domenica 30 giugno 2013

Tablet e Turismo: la rivoluzione delle tavolette non si ferma

Quali sono i comportamenti adottati dalla maggioranza degli Italiani per le vacanze 2013? Prenotazioni online, budget di spesa contenuti e una maggior attenzione al risparmio sembrano essere i trend che vanno per la maggiore.
A confermare questi dati, due studi pubblicati la scorsa settimana dal comparatore prezzi Trivago e da British Airways, che ha da poco inaugurato il suo sistema di dynamic packaging per la vendita di pacchetti vacanza sul portale in italiano.

I dati di British Airways: Italiani a caccia del miglior prezzo su Internet

Lo studio commissionato da British Airways alla Redfish Research, che ha indagato i comportamenti di Italiani, Francesi e Tedeschi, mette in evidenza come gli Italiani quest’anno siano soprattutto attenti al budget.
La percezione di riuscire a trovare le migliori offerte e i prezzi più vantaggiosi su Internet, spingerebbe la maggior parte dei viaggiatori a organizzare le vacanze online: negli ultimi 10 anni, il numero di chi prenota online sarebbe cresciuto del 67%, “non solo per la semplicità e praticità d’uso, ma prevalentemente perché è alla ricerca di un forte risparmio rispetto ai canali tradizionali di prenotazione.”
I siti di viaggio consultati in media per prenotare un viaggio sarebbero dai 2 ai 5 per il 57% degli intervistati.
Il prezzo quest’anno è la discriminante centrale nella decisione di acquisto: il 73% dichiara di basare la propria decisione su ragioni di prezzo.
Se di recente la finestra di prenotazione si è ridotta notevolmente, per tipologie di viaggio a lungo raggio gli utenti continuano a prenotare in largo anticipo per risparmiare sui costi: secondo lo studio il 38% prenota un viaggio a lungo raggio (come in America o nei Caraibi) circa 3-6 mesi prima della partenza, mentre il 18 % prenota addirittura tra i 6 ed i 9 mesi prima.
Sempre in linea con questa corsa al risparmio, sono i dati relativi agli acquisti nei duty-free: il 59% degli  intervistati ha dichiarato di acquistare qualcosa in questo tipo di negozi, una percentuale molto più alta rispetto a Francesi (41%) e Tedeschi (47%). Questo però, soprattutto perché sono “comodi” e offrono la “possibilità di prenotare tutto in una volta sola”.
Oltre al prezzo, si riconferma l’importanza delle recensioni: il 58% degli Italiani afferma che il criterio fondamentale per prenotare un pacchetto vacanze online sarebbe il feedback positivo degli utenti.

Pacchetti dinamici: la percezione del risparmio

Il sondaggio di cui abbiamo riportato i dati è stato realizzato in occasione del lancio del nuovo sistema di pacchetti dinamici offerto sul portale British Airways Italia, che oggi mette l’utente in condizione di poter prenotare non più solo voli, ma anche interi pacchetti comprendenti auto e hotel. Una scelta strategica per la compagnia aerea, come dimostra il fatto che alla domanda “per prenotare un soggiorno online, preferisci un sito tutto-in-uno?”, l’85% degli utenti italiani ha detto sì.
Oltre al risparmio in termini di tempo, sembra infatti che il pacchetto tutto in uno dia al viaggiatore la percezione di risparmiare sul prezzo: il 73% degli intervistati ha affermato che sarebbe disposto a prenotare online volo+hotel o volo+auto proprio per risparmiare sul prezzo.
La British spera di replicare in Europa il successo ottenuto in Inghilterra: “Il Dynamic Packaging si è rivelato un enorme successo nel mercato britannico – ha affermato Claire Bentley, managing director di Britsh Airways Holidays – Nel 2012 le prenotazioni online a livello globale sono cresciute del 37%, e oggi il 64% dei nostri clienti online prenota pacchetti vacanze su ba.com».

Trivago: gli Italiani non spendono più di 40 € al giorno per l’hotel

Che l’Italiano medio sia quest’anno particolarmente attento alle spese lo dichiara anche Trivago, che per la prima volta ha stilato un rapporto sulle “abitudini al consumo dei viaggi estivi e delle vacanze a livello internazionale”. La ricerca è stata condotta sulla base di un milione di ricerche giornaliere effettuate da gennaio a maggio 2013 per il periodo giugno-settembre 2013.
Dal sondaggio emerge per prima cosa che gli Italiani sono in genere vacanzieri dell’ultimo minuto: in effetti anche noi abbiamo potuto constatare che molti degli hotel nostri clienti si lamentano del fatto che sempre più utenti prenotano oggi sotto data.
Il 18% del campione preferisce prenotare le sue vacanze da uno a sette giorni prima dal check-in in hotel e un italiano su due prenota a meno di due settimane dalla data del viaggio. Stessa cosa vale per Spagnoli (22%) e Inglesi (19%).
Tedeschi, Olandesi e Nord Europei sarebbero invece più propensi a prenotare con almeno tre settimane di anticipo (15%). Germania e Nord Europa infatti, sono le zone dove si prenotano soggiorni in media più lunghi (circa 10 giorni), mentre Italiani, Inglesi, Francesi, Spagnoli e Olandesi, non si sono spinti quest’anno oltre la settimana.

L’attenzione al budget si riflette immancabilmente anche sulla spesa media giornaliera che gli Italiani sono disposti a pagare in vacanza: gli Italiani si collocano infatti sulla fascia più bassa, spendendo in media per il loro soggiorno estivo 554,00 € circa per una settimana in camera doppia, non più di 40,00 € a persona per notte.

Dagli studi sopra analizzati, emerge quindi l’immagine di un Italiano che deve accontentarsi  di una settimana risicata di vacanze a costi contenuti. Che cosa sta accadendo nel vostro hotel? Quali trend avete rilevato per la stagione estiva 2013?

FONTE: http://www.bookingblog.com
Quali sono i comportamenti adottati dalla maggioranza degli Italiani per le vacanze 2013? Prenotazioni online, budget di spesa contenuti e una maggior attenzione al risparmio sembrano essere i trend che vanno per la maggiore.
A confermare questi dati, due studi pubblicati la scorsa settimana dal comparatore prezzi Trivago e da British Airways, che ha da poco inaugurato il suo sistema di dynamic packaging per la vendita di pacchetti vacanza sul portale in italiano.

I dati di British Airways: Italiani a caccia del miglior prezzo su Internet

Lo studio commissionato da British Airways alla Redfish Research, che ha indagato i comportamenti di Italiani, Francesi e Tedeschi, mette in evidenza come gli Italiani quest’anno siano soprattutto attenti al budget.
La percezione di riuscire a trovare le migliori offerte e i prezzi più vantaggiosi su Internet, spingerebbe la maggior parte dei viaggiatori a organizzare le vacanze online: negli ultimi 10 anni, il numero di chi prenota online sarebbe cresciuto del 67%, “non solo per la semplicità e praticità d’uso, ma prevalentemente perché è alla ricerca di un forte risparmio rispetto ai canali tradizionali di prenotazione.”
I siti di viaggio consultati in media per prenotare un viaggio sarebbero dai 2 ai 5 per il 57% degli intervistati.
Il prezzo quest’anno è la discriminante centrale nella decisione di acquisto: il 73% dichiara di basare la propria decisione su ragioni di prezzo.
Se di recente la finestra di prenotazione si è ridotta notevolmente, per tipologie di viaggio a lungo raggio gli utenti continuano a prenotare in largo anticipo per risparmiare sui costi: secondo lo studio il 38% prenota un viaggio a lungo raggio (come in America o nei Caraibi) circa 3-6 mesi prima della partenza, mentre il 18 % prenota addirittura tra i 6 ed i 9 mesi prima.
Sempre in linea con questa corsa al risparmio, sono i dati relativi agli acquisti nei duty-free: il 59% degli  intervistati ha dichiarato di acquistare qualcosa in questo tipo di negozi, una percentuale molto più alta rispetto a Francesi (41%) e Tedeschi (47%). Questo però, soprattutto perché sono “comodi” e offrono la “possibilità di prenotare tutto in una volta sola”.
Oltre al prezzo, si riconferma l’importanza delle recensioni: il 58% degli Italiani afferma che il criterio fondamentale per prenotare un pacchetto vacanze online sarebbe il feedback positivo degli utenti.

Pacchetti dinamici: la percezione del risparmio

Il sondaggio di cui abbiamo riportato i dati è stato realizzato in occasione del lancio del nuovo sistema di pacchetti dinamici offerto sul portale British Airways Italia, che oggi mette l’utente in condizione di poter prenotare non più solo voli, ma anche interi pacchetti comprendenti auto e hotel. Una scelta strategica per la compagnia aerea, come dimostra il fatto che alla domanda “per prenotare un soggiorno online, preferisci un sito tutto-in-uno?”, l’85% degli utenti italiani ha detto sì.
Oltre al risparmio in termini di tempo, sembra infatti che il pacchetto tutto in uno dia al viaggiatore la percezione di risparmiare sul prezzo: il 73% degli intervistati ha affermato che sarebbe disposto a prenotare online volo+hotel o volo+auto proprio per risparmiare sul prezzo.
La British spera di replicare in Europa il successo ottenuto in Inghilterra: “Il Dynamic Packaging si è rivelato un enorme successo nel mercato britannico – ha affermato Claire Bentley, managing director di Britsh Airways Holidays – Nel 2012 le prenotazioni online a livello globale sono cresciute del 37%, e oggi il 64% dei nostri clienti online prenota pacchetti vacanze su ba.com».

Trivago: gli Italiani non spendono più di 40 € al giorno per l’hotel

Che l’Italiano medio sia quest’anno particolarmente attento alle spese lo dichiara anche Trivago, che per la prima volta ha stilato un rapporto sulle “abitudini al consumo dei viaggi estivi e delle vacanze a livello internazionale”. La ricerca è stata condotta sulla base di un milione di ricerche giornaliere effettuate da gennaio a maggio 2013 per il periodo giugno-settembre 2013.
Dal sondaggio emerge per prima cosa che gli Italiani sono in genere vacanzieri dell’ultimo minuto: in effetti anche noi abbiamo potuto constatare che molti degli hotel nostri clienti si lamentano del fatto che sempre più utenti prenotano oggi sotto data.
Il 18% del campione preferisce prenotare le sue vacanze da uno a sette giorni prima dal check-in in hotel e un italiano su due prenota a meno di due settimane dalla data del viaggio. Stessa cosa vale per Spagnoli (22%) e Inglesi (19%).
Tedeschi, Olandesi e Nord Europei sarebbero invece più propensi a prenotare con almeno tre settimane di anticipo (15%). Germania e Nord Europa infatti, sono le zone dove si prenotano soggiorni in media più lunghi (circa 10 giorni), mentre Italiani, Inglesi, Francesi, Spagnoli e Olandesi, non si sono spinti quest’anno oltre la settimana.

L’attenzione al budget si riflette immancabilmente anche sulla spesa media giornaliera che gli Italiani sono disposti a pagare in vacanza: gli Italiani si collocano infatti sulla fascia più bassa, spendendo in media per il loro soggiorno estivo 554,00 € circa per una settimana in camera doppia, non più di 40,00 € a persona per notte.

Dagli studi sopra analizzati, emerge quindi l’immagine di un Italiano che deve accontentarsi  di una settimana risicata di vacanze a costi contenuti. Che cosa sta accadendo nel vostro hotel? Quali trend avete rilevato per la stagione estiva 2013?
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Quali sono i comportamenti adottati dalla maggioranza degli Italiani per le vacanze 2013? Prenotazioni online, budget di spesa contenuti e una maggior attenzione al risparmio sembrano essere i trend che vanno per la maggiore.
A confermare questi dati, due studi pubblicati la scorsa settimana dal comparatore prezzi Trivago e da British Airways, che ha da poco inaugurato il suo sistema di dynamic packaging per la vendita di pacchetti vacanza sul portale in italiano.

I dati di British Airways: Italiani a caccia del miglior prezzo su Internet

Lo studio commissionato da British Airways alla Redfish Research, che ha indagato i comportamenti di Italiani, Francesi e Tedeschi, mette in evidenza come gli Italiani quest’anno siano soprattutto attenti al budget.
La percezione di riuscire a trovare le migliori offerte e i prezzi più vantaggiosi su Internet, spingerebbe la maggior parte dei viaggiatori a organizzare le vacanze online: negli ultimi 10 anni, il numero di chi prenota online sarebbe cresciuto del 67%, “non solo per la semplicità e praticità d’uso, ma prevalentemente perché è alla ricerca di un forte risparmio rispetto ai canali tradizionali di prenotazione.”
I siti di viaggio consultati in media per prenotare un viaggio sarebbero dai 2 ai 5 per il 57% degli intervistati.
Il prezzo quest’anno è la discriminante centrale nella decisione di acquisto: il 73% dichiara di basare la propria decisione su ragioni di prezzo.
Se di recente la finestra di prenotazione si è ridotta notevolmente, per tipologie di viaggio a lungo raggio gli utenti continuano a prenotare in largo anticipo per risparmiare sui costi: secondo lo studio il 38% prenota un viaggio a lungo raggio (come in America o nei Caraibi) circa 3-6 mesi prima della partenza, mentre il 18 % prenota addirittura tra i 6 ed i 9 mesi prima.
Sempre in linea con questa corsa al risparmio, sono i dati relativi agli acquisti nei duty-free: il 59% degli  intervistati ha dichiarato di acquistare qualcosa in questo tipo di negozi, una percentuale molto più alta rispetto a Francesi (41%) e Tedeschi (47%). Questo però, soprattutto perché sono “comodi” e offrono la “possibilità di prenotare tutto in una volta sola”.
Oltre al prezzo, si riconferma l’importanza delle recensioni: il 58% degli Italiani afferma che il criterio fondamentale per prenotare un pacchetto vacanze online sarebbe il feedback positivo degli utenti.

Pacchetti dinamici: la percezione del risparmio

Il sondaggio di cui abbiamo riportato i dati è stato realizzato in occasione del lancio del nuovo sistema di pacchetti dinamici offerto sul portale British Airways Italia, che oggi mette l’utente in condizione di poter prenotare non più solo voli, ma anche interi pacchetti comprendenti auto e hotel. Una scelta strategica per la compagnia aerea, come dimostra il fatto che alla domanda “per prenotare un soggiorno online, preferisci un sito tutto-in-uno?”, l’85% degli utenti italiani ha detto sì.
Oltre al risparmio in termini di tempo, sembra infatti che il pacchetto tutto in uno dia al viaggiatore la percezione di risparmiare sul prezzo: il 73% degli intervistati ha affermato che sarebbe disposto a prenotare online volo+hotel o volo+auto proprio per risparmiare sul prezzo.
La British spera di replicare in Europa il successo ottenuto in Inghilterra: “Il Dynamic Packaging si è rivelato un enorme successo nel mercato britannico – ha affermato Claire Bentley, managing director di Britsh Airways Holidays – Nel 2012 le prenotazioni online a livello globale sono cresciute del 37%, e oggi il 64% dei nostri clienti online prenota pacchetti vacanze su ba.com».

Trivago: gli Italiani non spendono più di 40 € al giorno per l’hotel

Che l’Italiano medio sia quest’anno particolarmente attento alle spese lo dichiara anche Trivago, che per la prima volta ha stilato un rapporto sulle “abitudini al consumo dei viaggi estivi e delle vacanze a livello internazionale”. La ricerca è stata condotta sulla base di un milione di ricerche giornaliere effettuate da gennaio a maggio 2013 per il periodo giugno-settembre 2013.
Dal sondaggio emerge per prima cosa che gli Italiani sono in genere vacanzieri dell’ultimo minuto: in effetti anche noi abbiamo potuto constatare che molti degli hotel nostri clienti si lamentano del fatto che sempre più utenti prenotano oggi sotto data.
Il 18% del campione preferisce prenotare le sue vacanze da uno a sette giorni prima dal check-in in hotel e un italiano su due prenota a meno di due settimane dalla data del viaggio. Stessa cosa vale per Spagnoli (22%) e Inglesi (19%).
Tedeschi, Olandesi e Nord Europei sarebbero invece più propensi a prenotare con almeno tre settimane di anticipo (15%). Germania e Nord Europa infatti, sono le zone dove si prenotano soggiorni in media più lunghi (circa 10 giorni), mentre Italiani, Inglesi, Francesi, Spagnoli e Olandesi, non si sono spinti quest’anno oltre la settimana.

L’attenzione al budget si riflette immancabilmente anche sulla spesa media giornaliera che gli Italiani sono disposti a pagare in vacanza: gli Italiani si collocano infatti sulla fascia più bassa, spendendo in media per il loro soggiorno estivo 554,00 € circa per una settimana in camera doppia, non più di 40,00 € a persona per notte.

Dagli studi sopra analizzati, emerge quindi l’immagine di un Italiano che deve accontentarsi  di una settimana risicata di vacanze a costi contenuti. Che cosa sta accadendo nel vostro hotel? Quali trend avete rilevato per la stagione estiva 2013?
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mercoledì 12 giugno 2013

Turismo enologico

Il vino fa la differenza per molte persone che vogliono trascorrere una vacanza in tutto relax in un ambiente naturale e confortevole a contatto con le tradizioni enogastronomiche tanto care alla cultura italiana. Aumenta il turismo enologico con i wine resort sempre più presenti sul territorio italiano, in particolare in Toscana dove grandi investitori hanno creato strutture di gran lusso immerse nella campagna tra vitigni, piscine e campi da golf.
Alla faccia della crisi, il vino fa da trade union con la vacanza di lusso e si trasforma in un wine resort in località esclusive oppure rimane a un gradino più basso, con bed and breakfast o agriturismi con ampi terreni.
Al primo posto come investitori ma anche come clienti figurano gli stranieri, in particolare inglesi e americani con russi, brasiliani e cinesi in arrivo in Italia. Quale sono le località più ricercate? Toscana tra i primi posti mentre il Salento registra un'impennata di preferenze tra gli investitori di immobili.

domenica 9 giugno 2013

Turismo, previsioni estive in Toscana: italiani in calo, ma tanti stranieri

Il turismo italiano scivola giù, e lo scivolone è vertiginoso: secondo le previsioni emerse dall'indagine Confesercenti-Swg, gli italiani quest'anno non andranno in vacanza. Vale a dire, una quota rilevante (si parla di 5 milioni di persone) se ne starà a casa causa la crisi. Necessità di contenere i budget di spesa, mancanza di reddito e perdita del lavoro, timori legati alla possibilità di essere licenziati o taglio di ore lavorative, insomma, tutti i risvolti della crisi che impazza, conducono le famiglie italiane via via a levarsi ogni sovrappiù, andando a intaccare persino il carrello della spesa.
E in Toscana? La tendenza dell'estate 2013 prevista nella nostra regione la delinea il professor Gianfranco Lorenzo, direttore del Centro Studi Turismo della Regione. Inutile sperare, dice il professore, la contrazione dei consumi non può non avere un grosso impatto anche sui flussi turistici regionali, per quanto riguarda il profilo dei turisti italiani. Però …. Però, intanto, visto il “tuffo” verso il basso del 2012, le perdite saranno più contenute; in altre parole, pur col segno meno, il turismo che riguarda il flusso italiano potrebbe mostrare un rallentamento nella contrazione. Fra i motivi, il fatto che il mercato dell'offerta turistica toscana è legato alla quota, tutto sommato significativa, che la Toscana possiede di turisti italiani fruitori del cosiddetto segmento del “turismo di lusso”. D'altro canto, precisa il professor Lorenzo, per quanto riguarda le imprese, sarà possibile che vedano una contrazione sulle spese dei turisti stessi, causata, ovviamente dalla crisi e dalla necessità di contenere il budget. Anche se questa osservazione si attaglia di più al turismo di fascia “media” rispetto al segmento lusso, sarà possibile che le imprese percepiscano un calo nel bilancio anche al di là della contrazione reale del mercato.
Ma la nostra regione sfodererà il classico “asso” nella manica, vale a dire l'ottimo posizionamento sul mercato turistico estero. “Non giungo a dire che si farà pari – conclude il professore – ma sicuramente il flusso turistico straniero continuerà a dare una grossa mano alle nostre imprese”. Con un vantaggio in più: i comportamenti al consumo dei turisti stranieri con ogni probabilità non vedranno significative flessioni di spesa. Vale a dire, manterranno i budget abituali nonostante la crisi. Infatti, spiega Lorenzo, “il turismo che si rivolge verso la Toscana è in buona parte proveniente dal nord Europa: tedeschi e olandesi, per esempio, che tengono comportamenti di spesa piuttosto codificati, selezionando, ad esempio, le offerte in partenza”. In sintesi dunque, il panorama del mercato turistico toscano potrebbe vedere un rallentamento della caduta dovuta alla sofferenza generale del mercato; ma nonostante questo si può sperare in una sostanziale stabilizzazione, e il segno meno, pur apparendo anche per il 2013, non dovrebbe essere così accentuato come nell'annus horribilis 2012.
Tornando ai dati nazionali, il quadro è impietoso: quasi la metà degli italiani, secondo il sondaggio di Confesercenti-Swg, non si concederà una vacanza nei mesi estivi. Motivo, la crisi: oltre 18 milioni di italiani dichiarano di essere costretti a rinunciare e fra questi sono quasi 14 milioni gli italiani che la indicano come la prima responsabile della loro rinuncia. Calo vertignoso: dall'80% dei vacanzieri nel 2010, si passa al 66% del 2012, fino al 58% degli italiani previsti quest'anno. In soldi, la vacanza degli italiani vale quest'anno 24,5 miliardi di euro, con una spesa media a persona di 961 euro, mentre nel 2008, vale a dire prima della crisi, si registrava una spesa media pari a 1.056 euro a persona. Cambiano anche le abitudini italiane: da agosto, il mese classico delle vacanze, il 4% degli italiani vacanzieri si spostano a giugno e il 2% a luglio. Un altro aspetto della crisi delle vacanze italiane? L'emergenza lavoro che si trascina appresso: dal gennaio 2013 a maggio, i collaboratori delle strutture turistiche sono calati del 4,7%, con un -4,6% di lavoratori a tempo indeterminato ed un -4,9% di lavoratori a tempo determinato.
FONTE: http://www.stamptoscana.it

Firenze card. arriva la novità: permetterà di andare su internet

Firenze card. arriva la novità: permetterà di andare su internet

„La Firenze card, la carta speciale che consente l’accesso a 60 musei fiorentini, dagli Uffizi alla Galleria dell’Accademia, da Palazzo Vecchio al Bargello, si arricchisce e ora consentirà ai suoi possessori di accedere gratuitamente alla rete wifi di Firenze. E’ prevista anche un’apposita App Firenze card, disponibile sia per android che per Ipad/Iphone. Tra pochi giorni partirà poi un nuovo servizio di ‘wired experience’, una sorta di ‘web app’ di contenuti culturali diffusi che seguirà passo passo il turista ‘suggerendogli’ sullo smart phone cosa visitare nella zona. Il costo della card passerà da 50 a 72 euro. Lo prevede una delibera approvata giovedì dalla giunta comunale.
CARD - La Firenze card è entrata in funzione nel marzo 2011, è valida tre giorni (72 ore) dal momento dell’attivazione e consente di entrare in ogni museo per visitare sia le mostre permanenti che quelle temporanee, ‘saltando la coda’ senza bisogno di prenotazione.
La Firenze card garantisce anche l’utilizzo illimitato dei mezzi di trasporto pubblico (bus e tram), sempre per 72 ore. Il servizio è gestito da Linea Comune e promosso da Comune, Ministero per i beni culturali, Direzione regionale dei beni culturali, Soprintendenza per il patrimonio storico e per il Polo museale, Provincia e Camera di commercio di Firenze.
Inizialmente hanno aderito alla card 33 musei, per poi arrivare gradualmente a 60 compresi quelli dell’Opera del Duomo e Santa Croce (elenco completo suwww.firenzecard.it).
Finora sono state 130 mila le card vendute per un totale di circa 800 mila ingressi, con una media di 400 card vendute al giorno.“