rete degli snodi logistici nella Toscana del sud. Sulla questione dei rifiuti, per la quale è già avviato il procedimento per il piano interprovinciale, gli obiettivi condivisi sono l’incremento e l’omogeneizzazione della raccolta differenziata nei territori delle tre province. Ma anche la messa a punto di linee guida per la gestione dei rifiuti speciali che, sebbene non soggetti alla programmazione pubblica come i rifiuti solidi urbani, costituiscono un flusso di materia particolarmente significativo.
Nel pomeriggio, il “cantiere istituzionale” dell’Area vasta Toscana sud si articola in quattro tavoli tematici permanenti che si riuniscono per la prima volta, con questo schema:
A) Sviluppo economico e welfare locale
Attività economiche - Turismo - Cultura - Agricoltura - Promozione - Politiche Sociali - Lavoro - Formazione - Istruzione e edilizia scolastica.
B) Governo del territorio e ambiente
Urbanistica - Ambiente - Energia - Difesa del Suolo - Gestione risorsa idrica - Rifiuti - Caccia e Pesca
C) Infrastrutture, mobilità e reti telematiche
Trasporti - Viabilità - Infrastrutture - Reti tecnologiche i Innovazione
D) Cantiere dell’innovazione istituzionale
Riforma del sistema regionale, La governance di aera vasta, associazione di funzioni e servizi, modernizzazione della pubblica amministrazione

Sport rosa e turismo slow: Chianti invaso dalle amazzoni

Il 7 e 8 maggio 2011 tutti in sella per l'evento dedicato alle viaggiatrici. A Gaiole in Chianti la seconda edizione della manifestazione dedicata al mondo equestre ed alle bellezze del territorio

Cavallo, Chianti e donne: è questo il trinomio vincente della seconda edizione del Raduno delle Amazzoni e del Country Line Dance 2011, l'iniziativa promossa da Coni Toscana e Fitetrec - Ante Toscana che si tiene nella splendida cornice di Gaiole in Chianti i prossimi 7 e 8 maggio 2011. Sport e turismo in rosa quindi, all'insegna del viaggiare attivo: un calendario fitto di appuntamenti rivolti a chi ama il mondo equestre ed ha voglia di itinerari slow, di un viaggio nell'anima più autentica della campagna toscana, tra dolci colline, vigneti e castelli nel cuore di Gaiole in Chianti, eletta dalla prestigiosa rivista Forbes nel 2008, come luogo dove gli americani vorrebbero vivere. In programma "passeggiate" a cavallo ma non solo: i partecipanti potranno infatti avventurarsi tra le bellezze del Chianti senese anche a piedi o in bicicletta, per promuovere lo sport all'aria aperta e la conoscenza di uno dei territori più belli al mondo.

"Il Raduno delle Amazzoni vuole rappresentare un appuntamento fisso degli eventi promossi dal Coni Toscana - ha detto il presidente del Comitato Regionale Coni Paolo Ignesti - un evento che lega sport e territorio in maniera indissolubile. Tengo a ricordare che quest'anno la manifestazione si arricchisce della presenza di altre discipline sportive come pesca, canoa, tiro con l'arco, bocce, bicicletta e trekking. Un segnale importante - continua Ignesti - del lavoro comune portato avanti da discipline associate e federazioni per riuscire a proporre una sempre maggiore offerta sportiva ai cittadini ed ai turisti che vogliano partecipare ad iniziative di questo genere che coniugano attività fisica, ambiente e turismo".

"Speriamo di raddoppiare, in questa seconda edizione del Raduno, i numeri dello scorso anno. Il nostro obiettivo è di raggiungere quota 1200 presenze - ha sottolineato la presidente di FitreTrec Ante Toscana Daniela Venturi. Questa manifestazione - ha continuato - intende valorizzare il rapporto tra sport e territorio con una vera e propria immersione nella natura. Questo significa sostenere la cultura del rispetto verso l'ambiente e la valorizzazione dello sport outdoor, unitamente alla promozione di itinerari per le donne che vogliono unire all'amore per l'equitazione un viaggio inedito nel Chianti. Non mancheranno neppure - conclude Daniela Venturi - momenti dedicati ai prodotti eccellenti della zona, a partire dalle tipicità locali ed al re delle colline toscane, il vino".

Il Raduno delle Amazzoni 2011 è patrocinato e sostenuto da Regione Toscana (che ha inserito l'iniziativa all'interno del progetto dedicato al turismo in rosa "Benvenute in Toscana") e dalla Provincia di Siena, con la collaborazione del Comune di Gaiole in Chianti, istituzioni che hanno evidenziato il loro impegno nel sostenere il binomio sport e turismo sostenibile ed un territorio amato in tutto il mondo, il Chianti.

IL PROGRAMMA
Tanti gli appuntamenti in calendario nella due giorni dedicata al cavallo in rosa. Si inizia sabato 7 maggio dal Castello di Brolio, punto di partenza del trekking a cavallo e location della tavola rotonda " Scoprire il territorio con il turismo a cavallo". A seguire visita al Castello e, nel pomeriggio, spettacolo equestre. Durante la giornata ampio spazio anche agli eventi promossi da altre discipline sportive: al mattino sarà la volta delle Dragon Lady e della prova di canoa con dragone, con la collaborazione degli istruttori della Canottieri Comunali di Firenze mentre nel pomeriggio spazio al tiro con l'arco ed alle bocce con FitArco Toscana e FIB Toscana. Alle 16 è in programma uno spettacolo equestre a cura delle Amazzoni della FitreTrec Ante Toscana. La sera sarà il gusto il grande protagonista, con cena nella storica e prestigiosa location delle ex Cantine Ricasoli, un omaggio ai prodotti tipici locali ed alla filiera corta, nell'ottica di valorizzazione delle eccellenze del Chianti. Non mancheranno gli spettacoli, con le esibizioni del più grande Country Line Dance della Toscana, il tipico ballo in formazione dal sapore western e la musica dei DJ più famosi del settore.

Domenica 8 maggio il trekking a cavallo seguirà l'itinerario dei castelli, tra i suggestivi scenari delle Terre di Siena e il fascino magico dei Castelli di Meleto, San Donato in Perano e l'Abbazia di Badia a Coltibuono. Previsti anche percorsi a piedi ed in bicicletta, seguiti da guide federali. Non mancherà neppure lo spazio dedicato alla pesca sportiva al femminile grazie alla collaborazione con la FIPSAS Toscana, in programma al Lago Borratella, in località Castagnoli. Sempre al mattino spettacolo di spettacolo Country con DJ e maestri nazionali di ballo, con la possibilità di partecipare a stage di livello “principianti”, “intermedio”, “avanzato” e two step. Alle Amazzoni che interverranno all'iniziativa saranno consegnati gli attestati di partecipazione all'evento, riconosciuti dalla Fitetrec per il curriculum di Turismo Equestre.

FONTE: http://www.intoscana.it

Da Lucignano a Montepulciano: nasce il percorso enogastronomico dedicato alle eccellenze da agricoltura biologica

Nuova ed interessante iniziativa dedicata ai prodotti locali di qualità da agricoltura biologica. L'idea è quella di un percorso enogastronomico curato dal Consorzio Biologico Toscana Qualità con sede a Montepulciano in collaborazione con l'Associazione Free Tuscany di Lucignano.

Partendo da Lucignano verso Montepulciano e viceversa, l'iniziativa intende attirare visitatori italiani e stranieri amanti della natura, della storia medioevale e del vivere bene all'insegna del cibo di qualità, per un turismo non di massa. Nell'ambito di questa iniziativa, nei i giorni scorsi è stato aperto un negozio denominato La Fantina proprio a Montepulciano in zona Crocetta ed esattamente in Via Bernabei. Si tratta di uno spaccio con inedita ambientazione rurale all’interno e all'esterno del bellissimo palazzo storico del 500 appartenuto anticamente alla famiglia Fanti. All'interno del negozio, gestito dal Consorzio Biologico Toscana Qualità di cui Free Tuscany fa parte come ente non commerciale, sarà infatti possibile acquistare e degustare prodotti di ottima qualità e biologici. Coloro che visiteranno il negozio potranno trovare tante delizie della Val d'Orcia e Val di Chiana: vino, olio, salumi di grigio toscano e cinta senese, carne chianina, pasta artigianale, formaggi e latticini, confetture, frutta e verdura fresca, succhi, farine, pici, miele, legumi e cereali, birra artigianale e tutto ciò che il territorio offre. Il percorso segue poi la direzione della Val di Chiana aretina verso Lucignano dove si trova il Bio Cafè situato nel suggestivo borgo di via Roma: un locale associativo interamente dedicato alla promozione del cibo di eccellenza da agricoltura biologica e dove, i volontari dell'Associazione Free Tuscany, collaborano e operano per far conoscere la qualità e la bontà del cibo certificato e garantito. I prodotti locali e non solo sono poi acquistabili anche da casa in Italia e all'Estero tramite il sito internet www.agritoscana.net , dove una organizzazione commerciale su base etica cumula gli ordini settimanalmente e provvede a consegnare o spedire la spesa a domicilio
FONTE: http://www.valdichianaoggi.it/

lunedì 18 aprile 2011

Gli indiani? Pazzi per la Toscana

Un dato emerso al termine dello workshop turistico svolto a Mumbai. Grazie anche a Deepti Bhatnagar, ex miss India

La Toscana è la meta preferita per i turisti indiani. Un dato emerso al termine dello workshop turistico svolto a Mumbai a fine marzo e al quale hanno partecipato quasi 200 operatori indiani. Grazie a questo importante risultato la nostra regione è la prima candidata nel 2012 per ospitare la convention annuale della Travel Agent Federation of India (TAFI), la principale associazione di categoria indiana che raccoglie il 70% degli operatori turistici.

Un successo di cui è stata complice anche l'ex miss India Deepti Bhatnagar che durante lo workshop ha affermato che la Toscana è la meta ideale per milioni di turisti indiani che ogni anno trascorrono le proprie vacanze all'estero. L'ex miss India, che oggi è un produttrice televisiva di successo, ha dedicato proprio una puntata del suo format Hum Safar (Compagni di Viaggio) alla Toscana. Il programma viene trasmesso sulla principale rete televisiva indiana Star Tv con 40 milioni di spettatori. «Al termine del workshop siamo stati letteralmente presi d’assalto dagli operatori indiani presenti – racconta Alberto Peruzzini, dirigente del settore turismo di Toscana Promozione al rientro dalla missione a Mumbai -. La presentazione del nostro progetto di promozione turistica è stata seguita con grande attenzione ed interesse e molti hanno aderito dichiarando che, per la prima volta, una regione li ha coinvolti direttamente e si è messa in gioco per soddisfare le esigenze dei loro turisti».

Ma quali sono stati gli ingredienti di questo grande successo? La presentazione di pacchetti turistici appositamente pensati per rispondere alle esigenze particolari degli indiani e di menu vegetariani idonei alla dieta indiana, la creazione di un dialogo diretto tra gli operatori delle due terre, il sito web e la fan page di Facebook. Un successo che è reso solido dai numeri. Da Gennaio a Febbraio 2010, infatti, sono stati oltre 26.000 gli arrivi di turisti indiani nella nostra regione, ben il 71,9% in più rispetto al primo semestre 2009. Grazie a questo grande risultato la Toscana è al secondo posto come destinazione italiana scelta dagli indiani, scavalcata solo dopo il Veneto che comunque non è fra le nomination per la convention 2012.
FONTE: http://www.ilreporter.it

domenica 17 aprile 2011

Tuscany Walking Festival, camminare alla scoperta di un turismo sostenibile

''La realizzazione di eventi come il Walking Festival rappresenta una delle risposte migliori per creare occasioni innovative e attivare flussi turistici consapevoli e sostenibili. In una fase di difficoltà economica che sembra penalizzare la Costa toscana (il 2010 si chiude in leggero calo delle presenze, -2,8 per cento per il segmento mare dovuto alla contrazione del turismo interno, contro un dato regionale complessivo incoraggiante, +2,7 per cento grazie al ritorno degli stranieri) il consolidarsi di questo progetto rappresenta un modello di lavoro per la nuova strategia di promozione turistica che stiamo realizzando di concerto con le organizzazioni di settore e gli enti locali''. Questo il messaggio inviato dall'assessore al turismo della Regione Toscana, Cristina Scaletti (trattenuta da impegni isitituzionali), alla conferenza stampa di presentazione del Walking Festival 2011. Erano invece presenti la direttrice del Parco nazionale Arcipelago toscano, Franca Zanichelli, e il dirigente del settore turismo della Regione Stefano Romagnoli.
Sono ormai tre anni che tutte le isole dell'Arcipelago Toscano, all'inizio della primavera, sono interessate all'evento, che prosegue poi negli altri parchi della costa toscana e si conclude dopo l'estate in Maremma. La Regione Toscana, la Provincia di Livorno, le aree protette (un parco nazionale, tre parchi regionali, tre parchi provinciali) hanno unito le loro forze per garantire il miglior svolgimento delle manifestazioni nei territori locali.


L'idea guida del progetto è di sviluppare l'ecoturismo attraverso il coinvolgimento di diversi soggetti pubblici e privati (dai parchi alle imprese) tanto da permettere la creazione di sinergie fra settori complementari, come quello ambientale, quello ricettivo e quello agroalimentare.


''Quello che preme particolarmente alla Regione - aggiunge l'assessore Scaletti - è l'integrazione del progetto con le attività di comunicazione svolte dal sito www.turismo.intoscana.it. Ma anche per la valorizzazione di contenuti come la sostenibilità, e quindi un uso della risorsa turistica rispettosa dei limiti imposti dall'ambiente, con l'obiettivo di crescita delle conoscenze individuali sulla base della percezione di esperienze e della condivisione delle stesse. Inoltre il recupero del fattore ''tempo'': la riscoperta di un turismo lento, dove le esperienze si vivono utilizzando tutto il tempo necessario per sentire e comprendere.


E infine la destagionalizzazione, cioè la possibilità di creare turismo in periodo di bassa stagione anche per prodotti (come può essere il balneare e la costa) ritenuti più difficili. L'occasione giusta per scoprire tutto l'Arcipelago Toscano e non solo i luoghi più conosciuti della regione''.


Il primo appuntamento è per il prossimo sabato, 16 aprile, all'isola di Capraia. Una passeggiata in compagnia del presidente del Parco dell'Arcipelago, Mario Tozzi, e del ''turista per caso'' Patrizio Roversi per gustare gli aspetti più caratteristici e singolari dell'antico borgo e della natura selvaggia che lo circonda. Il programma completo, e la risposta ad ogni curiosità, sul sito www.tuscanywalkingfestival.it.

L'estate gay parla toscano

Dimenticate Mykonos, Gallipoli o Rio de Janeiro: le nuove rotte del turismo gay portano in Toscana. La regione, entrata recentemente nelle prime cinque destinazioni europee preferite dal turismo gay, è la prima in Italia a creare una mappa ad hoc di un centinaio tra hotel, bed & breakfast, ristoranti, stabilimenti balneari e discoteche dedicate espressamente alla clientela omosessuale.

Del resto, il turismo lgbt (lesbico, gay, bisessuale e transessuale) è uno dei settori maggiormente in espansione del mercato, con i suoi 70 milioni di turisti all’anno (le stime sono dell’istituto di ricerche Tourism Intelligence International). E ‘l’attenzione per questa fascia di pubblico è anche un segnale 'di sistema' che mette in atto la vocazione di apertura mentale della Toscana, contraria a discriminazioni e pregiudizi’, ha spiegato l’assessore regionale al Turismo, Cristina Scaletti, presentando l’iniziativa.

Sul sito ufficiale del turismo della regione Toscana, nella sezione ‘gay friendly’ è possibile consultare, anche distinguendole per provincie, le quattro classi di ospitalità individuate: ‘gay only’ (solo per clienti omosessuali), ‘gay friendly’ (aperte a tutti, ma disposte ad accogliere anche gay), ‘gay owned’ (strutture gestite da gay) e, infine, ‘etero friendly’ (strutture frequentate da una prevalenza di eterosessuali, ma anche da gay). E l’elenco delle strutture amiche dei gay è in continuo aggiornamento, grazie a un’apposita sezione del sito che permette agli operatori di entrare a far parte dell’elenco attraverso la compilazione di un questionario online.

Inoltre, il sito è arricchito da una serie di articoli e segnalazioni su eventi, itinerari e novità per la stagione turistica che sta per partire in Toscana. In vista dell’estate, sarà aperto anche un blog, dove sarà possibile postare foto e scambiarsi commenti sulle proprie esperienze nelle strutture segnalate.

Fonte: © Shutterstock

venerdì 8 aprile 2011

Castiglione punta tutto sul turismo equestre

Castiglione della Pescaia: Stretta collaborazione fra il comune di Castiglione della Pescaia e Class Horse TV per il rilancio del turismo equestre.

Intervenendo al talk shows di Class Horse Tv canale 221 di Sky, il sindaco di Castiglione della Pescaia, Monica Faenzi, ha avanzato la sua intenzione di potenziare questo tipo di turismo nel territorio comunale.

Class Horse tv è il canale italiano dedicato al mondo equestre e non solo la cui visibilità risulta avere carattere internazionale e che l’emittente televisiva di cui sopra risulta essere particolarmente visibile essendo inserita in circuiti televisivi quali canale 221 di Sky e su TVsat canale 55 nonché in Europa ed in Medio Oriente su Hotbird.

Considerata la necessità di implementare l’offerta promozionale e turistica del territorio del comune di Castiglione della Pescaia con particolare attenzione a quei settori in cui l’interesse per l’ambiente e la natura svolgono un ruolo preminente e al fine di destagionalizzare l’offerta turistica, l’amministrazione ha dunque stanziato la somma di 12mila euro per un anno a partire da questo mese, con la quale l’emittente televisiva Class Horse Tv si impegna a dare informazioni circa il territorio di Castiglione della Pescaia, mandando in onda 100 maxi spot in un anno della durata di 120 secondi + 720 passaggi da 30 secondi all’interno dei quali viene presentata l’attività di turismo equestre con passeggiate lungo percorsi alla conoscenza del territorio e dei suoi prodotti.

Class Horse Tv ha deciso di promuovere una grande iniziativa dedicata alla valorizzazione degli ambienti naturali di pregio, del territorio e delle realtà che lo costituiscono partendo da un enorme patrimonio quale il turismo equestre.

Da sempre la Maremma è naturale capofila della tradizione equestre pertanto e il sindaco Faenzi è convinta che la promozione di questo turismo ecosostenibile, integrato con le bellezze ambientali e la cultura contadina anche attraverso i prodotti enogastronomici, sia un’irrinunciabile risorsa del nostro territorio.

“Tale promozione sarà possibile – dice Faenzi – solo attraverso il superamento della limitazione dei circoli ippici attualmente prevalentemente inseriti in un contesto agricolo; infatti è necessario dedicare più aree sportive (campi coperti, giostre coperte per allenare i cavalli, aree box) correlandole alle strutture ricettive. Noi abbiamo un’arena naturale quale il “campo degli Arceri”, dove già negli anni ‘80 furono organizzate manifestazioni simili anticipando identiche iniziative a Firenze, Milano, Napoli, Roma, Modena, Venezia e Torino. L’ideazione di percorsi di trekking equestri in cui il binomio cavallo- campagna si estenda a quello cavallo-mare definendo itinerari costieri dentro e fuori il Parco della Maremma. La formazione di figure professionali quali guide ambientali equestri e tecnici di trekking che lavorino in progress e che definiscono ippovie valorizzando le ricchezze del territorio ed avvicinando le persone mediante passeggiante a livelli di difficoltà personalizzata. La consapevolezza che in Italia i praticanti di equitazione sono oltre i dieci milioni ed in costante crescita e popolarità , che la Toscana è la seconda regione italiana con più agriturismi (oltre 50.000 posti letto con un giro di affari pari a 243 milioni di euro ) e che la provincia di Grosseto è la seconda in Toscana contando 915 agriturismi con
10.516 posti letto di cui 7 su 10 propongono attività equestre. Per questo è importante l’esportazione della cultura equestre maremmana come accade per certe
aree della Francia, Spagna, Germania e Portogallo che in tutto il mondo hanno fatto del turismo a cavallo il loro brand. Questa programmazione avrà una inevitabile ricaduta positiva sugli operatori di settore: agriturismi, circoli ippici, allevatori, guide, maniscalchi, sellai , tecnici, istruttori, direttori e giudici di campo, veterinari, istruttori federali o altre figure sportive e soprattutto sull'intera economia locale attraverso l'offerta di opportunità di lavoro in particolare giovanile”.
FONTE: http://www.maremmanews.tv

Siena, Palio escluso dall’Unesco: delusione

Fioriscono le polemiche per l'esclusione della storica manifestazione dalla lista dei beni immateriali
Unesco o no, il Palio c'é da quattro secoli e avrà vita lunga. L'esclusione dalla lista dei potenziali 'beni immateriali' dell'organismo internazionale, a causa dell'uso di cavalli nella festa, non sembra turbare Siena.

"Ci dispiace non far parte della lista per l'Unesco ma non è una questione essenziale. Il Palio di Siena c'é da 400 anni e non è che se non compare in quell'elenco gli manchi qualcosa o rischi chissà che. La corsa in piazza del Campo ci sarà lo stesso", dice il rettore del Magistrato delle Contrade, massimo organo di governo della manifestazione storica senese, Marco Lonzi, commenta l'esclusione del Palio dai beni culturali immateriali riconosciuti dall'Unesco.

Fuori dalla lista dell'Italia c'é un altro gioco storico della Toscana, la Giostra del Saracino di Arezzo dove i cavalieri delle contrade devono centrare il 'buratto', manichino di soldato saraceno. Qui i cavalli non c'entrano. Troppo politicamente scorretta, ha giudicato la commissione ministeriale: la giostra potrebbe offendere l'Islam e i suoi credenti. Così, prudenzialmente, Arezzo non ha passato la selezione e alla sede di Parigi dell'Unesco non se ne parlerà.

A Siena la decisione ministeriale fa discutere: "Ci lascia molto perplessi - spiega Lonzi - perché è dettata da una visione chiaramente estremizzata del problema cioé da una presunta ingerenza dell'uomo sulla vita dell'animale; un'impostazione che ci sembra fuori dal giusto equilibrio per affrontare una discussione. Il modo in cui sono trattati i cavalli a Siena è esemplare a livello internazionale come sa chi visita le nostre strutture". Lonzi, interpretando i sentimenti delle contrade, ha anche fatto rilevare che "in 400 anni il Palio si è imposto all'attenzione del mondo per la peculiarità della sua festa" mentre invece la lista per l'Unesco "radunerà un gruppone multidisciplinare di entità, compresa l'arte di fare la pizza, dove non si va per settori specifici. In queste condizioni Rientrarci non è poi così essenziale".

Di "processo scorretto e antidemocratico al Palio" ha invece parlato l'antropologo Alessandro Falassi, storico della corsa di cavalli in piazza: "Se c'é una festa in Italia che meritava il riconoscimento dell'Unesco perché la più complessa, radicata, significativa, autentica e di maggior blasone storico, è il Palio". "Definisco scorretta la decisione di escludere il Palio - ha proseguito Falassi - perché il Comune aveva avuto assicurazione che sarebbe stata seguita una certa procedura. Sapevo che ci doveva essere un contradditorio con la città, invece si apprende dai giornali l'esclusione". Plaude al ministro del turismo Maria Vittoria Brambilla la Lav. "L'onta di cavalli morti e feriti - ha commentato il presidente Gianluca Felicetti - non permette al Palio di essere simbolo positivo per l'Italia; la bocciatura per il riconoscimento nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Immateriale dell'Unesco è un secco e autorevole 'No'".

FAVOREVOLI ALL’ESCLUSIONE

"L'esclusione del Palio di Siena dalla lista delle candidature proposte dall'Italia come Patrimonio immateriale dell'Unesco è un atto dovuto, alla luce dell'evidente e innegabile giudizio controverso che questa manifestazione suscita nell'opinione pubblica". Lo afferma Gabriella Giammanco, deputata del Pdl e componente del comitato ministeriale per un'Italia 'animal friendly'". "Non possiamo ignorare la spaccatura di pensiero che si è creata attorno al Palio di Siena - prosegue - a causa degli svariati incidenti in cui sono rimasti uccisi cavalli che concorrevano in questo genere di eventi. Per questa ragione il nostro comitato di parlamentari, promosso dal ministro Brambilla e supportato dalla sua collaborazione, sta lavorando in direzione di una maggiore regolamentazione dei palii e di tutte le manifestazioni popolari che fanno ricorso ad animali". "Servono regole certe e chiare - conclude - per garantire la tutela del benessere degli animali in modo che tali manifestazioni possano essere accettate da tutti gli italiani contribuendo davvero alla valorizzazione delle identità culturali locali".

Molto positiva la decisione dei ministri competenti di escludere il Palio di Siena fra i siti italiani da candidare all'Unesco come patrimonio dell'umanità. "Ne è convinta Fiorella Ceccacci Rubino, portavoce del Gruppo Parlamentare Diritti degli Animali Popolo della Libertà, che si dice d'accordo con il ministro del turismo Brambilla sulla necessità di una "regolamentazione della manifestazione che salvi gli interessi di tutti, della cittadinanza, delle contrade in gioco e dei cavalli". Il Palio di Siena, sottolinea la parlamentare pdl, "pur rappresentando una tradizione culturale remota, dal grande richiamo internazionale, si è caratterizzata per vicende ancora non del tutto chiarite in merito al doping praticato sui cavalli per spingerli, nella accesa competizione fra contrade per l'aggiudicazione del titolo, a corse estreme. Molte delle quali, per questa ragione, hanno avuto esiti cruenti". I dati, fa notare Ceccacci Rubino, "parlano di una cinquantina di cavalli deceduti negli ultimi 30 anni, da quando esistono rilevazioni di questo tipo, facendo quindi montare con gli anni numerose proteste specialmente da parte del mondo animalista". Da qui la necessità, "di non disperdere questa tradizione storica salvaguardando però il benessere di questi animali che rappresentano, oltre al suggestivo centro storico di Siena che é già patrimonio Unesco, la vera attrazione del Palio".

"Giusto estromettere il Palio di Siena dalla lista per entrare a far parte del patrimonio dell'Unesco almeno fin quando non verrà dotata di regole certe per garantite la sicurezza dei cavalli". Lo dice Paola Frassinetti (Pdl), vicepresidente della Commissione Cultura e Sport della Camera e componente del comitato Italia Animal Friendly, che plaude al risultato ottenuto dal ministro Brambilla sul Palio di Siena. "A breve un disegno di legge stabilirà i limiti e le regole di tali gare - sottolinea Frassinetti- solo allora, una volta messi in sicurezza gli animali, il Palio potrà essere candidato all'onorificenza dell'Unesco e catalogato come tradizione da conservare"

L'assenza del Palio di Siena dalla lista degli eventi presentati dall'Italia per il riconoscimento di "patrimonio dell'umanità" "trova, al di là dell'ovvio disappunto della città di Siena, due argomentazioni pacate che giustificano tale scelta". E' quanto sostiene l'Ente Nazionale per la Protezione degli Animali, Enpa. "La prima riguarda l'assenza di totale condivisione da parte dei cittadini italiani,- sostiene l'ente - condivisione che invece è sempre stata alla base delle scelte finora effettuate. La seconda, che dalla prima direttamente deriva, è relativa al rischio che le manifestazioni con uso di animali producano, come ampiamente in passato, morti o ferimenti gravi. Anche se va riconosciuto che il Palio di Siena ha tentato nel tempo un adeguamento a normative di tutela, tuttavia è proprio la categoria 'eventi con uso di animali' che, non condivisa in sé, potrebbe rischiare di aprire le porte a situazioni ben più cruente e deprecabili quali, ad esempio, la corrida spagnola".

CONTRARI ALL’ESCLUSIONE

"Il valore, l'unicità e l'immortalità del Palio di Siena vinceranno sulla transitorietà del peggior ministro del turismo nella storia della Repubblica che, tradendo il suo mandato, offende e diffama la nostra festa, una delle manifestazioni popolari, storiche e culturali più rappresentative d'Italia". Così in una nota Franco Ceccuzzi, deputato del Pd e candidato a sindaco di Siena per il centrosinistra, è intervenuto oggi alla Camera sull'esclusione della festa senese dalla lista dei candidati a patrimonio dell'Unesco. Ceccuzzi ha voluto "per stigmatizzare le farneticanti affermazioni del ministro Brambilla che ha sostenuto che il Palio non è un simbolo nazionale". "Il ministro Brambilla - ha aggiunto Ceccuzzi - dovrebbe avere a cuore la valorizzazione ed il rispetto di ciascuna manifestazione italiana. Le sue dichiarazioni continuano a danneggiare il Paese e la nostra città attraverso una sistematica attività di disinformazione. Dichiarazioni minoritarie in contrasto con le parole di netto apprezzamento nei confronti del Palio espresse dal ministro per i Beni culturali Galan e dal sottosegretario Francesco Giro". Ceccuzzi ha concluso affermando che "il lavoro e l'istruttoria presentate dal Comune, il parere positivo del ministero ai Beni culturali sono punti sui quali far leva per ripresentare con forza la candidatura del Palio di Siena all'Unesco anche il prossimo anno".

"Palio di Siena escluso dalla candidatura per l'Unesco? Colpa delle interferenze politiche". Questo il commento della Lega Nord Toscana sull'assenza della storica corsa di cavalli senese dalla lista di beni culturali immateriali che l'Italia proporrà all'Unesco per il loro riconoscimento. "Ci auguriamo che in futuro ognuno si occupi delle proprie competenze e non si improvvisi in neo contradaiolo e con paventate conoscenze del Palio - scrivono i leghisti in una nota -. Ci auspichiamo altrettanto che il ministro al Turismo, Michela Brambilla, rivolga la sua attenzione su ben altro e non più sul Palio di Siena". "La Lega Nord di Siena è amareggiata per l'esclusione" ma ciò "succede - fanno sapere i leghisti - quando la politica si occupa e strumentalizza questioni che non la riguardano. Ringraziamo comunque la deputata della Lega Nord, Paola Goisis, che si è interessata alla questione presentando un'interrogazione".

"Come senese sono rammaricato per la mancata nomina del Palio tra i beni tutelati dall'Unesco. Questa é la manifestazione più antica e tradizionale della città ed ha un respiro internazionale. D'altra parte è anche vero che il novero delle manifestazioni escluse è ampio, come è naturale in questi casi, tanto più in un paese come l'Italia che è ricco di storia, cultura e tradizioni". Lo ha detto l'ex pilota di Formula 1 ed imprenditore Alessandro Nannini, candidato sindaco a Siena per il centrodestra, a proposito dell'esclusione del Palio dalla lista dei beni culturali da proporre all'Unesco. "Ciò non toglie comunque - ha aggiunto Nannini - che la stessa candidatura possa essere riproposta il prossimo anno, perciò mantengo la speranza che prima o poi il Palio possa rientrare nel patrimonio immateriale culturale tutelato dall'Unesco".

Rammarico per aver saputo dai giornali dell'esclusione del Palio dal 'catalogo' Unesco dei beni immateriali, ma il Comune di Siena ci riproverà tra un anno. In una lunga nota l'amministrazione comunale di Siena ripercorre tutte le tappe che hanno portato alla candidatura "regolarmente presentata dall'amministrazione comunale con l'appoggio e la necessaria sottoscrizione del Ministero per i Beni Culturali in maniera definitiva il 3 marzo 2011". "L'Unesco - spiega il sindaco di Siena Maurizio Cenni - ha recepito il materiale e fino ai colloqui di pochi giorni fa è stato comunicato agli uffici del Comune che tutto era a posto. Il Comune prende atto della decisione presa dal Ministero per i Beni Culturali di differire di un anno la presentazione della domanda a causa del mancato assenso formale di alcune amministrazioni presenti nel gruppo di lavoro interministeriale", ma "resta il rammarico di dover apprendere dai giornali e non dalle istituzioni dello Stato l'improvvisa decisione e le sue motivazioni, che sembrano ancora una volta frutto di pregiudizi verso la Festa senese e non di un'attenta analisi e di valutazioni oggettive". Per questo "si spiega la decisione di sospendere la candidatura del Palio per un anno. Una sospensione su cui - conclude Cenni - ha pesato certamente la poca voglia di conoscere ed entrare nel merito della questione del ministro Brambilla".

FONTE : http://www.intoscana.it

domenica 3 aprile 2011

La Toscana resta la meta più ambita dai turisti

Torna a crescere il turismo in Italia: il 2011 è iniziato con segnali incoraggianti e si prospetta l'anno della ripresa, dopo la sostanziale tenuta dell'anno precedente. La primavera, dunque, si apre all'insegna delle città d'arte e delle località balneari, già pronte ad accogliere un flusso di turisti che si annuncia in netto aumento.

Gli esiti delle rilevazioni delle ultime settimane sono buoni, in particolare quelli relativi alle intenzioni di viaggio per il primo quadrimestre e alle stime dei tour operator internazionali per l'intero anno. Secondo i dati Isnart Unioncamere, la quota di turisti che viaggerà (in Italia o all'estero) è cresciuta del 14,1 per cento. Le intenzioni per il primo quadrimestre indicano un incremento sostanziale, passando dai 5,6 milioni del 2010 ai 6,4 milioni nel 2011. Diminuisce, invece, ed in misura maggiore (-31,1 per cento) il popolo degli indecisi, che scende dai 9,3 milioni dei probabili vacanzieri del 2010 a 6,4 milioni.

Considerando i certi e i probabili vacanzieri dei primi quattro mesi del 2011 (circa un quarto della popolazione), le destinazioni previste sono prevalentemente italiane (57,6 per cento). Il 25,9 per cento si è recato o si recherà all’estero, e il 6,6 per cento sia in Italia che all’estero, mentre il 9,9 per cento non ha ancora deciso la destinazione. Il mese privilegiato resta aprile: il 24,9 per cento viaggerà durante la Pasqua e il 21,9 per cento sempre in aprile ma fuori le festività.

In Italia, oltre alle destinazioni culturali e di città (31,8 per cento) gli italiani hanno scelto le mete montane (27,3 per cento) e, con l’arrivo della primavera, anche le destinazioni balneari (20,4 per cento). All’estero restano le destinazioni metropolitane e culturali le mete prevalenti (56,8 per cento), seguite dai mari esotici (27,7 per cento).

Le destinazioni più gettonate in Italia sono quelle in Toscana (13,2 per cento delle vacanze in Italia), in Trentino Alto Adige (10,3 per cento), Lombardia (9,4 per cento), Lazio (8,3 per cento) e Veneto (7,6 per cento). All’estero prevalgono i soggiorni europei (71,8 per cento del totale), in particolare in località della Spagna, della Francia e del Regno Unito. Tra le destinazioni extra Ue, il 13,2 per cento ha viaggiato o viaggerà in Africa, il 5,7 per cento verso gli Stati Uniti e il 5,4 per cento in Asia.