martedì 29 novembre 2011

Non tutti i social media sono uguali: come incidono TripAdvisor e Facebook nella pianificazione del viaggio?

Nonostante le pubbliche denunce e la supposta mancanza di trasparenza, TripAdvisor resta principe incondizionato degli user-generated-content per gli utenti in cerca di consigli di viaggio. Suggerimenti di amici e parenti, chiacchierate sui social network, pensieri a 140 caratteri, a quanto pare non bastano a scalzare il suo primato.
Ma allora gli altri social media? La forza di Facebook e Twitter è forse sopravvalutata? La Conrad Advertising ha intervistato oltre 2100 utenti inglesi per scoprire dove abbia inizio la genesi di un viaggio, tirando conclusioni giuste ma che vanno lette e interpretate.

TripAdvisor: re della pianificazione

Non meraviglia che il 50% degli intervistati utilizzi TripAdvisor per pianificare un viaggio. E non meraviglia neanche che le recensioni siano ritenute dal 58% la forma di contenuto user-generated di gran lunga più importante nella pianificazione di una vacanza.
Fa soprattutto rifletterete il fatto che solo l’8% degli adulti e il 18% dei partecipanti tra i 25-34 anni, abbiano discusso delle loro vacanze o abbiano letto i consigli e i suggerimenti di altri su Facebook.

Ancora minore è la percentuale di chi utilizza i social network per comparare hotel o destinazioni già individuati:

TripAdvisor a quanto pare è un punto di riferimento anche per conoscere prezzi e offerte: ancora una volta è il sito più utilizzato (16%), seguito dai forum ufficiali delle aziende (13%).
Se si esclude il caso di TripAdvisor – dice EyeForTravel commentando lo studio – il numero di persone che dicono di avere utilizzato altri social media o altre piattaforme sociali per pianificare le vacanze è molto basso.

Allora cosa ne faccio del Social Media Marketing?

Una delle conclusioni dello studio è che, nonostante i social network come Facebook e Twitter siano ormai una parte integrale della vita di tutti i giorni, forse il loro valore in ambito travel è sopravvalutato.
Personalmente credo che questa affermazione sia vera solo in parte: non c’è dubbio che i siti come TripAdvisor siano lo strumento privilegiato di pianificazione, ma è logico supporre che se Facebook o Twitter non brillano in questo step, siano al contrario molto più estensivamente utilizzati per condividere il post-esperienza o nella fase del “dreaming”.
La fase dello “sharing” è la ciliegina sulla torta di un’esperienza di viaggio positiva: chi di noi, dopo una qualunque vacanza, non è desideroso di scaricare foto e video e postarli in bella vista su Facebook? Oppure di fare una visita sulla wall dell’hotel che ci ha ospitati per ringraziare chi ci ha fatto passare giorni magnifici fuori dal tempo?
Siamo sinceri: gli hotel che gestiscono una pagina Facebook già da un po’ ricevono spesso commenti, richieste di informazioni o addirittura foto in bacheca della passata vacanza. Quindi sì, TripAdvisor che Facebook sono due spazi diversi ma complementari nella mente di chi vive il viaggio come un’esperienza che si concretizza dall’inizio alla fine su Internet.
TripAdvisor aiuta a scegliere e a comparare (per questo il link diretto alla struttura è una porta che va lasciata aperta per i potenziali clienti).
Facebook invece diventa una sorta di diario di bordo, un modo per parlare di noi e per portare con noi chi resta a casa, e in questo modo lo sharing non solo è importante per l’utente che ama condividere, ma diventa ancor più fondamentale per gli operatori del turismo su Facebook, che vedono la propria struttura e la propria destinazione promosse gratuitamente e viralmente sulla Rete.
Guardate che cosa ha scritto questo ospite sulla bacheca del Relais Santa Chiara di San Gimignano:

Quello che i vostri clienti scrivono di voi su Facebook sarà letto amici, parenti, conoscenti, che commenteranno, chiederanno, ricondivideranno e soprattutto sogneranno di poter vivere la stessa esperienza, magari nella stessa, magnifica struttura…
Per richiedere lo studio, contattate direttamente Conrad Advertising

Un’Italia golosa e vincente

Insieme all’arte e la cultura, l’enogastronomia è sicuramente un altro segmento sul quale il made in Italy vince a mani basse, esprimendo un’eccellenza fortemente radicata sul territorio. Punta di diamante del nostro incoming, eppure – paradossalmente – uno dei prodotti che solo di recente ha raccolto l’attenzione del tour operating e in genere del turismo organizzato. E non è un caso se gli esperti lo ritengono il settore più promettente nel panorama dell’offerta Italia: nel 2010, il turismo enogastronomico ha sviluppato un giro d’affari stimato in circa 5,5 miliardi di euro (nel 2000 si parlava di 3,7 miliardi), in regolare progresso a doppia cifra negli ultimi anni.

Un sondaggio di Coldiretti rileva che oltre il 35% degli italiani considera proprio il buon cibo ed il buon bere tra gli elementi determinanti nella scelta di una vacanza in Italia, e per il suo successo di qualsiasi vacanza, quale che ne sia la motivazione di base. È chiaro che se la componente cibo influenza fortemente le scelte dei vacanzieri, l’offerta sempre più ricca e varia di soggiorni enogastronomici sul territorio assicura al tour operating e alle agenzie di viaggi una preziosa opportunità di diversificare.

Gli stessi studi di settore certificano che nel 2010 il 5% delle vacanze in Italia è stato motivato da interessi esclusivamente enogastronomici. La domanda si deve soprattutto al mercato internazionale, ma quella italiana vale comunque il 36% del business. Che non è poco. E tra le mete elettive, dicono gli analisti specializzati (da Trademark Italia a Isnart) spiccano la Toscana (16%), l’Emilia Romagna (11%) e la Puglia (8%).

Una manna per indotto e territorio
Il turismo gastronomico ha tra i suoi pregi una serie di voci di spesa, niente affato marginali, che si riversano su indotto e territorio: durante il soggiorno, si è detto nell’ultima edizione di Biteg (Borsa del Turismo Enogastronomico), i visitatori hanno speso in media 82 euro ciascuno al giorno per l’acquisto di prodotti tipici, senza contare viaggio e alloggio. Il web incide con forza sui comportamenti di consumo di questi viaggiatori gaudenti e golosi: il 38% dei clienti sceglie sulla rete, nelle agenzie di viaggi non più del 15-18%. Come dire che anche in questo segmento di mercato, l’intermediazione deve e può recuperare terreno, e far valere il plus della consulenza.

L’Osservatorio Nazionale sul Turismo del Vino fornisce altre indicazioni piuttosto circostanziate: tra le attività di chi viaggia per gola c’è prima di tutto l’escursionismo sul territorio, seguono le degustazioni di prodotti tipici, la visita a musei e mostre, e infine – ma molto indietro – l’intrattenimento serale (i dati sono stati diffusi dal periodico di Unioncamere Impresa Turismo).
In particolare l’indagine, promossa dall’associazione Città del Vino, segnala profili comportamentali del consumatore/turista e occasioni di consumo: il modello più frequente, ad esempio, tra gli enoturisti under40, è lo snapping (snack + supper) nei weekend o durante le vacanze, per gustare cibi tipici nei wine bar, accompagnati da un calice di vino locale. C’è anche chi – come gli enoturisti over40, organizza il proprio viaggio per fare food shopping e andare direttamente alla fonte delle filiere produttive, in cerca di prodotti tipici.

Gli eventi che creano offerta
Tra le occasioni di turismo enogastronomico gli analisti indicano i cosiddetti baccanali, eventi evocativi ispirati alle antiche tradizioni: banchetti medievali, i saloni del gusto, le fiere di vini e cibi, le sagre e le rievocazioni storiche. E anche incursioni gustative in località vicine al luogo che i visitatori raggiungono in occasione di mostre, grandi eventi, viaggi di lavoro. Infine i viaggi dedicati, quelli di vero e proprio turismo enogastronomico: qui primeggiano le vacanze brevi, short e long week-end, ponti festivi, solitamente in territori ad alta tipicità, tra visite delle cantine, degustazioni e cene tipiche.

T.o. specializzati e ‘formazione sensoriale’
Un prodotto che dunque esige attenzione anche per chi è chiamato a svolgere consulenza mirata. Come spiega ad esempio Franco Mioni di Salotto Europeo, Bologna: «Sia la clientela italiana che le agenzie di viaggi vanno educati al turismo enogastronomico, per il quale ancora molto si parla e poco si fa. Non esiste un turismo enogastronomico tout court, così come non è un’innovazione ma un’ovvietà parlare di turismo culturale. Il turismo è cultura, anche se un tempo molti operatori si meravigliavano di un laureato che lavorasse nel settore, e si chiedevano che c’entrassero la tavola e le tradizioni del territorio. I nostri ad esempio sono itinerari normali, con visite a monumenti, cattedrali, musei e borghi in zone meno conosciute di regioni già molto frequentate: Veneto, Toscana, Umbria in Italia o Provenza, Loira, Borgogna in Francia. Oppure in regioni meno consumate: Friuli, Marche, Lucania o Alvernia, Rodano – Alpi, Midi – Pirenei. I momenti di pranzo e cena hanno la stessa dignità degli altri: i luoghi, dall’osteria la bistrot all’agriturismo, al logis di campagna fino al ristorante stellato o al Château, fanno parte del tessuto storico e socio-economico locale. I piatti, le ricette ed i vini istruiscono anch’essi su tutto questo. La visita di una cantina gratifica quanto quella a un museo, lo stesso vale per le produzioni artigianali di tipicità della zona. La formazione sensoriale parte dall’esame visivo di un vino – intensità, limpidezza e gradualità dei colori – poi olfattivo e infine gustativo: aromi, acidità, tannicità, maturità, persistenza. Infine l’abbinamento cibo - vino: l’equilibrio, la piacevolezza, la soddisfazione dei sensi.

Provare per credere, e per vendere

Mario Orlandini, del t.o. ligure La Riviera dei Sogni Travel, crede fermamente nel valore della tipicità come ingrediente essenziale per la riuscita di un tour enogastronomico. «Noi organizziamo soprattutto degustazioni di valore – ci spiega – in Piemonte, Toscana, Lombardia ed Emilia-Romagna, per offrire anche esperienze sensoriali alla scoperta dei prodotti del territorio. E credo che l’educational sul posto sia il modo migliore per aiutare le agenzie di viaggi a intercettare questa clientela in costante evoluzione».

Altro operatore di punta in questo segmento è Made in Italy Tour Operator, brand di Anastasi Turismo, specializzato in viaggi di gruppo in pullman su itinerari enogastronomici. Grazie al network telematico focalizzato sul suo sito www.gruppi.it Made in Italy ha raggiunto lo scorso anno circa 500.000 presenze, in tour per gruppi precostituiti, tra gite scolastiche, percorsi in Europa, sagre, rievocazioni storiche e viaggi enogastronomici praticamente in ogni regione italiana, e in alcuni Paesi europei.

Ci sono, infine, i portali specializzati che possono diventare utili fonti di consultazione per le singole agenzie dettaglianti, in cerca di idee-viaggio di breve durata da proporre ai propri clienti. Come tourenogastronomici.it che contiene un vero e proprio calendario mensile di tutte le sagre e gli eventi legati al vino ed alla cucina tipica, dalla Sicilia al Veneto.

mercoledì 23 novembre 2011

Il Turismo Verde sbanca a Agrietour e si conferma come punto di riferimento del Mercato turistico italiano

Agrietour conferma le aspettative e dimostra come il "verde" tiene anche in piena crisi. Una tenuta che si manifesta nelle aspettative che l'ospite ripone nel suo soggiorno in ospitalità rurale. Gli operatori si adeguano alle richieste e l'intero settore beneficia di questo rapporto domanda offerta ambivalente e in continua evoluzione. Particolare riscontro dalla regione siciliana, sempre molto attenta alle possibilità capaci di evidenziare la qualità e il valore del territorio.

Un particolare dello stand FAS ITALIA a AGRIeTOUR
450 espositori e più di 100 buyer italiani e stranieri per i tre giorni di Fiera di Arezzo Agrietour. Come azienda espositrice torniamo soddisfatti dall'esperienza non solo per i numeri ma anche per i riscontri ottenuti. Abbiamo presentato con successo la nostra nuova linea cortesia Vino, che si affianca a quella, già presente nella nostra offerta, all'olio di oliva. I motivi dell'interesse riscontrato sono da individuare nella considerazione che ormai anche nelle strutture ricettive agrituristiche l'ospite si aspetta di trovare alcuni prodotti d'accoglienza come in un Albergo, fra cui naturalmente spiccano i prodotti di una linea cortesia, che meglio di qualsiasi altro identificano e personalizzano l'ospitalità di una struttura ricettiva. E quale migliore prodotto, nella terra del vino, di una linea agli estratti d'uva? L'interesse è stato trasversale sia tra gli ospiti in fiera che tra gli espositori: aziende, enti, associazioni e agriturismi che convergono sull'ospitalità rurale anche da altri comparti di settore.

Agrietour è l'unico vero evento di riferimento in Italia dedicato all'ospitalità rurale ma il motivo del successo di questo salone nazionale non risiede nella sua unicità ma in un dato di fatto: gli agriturismi, i campeggi, i rifugi di montagna e in generale l'ospitalità verde è una via di fuga apprezzabile anche in un momento di crisi come quello attuale. Se non ci stupisce l'interesse di buyer stranieri, la partecipazione d'importanti realtà italiane istituzionali conferma la nostra analisi alla vigilia della fiera. E' apparso evidente, dati alla mano, che anche in questo momento di crisi l'Agriturismo tiene, per questo motivo i proprietari sono interessati a completare la loro offerta di soggiorno con prodotti di servizio all'ospite come ad esempio la cassaforte, i frigobar, i reggivaligia per fidelizzare la loro clientela e trovano in Fas Italia un partner ideale per i loro acquisti.

Tra le presenze più numerose in Agrietour sicuramente quelle delle regioni del centro e sud Italia. Operatori e buyer sono sempre a caccia di offerte capaci di evidenziare le qualità del territorio che rappresentano e ciò che conta per loro è prima di tutto il rapporto qualità/prezzo dell'offerta. Inoltre sono proprio le caratteristiche dei territori a rendere dinamica, propositiva e trasversale la ricerca del prodotto che fa la differenza. Collina, mare, campagna, anche montagna: alcune regioni, più di altre, possono proporre ospitalità rurale capace di soddisfare diverse tipologie di clientela. La Toscana prima tra tutte, con un +15% rispetto al 2010 si conferma leader di settore. La Sicilia invece come leader per presenza in fiera anche a livello istituzionale, come è il caso della Provincia di Ragusa che aveva anticipato l'interesse alla fiera parlando di una "scelta strategica voluta dall'assessorato provinciale al Turismo per coniugare meglio i valori della cultura rurale ma anche per promuovere un turismo verde, di nicchia, di sicuro utile a tutto il settore che aiuta il macrosistema economico" - spiegava l'Assessore al Turismo Ivana Castello - "Il turismo, se vuole sopravvivere in certi luoghi, deve imboccare la strada dell'eco-compatibilita. Per questo è necessario una gestione turistica nuova, un management ambientale del settore turistico che garantisca il mantenimento dell'ambiente e assicuri di conseguenza un reddito futuro".

Il ritorno d'interesse alla gestione sostenibile delle strutture ricettive è spontaneo, in parte condizionato dall'evidente stato di confusione in cui versano i mercati a causa della crisi globale vista e vissuta da prospettiva tutta italiana, in parte dall'interesse dei turisti stranieri che non sono immuni dalla crisi e che cercano sfogo in quelle offerte vacanziere in grado di coniugare la qualità della vacanza ad un prezzo soddisfacente. E' quanto conferma anche il Presidente di Arezzo Fiere, Andrea Sereni nel comunicato di chiusura evento: "AgrieTour ha concluso con numeri di successo la sua decima edizione continuando a rafforzare il suo ruolo centrale nella promozione dell'agriturismo italiano e rappresentando uno strumento sempre più importante per lo sviluppo di tutto il settore". Numeri importanti spiegati sempre nel comunicato anche dal Direttore di Arezzo Fiere, Raul Barbieri:"E' stata un’edizione dei record non solo per i numeri ma soprattutto per la nutrita partecipazione ai workshop nazionali e internazionali, vero momento di incontro tra domanda e offerta del settore, e per la qualità sempre più indiscutibile dei momenti di approfondimento e di formazione, elementi che rendono unica questa fiera in Italia".

La nostra esperienza in Agrietour non si esaurisce qui. Il salone dedicato al "verde" turistico infatti aveva un'area dedicata esclusivamente ai bambini. Con Agrietour Bimbi le famiglie hanno avuto modo di conoscere - giocando - il mondo delle fattorie italiane in tutte le sue sfaccettature grazie alle Fattorie Didattiche. Toccando con mano ciò che avevamo riscontrato in articoli e notizie diffuse tra gli operatori dell'ospitalità rurale, siamo rimasti favorevolmente colpiti dall'interesse tutto italiano verso quelle aree a cui troppo spesso si dedicano ingiustificati canti del cigno. Il confronto aperto con aziende e enti ci ha fatto scegliere per la decisione d'investire anche su linee cortesia dedicate alle famiglie dalla prospettiva dei bambini. Perché anche senza confronti business, il fatto che oltre diecimila persone hanno scelto il verde della fiera per passare il ponte di Ognissanti è un dato che da solo vale quanto un report ISTAT.

L'apprezzamento riscontrato verso i nostri prodotti ci ha fatto decidere di continuare sulla strada intrapresa nello scegliere le strutture ricettive alternative come base di spinta per l'intero mercato turistico italiano. E' per questo che abbiamo scelto ancora l'ospitalità rurale come primo referente per le nostre nuove linee dedicate alla prossima stagione estiva. Il nostro interesse va in particolare alle strutture ricettive siciliane che, prime per numero in Agrietour, sono fermamente orientate sull'ospitalità rurale come valore aggiunto per promuovere la bellezza della loro regione.

martedì 22 novembre 2011

Dove andare in vacanza? Lo si decide su internet

Secondo la “Ricerca sulle abitudini di viaggio degli italiani e le tendenze del turismo on-line”, commissionata da Easyviaggio.com a GfK Eurisko, quasi 4 viaggiatori italiani utenti di internet su 5 (78%) indicano il web tra le prime tre fonti più affidabili e usate per scegliere la destinazione delle proprie vacanze: il dato conferma lo straordinario trend di crescita, in Italia, del web come veicolo di informazione.

Agli utenti internet e viaggiatori italiani è stata rivolta la seguente domanda: “Qual è la prima fonte di cui si fida quando deve cercare informazioni per l’organizzazione di un viaggio (scelta della destinazione)? E la seconda? E la terza?” Il 39% degli intervistati ha risposto indicando internet come fonte preferita. Un altro 39% ha indicato internet come seconda o terza fonte. Più ancora dei consigli di amici, colleghi e conoscenti, gli italiani si affidano dunque alla rete per scegliere la meta dei propri viaggi. Percentuali simili emergono anche per quanto riguarda l’organizzazione della propria vacanza: in questo caso addirittura il 91% cita internet tra le prime tre fonti.

Questi dati si inseriscono nel generale trend italiano di straordinaria crescita di Internet in particolare come fonte di informazione: per esempio, secondo gli ultimi dati Human Highway, dal 2009 gli utenti abituali di quotidiani on-line sono passati, in Italia, da poco più di 10 milioni a oltre 11 milioni (+10%), mentre i lettori abituali di blog sono passati da 4.750.000 a 5.990.000 (+26%) . Il numero delle testate on-line registrate in Italia è in costante crescita. I dati IAB (ottobre 2011) confermano che la pubblicità on-line (che chiuderà il 2011 a +15%) supererà la pubblicità acquistata sul cartaceo nel 2012.

Non sorprende che proprio il settore del turismo, che negli ultimi anni ha dimostrato di avere un rapporto privilegiato con la rete nel nostro paese, sia rappresentativo di questa tendenza: la ricerca Easyviaggio/GfK rivela che i siti di viaggio sono i più visitati (il 71% dichiara di visitare siti di viaggio) dopo i siti di informazione e la posta elettronica, prima ancora di social media e siti commerciali.

Perché internet è vincente come veicolo di comunicazione?
Internet si fa preferire in virtù della sua velocità, della convenienza delle tariffe che propone e dell’ampiezza delle informazioni che può fornire. Altre ragioni del suo successo sono la possibilità di accedere alla rete in qualsiasi momento, la possibilità di confrontare le tariffe e la facilità di utilizzo. I siti internet che strutturano e organizzano l’informazione (come fa Easyviaggio.com nel turismo) contribuiscono inoltre a rendere più facilmente fruibile l’informazione in un determinato settore.

Ulteriore margine di crescita
La progressione della crescita di Internet negli ultimi anni è, in Italia, costante: secondo Eurisko, nel 2011 gli italiani connessi a internet erano appena 6 milioni nel 2011 e ora sono quattro oltre volte tanti (25,5 milioni connessi almeno una volta a settimana secondo Audiweb, agosto 2011).

Parte del gruppo Easyvoyage.com, lanciato in Francia nel 2000 da Jean-Pierre Nadir, Easyviaggio.com approda in Italia l’11 marzo 2008. Primo portale d’informazione e mediazione completamente dedicato al turismo, Easyviaggio.com ha già raggiunto dei risultati molto importanti: 400 mila visitatori unici al mese, più di 200 mila click rimandati ogni mese verso gli operatori e 800.000 abbonati alle newsletter. Easyviaggio.com offre un approccio originale grazie alla combinazione di cinque elementi: forti contenuti editoriali, comparazione tra le offerte del mercato (voli, circuiti, soggiorni, hotel), classificazione degli hotel, community on-line e la newsletter con selezione di offerte speciali.

giovedì 17 novembre 2011

A Siena la vecchia ferrovia diventa pista ciclabile

Sette chilometri di pista ciclabile sul tracciato della vecchia ferrovia che univa Colle di Val d'Elsa e Poggibonsi. Il vecchio tracciato, in disuso dal 1987, torna a vivere e a essere a disposizione delle comunita' locali sotto forma di percorso ciclo-turistico. L'intervento sara' inaugurato e ufficialmente aperto alla citta' sabato 19 novembre, e rappresenta uno dei primi lavori conclusi fra quelli finanziati dalla Regione Toscana attraverso i fondi comunitari Por Creo destinati ai Piuss (Piani integrati di sviluppo urbano sostenibile) nonche' l'opera centrale del Piuss ''Citta' di Citta' AltaValdelsa''.
''Questo percorso ciclo-turistico e' un esempio - affermano i sindaci di Colle di Val d'Elsa e Poggibonsi, Paolo Brogioni e Lucia Coccheri - di recupero e valorizzazione del patrimonio storico locale in un'ottica di sviluppo sostenibile, che incentiva una mobilita' dolce e immersa nel verde. Abbiamo realizzato un percorso ciclabile sicuro e moderno che sara' un'alternativa ecologica all'uso di veicoli a motore e, soprattutto, un modo per riscoprire e valorizzare le ricchezze storiche, paesaggistiche e ambientali del nostro territorio''

Il turismo deve essere più verde, lo chiede l'80% degli italiani

Oltre l'80% degli italiani vuole un turismo più verde. Lo rileva il rapporto 'Turismo sostenibile ed ecoturismo 2011' realizzato da Ipr Marketing per la Fondazione UniVerde e analizzato in occasione di Ecomondo, la fiera dedicata allo sviluppo sostenibile, in programma a Rimini fino fino al 12 novembre. I dati, commenta Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione UniVerde ed ex ministro dell'Ambiente, "confermano che le stragrande maggioranza degli italiani ritiene necessario ed utile un turismo sempre più sostenibile". Del resto, aggiunge l'ex ministro "il dato di oltre 900 milioni di turisti internazionali nel mondo nel 2010 e la previsione di 2 miliardi di turisti nel 2030, a cui aggiungere il turismo interno, dimostrano che rendere sostenibile questa attività è essenziale per il nostro Pianeta". La sostenibilità della vacanza è considerata una necessità dall’83% degli italiani, mentre il 63% degli intervistati (percentuale che tra i giovani sale oltre l’80%) indica la cementificazione come il primo dei danni che un turismo malgestito può causare all’ambiente.


Quanto alla mobilità sostenibile legata al turismo purtroppo tra i giovani ancora non è popolare il treno pur restando un mezzo fortemente popolare. Mentre tra le attività sportive preferite spiccano quelle prive di mezzi a motore. Il 58% degli intervistati preferisce la gita in canoa agli acquascooter (27%); in campagna e montagna solo il 21% preferisce il fuoristrada mentre oltre il 70% sceglie escursioni a piedi e trekking. Infine in relazione al cibo, oltre il 90% preferisce mangiare prodotti locali e bio e solo il 6% è attratto dai fast food.


Anche nella scelta delle destinazioni la sostenibilità svolge un ruolo importante. Alla domanda 'Cosa attrae di più nella scelta di una meta turistica?', la prima risposta riguarda la natura incontaminata e le bellezze paesaggistiche (59%), seguita da cultura e bellezze storico artistiche (57%).

mercoledì 16 novembre 2011

Sperimentare l’inaspettato: i nuovi viaggiatori amano più di tutto essere sorpresi

Oggi i viaggi sembrano essere dominati dalla mania del controllo e della pianificazione al dettaglio. Il viaggiatore contemporaneo si premunisce sempre più per avere ogni cosa sotto controllo: niente deve sfuggire di mano, nessun imprevisto deve rovinare l’esperienza di viaggio.
Eppure quello che ogni viaggiatore desidera al di sopra di ogni altra cosa nel corso di un viaggio, è sperimentare l’inaspettato. Quando sbagliare strada conduce di fronte a un paesaggio fuori dall’ordinario, quando una situazione sfortunata aiuta a conoscere persone meravigliose e – perché no? – quando l’hotel dove si soggiorna non resta un hotel qualunque ma diventa un posto del cuore.

È una ricerca della redazione di USA Today a dichiararlo, dopo una serie di interviste incrociate rivolte a persone comuni provenienti da tre città statunitensi: Washington DC, Detroit e Los Angeles.
Da una donna che ha appena affrontato il suo primo viaggio all’estero con suo marito, fino a una famiglia che ha guidato attraverso l’America in camper, la nostra ricerca conferma che tutti vogliono le stesse cose… comfort, divertimento e ricordi inaspettati.”

Usi e costumi del viaggiatore 2012

USA Today ha identificato questi come i principali aspetti che accomunano i viaggiatori di oggi:
1. Chi fa da sé fa per tre: il viaggiatore trova nei social media e nei propri contatti personali un’Agenzia di Viaggio “self-service”. Le opinioni su TripAdvisor, gli amici da contattare in tempo reale su Twitter e Facebook, i consigli sui blog di chi in un posto c’è già stato, valgono molto di più di qualsiasi depliant ufficiale. Pensare che solo in America si è calcolato che il 75% delle scelte operate dai viaggiatori sono influenzate dalle recensioni.
2. Smartphone – i nuovi coltellini svizzeri: quando si trova in difficoltà, il viaggiatore di oggi confida solo in una cosa. Il suo fidato smartphone. Dove andare, dove mangiare, cosa fare. Tutto è concentrato in un unico strumento, che oltre a dare informazioni offre anche il vantaggio di portarsi in tasca un gran numero di cose a cui si è affezionati, come musica, appunti, persino la sveglia preferita.
3. La sicurezza imbattibile della carta stampata: per quanto ci siamo digitalizzati, ancora oggi niente sembra più sicuro dei documenti stampati su carta. La maggior parte dei viaggiatori infatti continua a portare con sé il necessario in forma stampata.
4. Business + Leisure = Bizcation: negli States il termine “bizcation” identifica quei viaggi in cui si lasciano confluire il lavoro e il piacere, per avvalersi di esperienze di viaggio meno costose e più remunerative a livello personale. Secondo il portale Orbitz quasi il 72% dei viaggiatori business dello scorso anno ha prolungato il viaggio di lavoro con dei giorni di vacanza. Il 35% di questi ha aggiunto alla location da visitare per lavoro un’altra destinazione che desiderava conoscere. Circa la metà ha chiesto ad un amico/familiare di accompagnarlo anche solo per passare del tempo insieme nei momenti liberi.
5. I momenti inaspettati fanno volare il rating del viaggio: i ricordi più belli, quelli indelebili, sono sempre legati a qualcosa di inaspettato, qualcosa di non pianificato. “Questi sono i momenti che spesso influenzano il successo complessivo di un viaggio.”
Di questi cinque punti chiave, se ce n’è uno in cui l’albergatore può intervenire, è senz’altro l’ultimo. Quando un hotel è in grado di regalare ai propri clienti un trattamento inaspettato, si capisce subito. Basta leggere qualche recensione per rendersene conto, e questo fa un’enorme differenza tra un albergo e un altro, la differenza che spingerà un utente futuro a prenotare da voi piuttosto che dal vostro vicino.
Queste sono alcune recensioni lasciate per hotel nostri clienti su TripAdvisor, che lasciano emergere l’importanza del dono o del gesto inaspettato agli occhi dell’ospite:
Il servizio impeccabile. discreti. cordiali. disponibili. apprezzato i piccoli gesti. uno per tutti il dolce trovato in stanza il giorno del mio compleanno con gli auguri dello staff.”
The staff was amazing. Helped us so much and even with our new I-pads.”
Guests were treated like royalty! We were there to celebrate our 25th anniversary and upon check-in, found a bottle of champagne on ice in our room!
The willingness to help us find a hospital at 3.00 am when our daughter had an ear infection was a god send. The staff even left small gifts for each of our children with a personalized note to make it extra special.”
Se avete recensioni così on-line, saprete quanti vantaggi – anche in termini economici – possono derivare dall’offrire ai vostri clienti un vero e proprio wow-service. In fondo, sono proprio queste le recensioni che fanno venire voglia di soggiornare in un hotel.
Fonte dai: MediaPost

Turismo: arriva l’Osservatorio di Destinazione

Una visione locale condivisa dello sviluppo turistico per renderlo competitivo e sostenibile: è il percorso attivato dal Comune di Arezzo per la costituzione di un Osservatorio Turistico di Destinazione secondo il modello definito dalla rete europea NECSTouR, nel quadro del Programma Regionale Toscana Turistica Sostenibile & Competitiva. Il Comune di Arezzo è uno dei 49 Comuni selezionati dalla Regione Toscana per la costituzione di uno strumento capace di valutare e orientare la qualità complessiva del sistema di accoglienza turistica. Il progetto verrà presentato durante il primo Open Forum denominato “Arezzo per un turismo sostenibile e competitivo” organizzato per mercoledì 9 novembre con inizio alle ore 9 presso l’auditorium Aldo Ducci di piazza della Libertà. “Il mio obiettivo e quello dell’Amministrazione Comunale è quello di rendere la città quanto più accogliente possibile – commenta l’assessore al turismo e alle attività produttive Michele Colangelo. Il turismo è un aspetto rilevante nella nostra economia: conoscere la situazione e avere dati precisi è fondamentale per capire le risorse disponibili e avviare un’efficace azione di coordinamento, sia con i portatori di interesse locali che con la Regione. Gli incontri che abbiamo già fatto con alcuni interlocutori ci hanno incoraggiato a proseguire questo percorso”. E’ una rete ampia quella che il Comune, con la collaborazione del Cnr e del Centro Studi Turistici, sta cercando di coinvolgere nel progetto: Provincia, Diocesi, Camera di Commercio, sistema extralberghiero e della ristorazione, esercenti commerciali, categorie economiche, associazioni ambientaliste, agenzie di viaggi, Centro Guide Turistiche, associazioni culturali, cooperativa taxi, parcheggiatori, associazioni di camperisti, aziende di trasporto locale etc “E’ necessaria una gestione unitaria del territorio da realizzare attraverso l’Osservatorio Turistico di Destinazione – prosegue Colangelo. Uno strumento operativo stabile al servizio del marketing territoriale e d’impresa che consenta un sistema certificato di misurazione dei dati e, di conseguenza, una migliore accoglienza turistica complessiva. Ad oggi gli strumenti per il controllo e la promozione dell’attività turistica non sono attendibili perché slegati tra loro: con l’Osservatorio possiamo ricondurli ad unica destinazione. L’obiettivo è di recuperare almeno il 2% del Pil nel settore turistico. La stima ad oggi ci attesta sotto l’1%: abbiamo ampi margini per arrivare almeno al 3%, tenuto conto che la Regione toscana è al 6%. Vogliamo fare in modo che la città ed il territorio aretino mettano a disposizione offerte articolate e soprattutto sostenibili nel tempo. Quindi non solo presenze episodiche legate a grandi iniziative come la Fiera o la Giostra del Saracino, ma un turismo che possa vivere in tutti i mesi dell’anno. Per avere uno sviluppo sostenibile e competitivo – conferma Colangelo - servono strategie integrate e a lungo termine ed occorre soprattutto il coinvolgimento di tutte le parti in causa per monitorare in modo continuativo la qualità complessiva del sistema di accoglienza territoriale e la sua capacità di sviluppare nuovi valori di competizione sul mercato turistico. A questo primo appuntamento, aperto a tutti i cittadini, sono state invitate tutte le categorie e i gruppi coinvolti a vario titolo nello sviluppo turistico del nostro territorio. Sarà l’occasione per illustrare il progetto, concordare le modalità operative più efficienti, stabilire un piano generale di lavoro e attivare la discussione sul protocollo d’intesa per un turismo sostenibile. E' una occasione importante per condividere esperienze, analizzare problemi e valutare insieme le diverse proposte ”. Al Forum di mercoledì, insieme al Sindaco Giuseppe Fanfani e all’assessore Michele Colangelo, interverranno Paolo Bongini, dirigente turismo della Regione Toscana, Sonia Trambetti di Cnr Ibimet e Oreste Torre del Centro Studi Turistici. Dopo la presentazione del progetto, i lavori proseguiranno con la formazione di tre gruppi di lavoro dedicati: alla sostenibilità ambientale (temi: impatto dei trasporti, consumi idrici ed energetici, gestione dei rifiuti, tutela dell’ambiente); alla sostenibilità economica ( temi: qualità del lavoro e della vite dei residenti); alla sostenibilità sociale (temi: tutela del patrimonio culturale e dell’identità della destinazione, politiche di destagionalizzazione).

Chiusa l'Apt, in Maremma nasce "M.i.t.u.p."

Chiusa l’esperienza dell’Apt, con il passaggio delle politiche di marketing turistico a Toscana Promozione, la Provincia di Grosseto punta sull’innovazione del sistema territoriale d’informazione e accoglienza turistica, con il progetto M.i.t.u.p. “Maremma informazioni turismo unico provinciale”. Un progetto ambizioso - che ha già suscitato l’interesse della Regione e del quale si è discusso a livello nazionale fra gli addetti ai lavori dell’incoming turistico - basato su una capillare rete di punti d’informazione e accoglienza turistica (Iat) integrata con le piattaforme social network, tablets e smartphone, che sarà coordinata da un Tourism information center (Tic) in collegamento con la Regione Toscana.
"L’obiettivo – spiega il presidente della Provincia di Grosseto, Leonardo Marras – è quello di rendere operativo l’intero network di punti d‘informazione e accoglienza turistica (Iat) entro inizio marzo 2012, poco prima del ponte pasquale che tradizionalmente coincide con l’avvio della stagione turistica. Proprio in questi giorni invieremo ai Comuni la bozza del protocollo d’intesa per iniziare a strutturare il nuovo modello organizzativo, dal quale ci aspettiamo un deciso salto di qualità nell’accoglienza e informazione dei turisti che frequentano il nostro territorio. Si tratta – conclude Marras – di una scommessa molto ambiziosa. L’obiettivo è integrare tutti i punti che nel nostro territorio erogano informazioni, in modo che da Capalbio a Monterotondo Marittimo i turisti possano reperire qualunque tipo di notizia su tutto ciò che è possibile fare in ogni angolo della provincia durante il loro periodo di permanenza in Maremma e sull’Amiata. Fino ad oggi, infatti, il problema principale è stato quello della frammentazione delle informazioni disponibili, e la conseguente difficoltà a renderle accessibili in modo omogeneo e “leggibile” da parte del turista. In futuro, pertanto, non ci dovranno più essere compartimenti stagni, e parallelamente funzionerà un sistema di filtraggio e analisi in tempo reale dei feed back che arrivano da chi sceglierà la nostra realtà come destinazione turistica".
Secondo l’analisi della Provincia, oltre agli Iat gestiti dai 28 Comuni, della rete dovrebbero entrare a far parte almeno un’altra trentina di punti d’informazione: dalle Pro loco ai Parchi tematici, fino ai porti turistici. "Accoglienza e informazione per il turista – spiega Francesco Tapinassi, che per la Provincia coordina il progetto M.i.t.u.p. – avranno un unico standard qualitativo omogeneo in ogni angolo del territorio. Il Tourist information center provinciale avrà un desk di coordinamento con una redazione centrale dedicata ad elaborare e standardizzare le informazioni, e ci saranno un unico numero telefonico di contatto ed un’unica e-mail per tutta la provincia, in modo da semplificare l’accesso alle informazioni. Tutte le attività turistiche che lo volessero (agriturismi, albergatori, ristoratori, agenzie….) potranno avere finestre nel proprio portale internet per rendere consultabili tutti gli eventi che si svolgono in provincia con le relative informazioni. Fra le altre cose, stiamo ragionando su una rete di pannelli interattivi (touch screen) che in prima battuta dovrebbero essere collocati nei dieci porti turistici della provincia, ma che potrebbero essere installati ovunque fosse richiesto. Notizie e informazioni veicolate dai punti Iat saranno naturalmente aggiornate anche sul portale provinciale www.turismoinmaremma.it, sulle piattaforme di social network, tablets e smartphone, e saranno integrate con la piattaforma regionale e il portale www.turismo.intoscana.it (uno dei più visita in Europa), così da garantire al turista più canali di aggiornamento. Il nuovo sistema in rete – conclude Tapinassi – avrà il vantaggio di veicolare un flusso continuo e standardizzato di informazioni aggiornate sull’offerta turistica provinciale, consultabili da qualunque luogo e in qualunque momento. Questo consentirà al turista di pianificare la propria vacanza con maggior soddisfazione, avendo come riferimento il ventaglio completo delle opportunità su tutto il territorio, ma avrà anche un effetto di moltiplicazione in termini di promozione delle diverse filiere turistiche".

TOSCANA. XV edizione del Festival Nessiah: un viaggio nell’immaginario culturale ebraico

20 novembre – 6 dicembre. Pisa, Pontedera, Cascina, Lucca. Direttore artistico M° Andrea Gottfried
Musica, cinema e ospiti internazionali che arriveranno a Pisa e in Toscana per la prima volta in assoluto.
La XV° edizione del Festival Nessiah, rassegna promossa e organizzata dalla Comunità ebraica di Pisa con il sostegno di numerosi sponsor (Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa, Comune e Provincia di Pisa, Comuni di Pontedera e Cascina) e diretta dal M° Andrea Gottfried, propone quest’anno sette appuntamenti – cinque concerti e due film -, tutti rigorosamente ad ingresso libero. Un viaggio nell’immaginario culturale ebraico che partirà da Pisa (teatro Sant’Andrea) domenica 20 novembre con l’esibizione del duo composto da Jona Rayko (violino) e Alex Jacobowitz (marimba) e toccherà poi Pontedera, Cascina e Lucca.
Il filo conduttore della XV edizione è la Grande Madre Russia, intesa come territorio che si estende dal Danubio a oltre gli Urali e come terra fertile per la cultura e la tradizione ebraica contemporanea. “Una rivoluzione e due guerre mondiali – spiega il Maestro Andrea Gottfried, fondatore del Festival - hanno cercato con un colpo di spugna di cancellare confini e di creare nuove identità, diluendo la presenza di popoli in specifiche aree, anche grazie a massicce campagne di "turismo coatto". Allora, dove sono finiti i figli di questa madre? Alcuni sono rimasti, altri sono emigrati con le prime crepe nel muro di Berlino”.
Il Festival quest’anno darà quindi voce agli strumenti di quei figli che hanno ricostruito la propria identità sia culturale che religiosa attraverso personali ricerche musicali, attingendo al patrimonio culturale dei propri avi e arricchendolo con le contaminazioni moderne.

Terme, meno cure e più trattamenti benessere

Si riducono gli arrivi per le cure negli stabilimenti termali, ma aumentano quelli per le prestazioni benessere: a renderlo noto è il Rapporto sul termale 2010, presentato il 10 novembre scorso a Chianciano Terme, elaborato da Mercury srl per conto di Unioncamere Toscana nell'ambito delle attività dell'Osservatorio Regionale sul Turismo.

Secondo il Rapporto, “facendo un identikit del cliente tipo, nella distinzione tra sessi, la domanda femminile resta tuttora superiore rispetto a quella maschile. La componente straniera continua ad assumere una maggiore rilevanza, ma resta sempre molto ridotta. Fra le diverse terme toscane, Radicondoli (Terme delle Galleraie) è la destinazione con il grado di internazionalità più elevato (67,7% degli arrivi e l'82,3% delle presenze), seguita da Gambassi Terme, Montecatini Terme (64,5% degli arrivi e 65,7% delle presenze), Sarteano, Monterotondo Marittimo e Montepulciano.”

Per le cure, in particolare, tenendo conto delle prestazioni dell’ultimo triennio, sono individuabili due tipi di cura in caduta libera: quello delle cure idropiniche e di quelle inalatorie, mentre le altre mostrano nel 2010 un andamento comunque positivo. La stagione delle terme dura circa sette mesi da aprile ad ottobre, con picchi di arrivi a luglio, agosto e settembre. Gli italiani preferiscono aprile, con una concentrazione del 14,5% degli arrivi, e agosto, con 11,5%, mentre gli stranieri si concentrano nei mesi di maggio (14,4%) e settembre (14,7%).

lunedì 14 novembre 2011

Hotel: caduta libera dei prezzi in Toscana

Listini alberghieri in discesa questo mese in Toscana, il costo medio di un soggiorno si attesta sui 102 euro, il 26% in meno rispetto ad ottobre. A guidare i ribassi Firenze e Siena che segnano rispettivamente una flessione del 30 e del 25 per cento in confronto al mese scorso. Tariffe in diminuzione anche a Pisa (83€, -16%), Lucca (92€, -21%), e Montecatini (83€, -9%). La localitá piú economica é Chianciano Terme, dove un soggiorno in hotel costa in media 71 euro, il 4% in meno rispetto ad ottobre.

Tariffe in discesa in Europa
Tariffe in sensibile discesa a novembre nelle principali capitali europee; 41 delle 50 localitá prese in esame dall’indice tHPI presentano listini tariffari in netta flessione rispetto ad ottobre. Se lo scorso mese un soggiorno in una delle cittá analizzate costava in media 127 euro a notte, questo mese l’indice per camera doppia standard si attesta sui 112 euro, il 12 per cento in meno. Tariffe in netta discesa nelle principali mete italiane, che presentano i ribassi piú consistenti: Venezia (145€, -44%), Roma (116€, -31%), Firenze (106€, -30%).

Crollo delle tariffe in Italia, Venezia -4%
Caduta libera delle tariffe hotel questo mese in Italia, il prezzo medio si attesta sui 114 euro di media a notte, il 24 per cento in meno rispetto ad ottobre, quando per soggiornare in una camera doppia ce ne volevano 150. Venezia, con una flessione dei listini del 44 per cento, costa in media 145 euro a notte, Roma ridimensiona i prezzi del 31 per cento arrivando a 116 euro, mentre Firenze subisce una riduzione del 30 per cento e si attesta sui 106 euro. Calo generalizzato in numerose localitá da nord a sud: Bologna (96€, -20%), Napoli (82€, -12%), Palermo (80€, -21%) e Catania (88€, -19%).

Mete alpine molto convenienti, le cittá dei mercatini in chiaroscuro
Iniziano le ricerche per le mete alpine in vista della stagione sciistica, e alcune localitá ritoccano verso l’alto i listini alberghieri. Livigno, cittá piú ricercata del momento, presenta un costo medio di 125 euro, il 28 per cento in piú rispetto allo scorso mese. Aumenti in altre rinomate destinazioni invernali: Cervinia (123€, +24%), Courmayeur (208€, +14%), Cortina d’Ampezzo (144€, +7%) e Madonna di Campiglio (108€, +5%). Andamento altalenante nelle cittá tradizionalmente legate ai mercatini di Natale, che apriranno i battenti nelle prossime settimane. Trento e Bressanone sono tendenzialmente stabili e costano rispettivamente 89 e 145 euro di media a notte. Sensibile riduzione (-11%) delle tariffe a Merano dove un soggiorno si attesta sui 155€, mente cali piú ridotti si registrano ad Arco (89€, -4%) e Bolzano (136€, -3%).

Cracovia la piú economica d’Europa, Ginevra la piú cara
Cracovia diventa questo mese la destinazione piú economica d’Europa; un soggiorno nella cittadina polacca costa in media 59€, il 23 per cento in meno rispetto ad ottobre. Tariffe ben piú elevate a Ginevra, che scalza Venezia e torna ad essere la cittá piú cara del continente: un soggiorno nella cittadina elvetica si attesta a novembre sui 228€. A seguire Londra che ritocca verso l’alto le tariffe del 4 per cento: dormire nella City costa in media 205 euro a notte. Listini tariffari in discesa in molte capitali europee: Parigi (166€, -11%), Vienna (115€, -14%), Berlino (87€, -11%). Flessioni consistenti nelle principali mete della penisola iberica, che presentano listini molto convenienti questo mese: Barcellona (116€, -21%), Madrid (102€, -7%), Lisbona (85€, -28%), Siviglia (81€, -22%) e Granada (64€, -23%). Prezzi competitivi nelle capitali dell’Est, molto economiche a novembre: Budapest (61€, -22%), Sofia (71€, -1%) e Praga (79€, -27%).
Potete seguire mensilmente il monitoraggio sull‘andamento delle tariffe alberghiere nelle 50 destinazioni Europee osservate alla pagina tHPI: http://www.trivago.it/newcompany.php?&pagetype=213

Debutto online per Art&Tourism, nuova fiera del turismo culturale

È online da oggi artandtourism.it, il sito della nuova fiera internazionale dedicata al turismo culturale organizzata da TTG Italia. Il lancio del sito, su cui è possibile trovare tutte le informazioni sulla manifestazione che si svolgerà a Firenze dal 18 al 20 maggio 2012 e realizzata in collaborazione con la Regione Toscana e Toscana Promozione, coincide con la presentazione al Wtm di Londra dell'evento, segnando l'avvio della promozione internazionale di Art&Tourism. Il legame della fiera dedicata al turismo culturale con la manifestazione londinese è destinata a rafforzarsi: Fiona Jeffery, presidente di World Travel Market, ha, infatti, annunciato nel corso della conferenza stampa inaugurale della fiera londinese, che "il Wtm Vision Italia 2012, organizzato da TTG Italia, si svolgerà proprio a Firenze all'interno di Art&Tourism".

giovedì 10 novembre 2011

Aperitivo Mediceo. Assaggi di Toscana

Torna a novembre e dicembre, dopo il grande successo della scorsa estate,''Aperitivo Mediceo. Assaggi di Toscana'', organizzata dalla Fondazione Terre Medicee a Seravezza (Lucca) e ideato dal giornalista e conduttore televisivo Fabrizio Diolaiuti. Si tratta di quattro appuntamenti ad ingresso libero che seguono la formula gia' collaudata dell'incontro del pubblico con un grande chef che racconta un piatto tipico e particolare della nostra regione. Mentre vengono cucinati i piatti Diolaiuti pone domande agli ospiti ed il pubblico puo' interagire chiedendo spiegazioni. Al termine si passa ai fatti con una degustazione gratuita fino ad esaurimento scorte.
Il primo appuntamento e' per sabato 5 novembre inizio alle ore 17.30 presso le Scuderie Granducali di Seravezza e il tema sara' ''Crostini toscani e birra''. Lo chef Franco Pardini (Ristorante Antico Uliveto Pozzi di Seravezza) mentre tra gli ospiti ci sono Fabio Norcia esperto in alimento terapia e Francesco Ciarrochi (direttore Coldiretti Lucca e Massa). Inoltre saranno presenti Francesco Mancini e Carlo Franceschini, titolari del Birrificio del Forte , che illustreranno le loro straordinarie birre e ''La Mancina'' quella che sara' degustata in abbinamento ai crostini.

'AgrieTour 2011

''AgrieTour si muove su due binari. - puntualizza Sereni - Da una parte rimane un appuntamento fondamentale per gli addetti ai lavori, dall'altro conferma la sua volonta' di aprirsi al grande pubblico. Non a caso abbiamo dedicato un intero padiglione ai piu' piccoli che, con l'iniziativa AgrieTour Bimbi, potranno divertirsi a giocare nelle fattorie didattiche mentre i piu' grandi, oltre a informarsi sulle tante strutture vacanziere presenti al Salone, potranno appassionarsi alle sfide del Campionato di Cucina Contadina''.
AgrieTour, patrocinato dal Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e dall'Enit, conta sulla partecipazione attiva della Regione Toscana, con l'Agenzia Toscana Promozione, la Camera di Commercio di Arezzo e le Categorie Agricole Nazionali Coldiretti, Cia e Confagricoltura.

martedì 8 novembre 2011

TURISMO MONDIALE, UNWTO: IN PRIMI OTTO MESI 2011CRESCITA DEL 4,5%

Nei primi otto mesi del 2011 gli arrivi turistici internazionali sono cresciuto del 4.5% per un totale di 671 milioni, 29 milioni in più dello stesso periodo del 2010. E’ quanto rilevano i dati più... (ilVelino/AGV)

Turismo open air: in Toscana la ‘caravan valley’

Veneto sul podio, seguito a ruota da Toscana, Puglia ed Emilia Romagna. Sono le quattro regioni italiane dove il turismo “open air” – in tenda, camper e motorhome – va per la maggiore.

Il dato elaborato da Faita è stato presentato alla fiera “Sun” di Rimini, che ha ospitato e organizzato la terza edizione del “Camping & Village show” in collaborazione con l’associazione “Mondo del campeggio”.

L’intero comparto movimenta quattro milioni e mezzo di persone l’anno, molte anche dall’estero. Ma è in Toscana che si è sviluppata una vera e propria “caravan valley italiana”. Su poco più di 7 mila camper costruiti nel 2010 in Italia, circa 5 mila sono stati realizzati in territorio fiorentino.

«Inattaccabili su sicurezza e comfort, i camper italiani strizzano anche l’occhio alla moda e si misurano con i desideri dei diversi acquirenti. I tedeschi guardano la tecnologia, gli inglesi sono molto attenti alla zona living», spiega Gianni Picilli, presidente della Confederazione italiana dei campeggiatori.

Per quanto riguarda l’Emilia Romagna, le strutture attive sono 127 per un totale di circa 100 mila posti letto. Nello specifico, 48 sono situate lungo i 120 chilometri di costa, che valgono da sole 80 mila posti letto. Tra i Lidi di Ravenna e Cervia si concentra la maggior parte di essi, con 19 strutture e 30 mila posti; seguono i Lidi di Comacchio, con 10 strutture e 20 mila letti.

Stando ai dati presentati a Rimini, l’estate 2011 ha registrato un incremento degli arrivi del 12% e un aumento delle presenze del 5%. Inoltre, la media degli stranieri ospiti nelle strutture ricettive open-air regionali è più alta di quella nazionale: 30-35% contro il 25% italiano. Tra i mercati principali, Germania (30%) e Olanda (20%), seguite da Francia, Austria e Danimarca.

Fondo speciale per la promozione turistica della Lunigiana e dell'Isola d'Elba

Un fondo speciale per la promozione turistica della Lunigiana e dell'Isola d'Elba e' stato approvato questa mattina dalla Cabina di regia per la programmazione turistica del 2012. ''Visti i tragici avvenimenti che hanno colpito la Lunigiana e l'Isola d'Elba - ha spiegato l'assessore regionale al turismo Cristina Scaletti che ha proposto l'intervento - abbiamo voluto istituire un fondo di riserva da 100mila euro, assegnato alla gestione di Toscana Promozione, per aiutare questi territori martoriati dal maltempo a riproporsi sul mercato turistico una volta finita la fase dell'emergenza. In un momento difficile come questo, pensare al futuro e' fondamentale e il compito della Regione e' dare alle popolazioni colpite gli strumenti per ricominciare''.
Tutti gli assessori provinciali della Toscana, i referenti delle Camere di Commercio e di Unioncamere, presenti al periodico incontro della Cabina di regia, hanno votato a favore dell'attivazione del fondo. ''La nostra decisione deriva dalla volonta' condivisa che nulla, nemmeno una tragedia come questa, possa compromettere il futuro di questi territori - ha continuato l'assessore regionale Cristina Scaletti -. Ecco perche' continueremo ad agire per riportare le aree colpite alla loro operosa quotidianita'''. In Lunigiana, la Regione ha gia' predisposto una serie di interventi per salvare i libri dell'Archivio storico e notarile di Aulla e rendere agibile la biblioteca, mettendo a disposizione le risorse gia' disponibili e attivando anche altre fonti finanziarie.

giovedì 3 novembre 2011

Toscana: turismo, "eccellente" 97% acque balneazione

Elevata qualita' per le acque di aree di balneazione toscane nella stagione estiva 2011, con miglioramenti anche significativi rispetto all'anno scorso. E' quanto rilevano i dati sulla balneazione in Toscana elaborati da Arpat. In base ai dati dell'Agenzia regionale di della Toscana sono infatti risultate in classe "eccellente" oltre il 97% delle aree di balneazione lungo tutta la fascia costiera regionale (254 zone su un totale di 262) mentre nessuna e' risultata essere in classe "scarsa". Sempre secondo i dati Arpat, solo l'1,6% dei campioni e' risultato non conforme. Riguardo all'inquinamento, il 60% dei casi di inquinamento registrati sono stati limitati nel tempo, tanto che e' stato possibile definirli come "inquinamento di breve durata". Poche situazioni critiche, spesso da attribuire - viene precisato - al trattamento delle acque reflue non del tutto adeguato ai carichi turistici estivi e sottoposto a condizioni meteoclimatiche di particolare intensita' e violenza. Le altre situazioni di valori fuori limite che si sono verificate, in maniera puntuale e non estesa, sono da imputare quasi totalmente a sversamenti accidentali di reflui fognari, incidenti alle condotte fognarie o alla condotte sottomarine. Infine, su i 13 divieti permanenti per motivi igienico sanitari presenti in Toscana, tutti controllati da Arpat, meno di un terzo dei campioni ha evidenziato valori superiori ai limiti normativi. Olivia Bongianni (RADIOCOR

Turismo, a Monteriggioni cresce dell'11,8%

L’industria del turismo continua a funzionare a Monteriggioni e nella provincia di Siena. Lo confermano i dati resi noti dall'amministrazione provinciale di Siena attraverso l’Osservatorio Turistico che raccoglie le informazioni inviate dagli albergatori locali, distinti Comune per Comune e fra ospiti italiani e stranieri.

“Dopo un 2010 stazionario, che seguiva un decennio di grande crescita, – commenta il sindaco Bruno Valentini – i dati del turismo a Monteriggioni tornano a salire. In realtà il fenomeno è composito. Nel senso che gli arrivi e cioè il numero dei turisti che dormono nelle varie strutture è sempre aumentato, ma ciò non si riflette interamente sui pernottamenti perché la presenza media tende a calare, arrivando ai 2,63 giorni per persona di oggi”.

bruno_valentini450v
Il sindaco di Monteriggioni, Bruno Valentini
Da gennaio a luglio 2011 si sono registrati 27.250 arrivi a fronte di 71.500 pernottamenti, con un incremento, rispettivamente, dell’11,8% e dell’ 1,2% rispetto all’analogo periodo del 2010. A trascinare le cifre sono ancora una volta soprattutto i turisti stranieri, che hanno scelto le strutture ricettive di Monteriggioni con un aumento percentuale del 30% rispetto agli stessi sette mesi dell’anno precedente.

Le strutture alberghiere faticano di più a tenere i clienti, perché la permanenza media è nettamente più bassa rispetto ad agriturismi ed extra-alberghiero. In base ai dati di fine ottobre, i posti letto sono di poco superiori a quelli del 2010 e cioè 1446 rispetto a 1423, distribuiti in 88 strutture.

“Analizzando i dati fino a luglio 2011
– continua il sindaco Valentini – balza agli occhi il consolidamento di una caratteristica del turismo di Monteriggioni e cioè di essere un grande attrattore, tant’è che dopo giganti come Siena, Chianciano e San Gimignano, prima c’è Montepulciano e poi nella classifica degli arrivi si trovano Poggibonsi (28.000), San Quirico (27.500) ed appunto Monteriggioni (27.250). Sulla cinta muraria del Castello, ad esempio, sono saliti in 150mila circa. Ad ogni modo qui si apre un ragionamento, da sviluppare con gli operatori del settore, sulla capacità di trattenere i clienti, offrendo servizi ed opportunità che incentivino soggiorni più lunghi. Sono in atto processi di trasformazione del turismo internazionale di cui si deve prendere atto, adeguandosi rapidamente. Se il turista tende oggettivamente a spendere meno ed a trattenersi meno giorni, non vale lamentarsi ma va riposizionata l’offerta. Ad esempio riflettendo sui giudizi dei clienti sugli alberghi (ed anche sui ristoranti e sull’accoglienza nel suo complesso) che i motori di ricerca specializzati mettono a disposizione di tutto il mondo attraverso Internet. Talvolta siamo di fronte come ad una tela di Penelope che viene di giorno tessuta da chi lavora per attrarre turisti, come le tante azioni dei Comuni, mentre di notte viene disfatta da taluni operatori che lavorano male, applicando prezzi esosi ed erogando servizi di bassa qualità”.

castello-muratricolori“Il nostro comune conferma la sua immagine di territorio capace di attrarre flussi turistici sia nazionali che esteri – commenta invece l'assessore al Turismo Rossana Giannettoni - La scelta di adottare strategia di valorizzazione e di promozione del territorio puntando sulla qualità dell'offerta e sulla valorizzazione dell'identità storico-culturale del territorio si sta dimostrando vincente. Un risultato positivo che, tenuto conto della difficile ed incerta congiuntura economica che caratterizza questo periodo, mi fa ben sperare sulla capacità attrattiva del nostro Comune. Questi dati positivi non ci devono far adagiare, costituiscono invece un ulteriore stimolo a lavorare sempre di più nel creare fattori di attrazione ed eventi che possano costituire occasioni innovative capaci di rivolgersi al nuovo turista o ospite alla continua ricerca di modi, forme e motivazioni nuove”.

“L’eventuale introduzione della tassa di soggiorno
– conclude il sindaco Valentini - è un argomento che sta entro questa riflessione. Senza dimenticare che è il Governo ad averla messa ipocritamente a disposizione di Comuni dissanguati dai tagli, il punto vero è che questa entrata va utilizzata per migliorare l’offerta di un sistema che senza l’azione degli Enti Locali non avrebbe avuto questi risultati. Sia che un Comune la utilizzi per mantenere gradevoli i monumenti od i giardini pubblici, oppure per continuare o accrescere gli eventi promozionali ed il marketing, saranno sempre investimenti di cui beneficerà chi lavora nel turismo, soprattutto se verranno concertati dalle Amministrazioni insieme agli imprenditori”.

L’83,5% delle strutture turistiche è sul web. Ma i ristoranti?

La presentazione della quarta edizione di Bto ‘Buy tourism on line’, evento promosso da Regione Toscana e dalla Camera di Commercio di Firenze, in programma a Firenze, alla stazione Leopolda, l’1 ed il 2 dicembre, è stata l’occasione per presentare i dati elaborati dall’ Istituto nazionale di ricerca turistica (Isnart), che mettono in risalto il rapporto sempre più stretto tra turismo e nuove tecnologie.
Dalla ricerca emerge che l’83,5% delle strutture turistiche in Italia è presente su internet, cercando di stare al passo con le nuove abitudini dei turisti di tutto il mondo che utilizzano il web per organizzare le proprie vacanze o per prenotare alberghi e biglietti aerei.
Un aspetto estremamente positivo, ma che mette ancor più in evidenza un tassello non trascurabile del problema. Se infatti gli alberghi, ma anche le strutture minori in termini di capacità ricettiva come agriturismi e bed and breakfast, stanno dimostrando grande dimestichezza con l’uso del web per la gestione delle proprie strutture, un comparto importante del turismo, come quello della ristorazione, non è invece ancora adeguatamente predisposto a questo modello. Da una ricerca FIPE un ristorante su tre non ha un sito web e dalle diverse esperienze che si raccolgono tra i viaggiatori golosi sono la quasi totalità quelli che non accettano prenotazioni online.
Diventa necessario, fondamentale, creare le condizioni affinché si possa superare questo scoglio che, è bene che i ristoratori lo sapiano, diventa sempre più un eterrente per i turisti internazionali e i giovani che vorrebbero avvicinarsi alla ristorazione dopo il canonico “praticantato” tra paninoteche e pizzerie.
Un ente come Isnart potrebbe, ad esempio, mettere l’utilizzo di internet tra i principali requisiti che deve avere un ristorante che intende acquisire il marchio “Ospitalità Italiana”.
Oppure che qualcuno dei partecipanti allo spazio ‘storming pizza’ di Bto ‘Buy tourism on line’, dove giovani imprenditori potranno esporre progetti innovativi sul web travel davanti ad un pubblico di potenziali finanziatori, abbia tra i suoi progetti uno dedicato alla ristorazione e trovi chi lo sostiene.
Alzare l’asticella dei servizi è l’elemento chiave nella possibilità che ha un ristoratore di essere scelto al posto di un altro, forse ancor di più della qualità del menu. Siano gli stessi albergatori, i titolari di bed and breakfast, a far sì che anche i loro colleghi entrino nel mondo del web, magari raccontando il cliente tipo delle loro strutture che li ha scelti tramite internet e che, sempre tramite internet, avrebbe tanto gradito scegliere anche il loro ristorante ma non li ha trovati.

Turismo online, un segmento che vale 4 miliardi

Il turismo online in Italia vale 4 miliardi di euro. E' questo il principale risultato della ricerca di FocusWright (che sarà illustrata l'1 e 2 dicembre alla Bto) anticipata nell'edizione odierna di ItaliaOggi Sette. L'osservatorio eCommerce b2c Netcomm vede il turismo online in crescita del 13% per il 2011 e del 49% sul totale del settore. "E' molto rilevante la fetta di questo mercato che finisce nelle tasche dei siti internet che forniscono un servizio di prenotazioni: si tratta della quasi totalità di aziende estere che si portano a casa una parte importante del business della nostra Penisola", afferma Giancarlo Carniani, coordinatore della Bto.
"Se per molti anni il turismo online ha drenato risorse dalle agenzie di viaggi tradizionali, oggi assistiamo ad un fenomeno nuovo, la sostituzione del ruolo svolto dai t.o. e non è un caso se tre dei primi sei operatori tradizionali del settore hanno chiuso negli ultimi anni", dichiara Fabio Cannavale, presidente di Bravofly.