martedì 31 agosto 2010

Guida Blu: le spiagge più belle della Toscana

Capalbio, Orbetello e Isola di Capraia al top
Mare da dieci e lode in Toscana: sono 23 le spiagge che per i loro paesaggi mozzafiato, le loro acque cristalline e il rispetto dell’ambiente sono state selezionate dalla Guida Blu 2010 di Legambiente e Touring Club.
Cinque vele, il massimo del punteggio, a due località della Maremma: Capalbio, delizioso borgo medievale che si affaccia su un litorale sabbioso, e Castiglione della Pescaia, antico paese di pescatori con spiagge attrezzate per gli sport marini e ricche pinete dove rinfrescarsi.

Cinque vele anche per l'Isola di Capraia (Livorno), un vero paradiso terrestre circondato da un’area marina protetta con fondali da sogno per gli amanti dello snorkeling.
Premiate con le quattro vele Marina di Grosseto, Orbetello, affacciata sulla laguna, Follonica, la rinomata stazione balneare circondata dalla macchia mediterranea, Scarlino con Cala Violina e l’Isola del Giglio, una delle perle dell’Arcipelago Toscano che nasconde luoghi selvaggi come Cala delle Cannelle, famosa per la sua finissima sabbia bianca.

Nell'insieme sono complessivamente 23 le bellezze toscane che sventolano anche tre e due vele: 600 kilometri di natura fra il Mar Ligure e il Mar Tirreno, in un paesaggio molto vario con Parchi, coste spesso addolcite da golfi con spiagge sabbiose, pinete in prossimità del mare e promontori. Spiagge immerse nella natura con sabbie finissime e chiare o su frastagliati rocciosi, spiagge libere o con percorsi attrezzati, con punti di sosta e ristorazione, lussuosi stabilimenti balneari, insomma tutti gli ingredienti per una vacanza ideale.
Si va dalla A di Arenella, la spiaggia di Isola del Giglio, alla C della spiaggia di Chiarone di Capalbio, dalla Spiaggia Gianella di Monte Argentario a Cala Violina di Castiglione della Pescaia.
Buon risultato anche per la Costa degli Etruschi con Castagneto Carducci, Bibbona e Cecina, e per le spiagge di Viareggio, Camaiore e Pietrasanta, in Versilia.
Segnalate dalla Guida Blu anche Tirrenia e Marina di Pisa.

lunedì 30 agosto 2010

La Versilia e l'invasione russa

Continua l'invasione russa in Versilia. Soddisfatti commercianti, albergatori e agenti immobiliari, contrariati invece i residenti che vedono il costo della vita e delle case salire alle stelle.

C'era una volta il Forte dei Marmi raccontato dai Vanzina in Sapore di mare. Quando il Forte era meta e regno indiscusso della borghesia italiana dove le giornate venivano scandite a ritmo lento di bicicletta. Il mezzo di trasporto ufficiale della Versilia. Era il tempo degli Agnelli che prendevano il sole al bagno Piero, le cui sabbie vennero rinominate le sabbie nobili per i piedi altolocati che le calpestavano. Le giornate del Forte finivano al tramonto per un aperitivo in mezzo al bel mondo italiano e poi in Bussola e in Capannina ad ascoltare le acrobazie vocali di artisti come Mina. Era questa l'estate versiliese l'elogio della lentezza. Ma negli ultimi anni Forte dei Marmi e un gran parte della Toscana e' diventata meta di un altro tipo di vacanzieri: i russi, croce e delizia della localita' marina. Delizia si' per ristoratori, albergatori, negozianti e agenti immobiliari, ma croce per i residenti che devono fare i conti con un notevole aumento del costo della vita e delle case che ormai hanno prezzi inavvicinabili. Tanto che il sindaco Umberto Buratti per fermare il folle aumento dei prezzi e la quantita' di case vendute agli stranieri ha fatto approvare un piano casa che riserva la maggior parte della abitazioni ai cittadini del luogo. Ma non c'e' solo il problema immobiliare, l'invasione dei russi sembra aver fatto perdere un po' la sua identita' a Forte dei marmi. 'Sono lontani i tempi dove chi contava davvero faceva di tutto per non apparire e vivere semplicemente. - ricorda un albergatore - Ora i nuovi ricchi non vanno piu' in bicicletta in spiaggia, ma a bordo di lussuosissime auto, una corsa all'ostentazione che poco ha a che vedere con il vero spirito di questi luoghi'. Forse l'inizio del cambiamento e' avvenuto quando il Twiga, la giraffa di Briatore, ha aperto i battenti ed ha importato in Versilia un modello di locale lontano anni luce dalla riservatezza e il minimal chic. Prima davanti alla Capannina aspettavano per entrare i ragazzi sulle biciclette borghesi, nobili e locali insieme in uno scanzonato valzer estivo che accomunava tutti. Oggi davanti al Twiga sono appostati i turisti, quelli poveri, in cerca di scorgere il tronista o la velina di turno. Forse quando i ricchi dell'ultima ora si stuferanno di ostentare l'improvvisa ricchezza Forte riprendera' il suo volto fatto di piccoli e semplici piaceri. Per ora rimane lo zoccolo duro che gira in bicicletta, si ritrova nelle ville per la consueta partita a burraco e sa ancora godersi un bel tramonto in spiaggia con un buon libro.
FONTE: http://www.toscanatv.com

Turismo, i dati sulle partenze e dei "Buoni vacanza"

Sono 22,6 milioni gli italiani che hanno pianificato una vacanza nel mese di agosto, contro i 19 milioni partiti nello stesso mese dello scorso anno. Lo afferma l’indagine mensile sulla popolazione italiana condotta dall’Osservatorio Nazionale del Turismo su un campione di 5.250 interviste. Per quanto riguarda
le destinazioni nazionali: Puglia, Emilia Romagna e Sicilia sono ai primi tre posti nelle preferenze degli italiani. Intanto, già nel mese di luglio 12 milioni di italiani hanno effettuato almeno un soggiorno di vacanza, l’83 per cento in Italia. E tra questi, nel 63,6 per cento dei casi, al mare.
Il consuntivo conferma dunque i dati previsti a inizio luglio (12,3 milioni di turisti in partenza) e fornisce indicazioni relative al fatturato dell’industria turistica nel mese scorso: i soggiorni in Italia hanno avuto la durata media di 6 giorni, per una spesa di 530 euro, inferiore all’anno passato. Per le vacanze di luglio in Italia sono state Toscana (11,2 per cento delle vacanze), Liguria (10 per cento) ed Emilia Romagna (9,8 per cento) le principali destinazioni dei vacanzieri italiani. Questi soggiorni sono stati svolti nel 41,6 per cento dei casi in alloggi privati (42,5 per cento nel 2009), di proprietà (13,3 per cento), da amici e parenti (14,6 per cento) o in affitto (13,7 per cento), ma ben il 36,5 per cento in hotel (33,9 per cento nel 2009). La ricerca di esperienze legate al territorio, tra cultura e folklore locali ed enogastronomia tipica, è stata prerogativa del 63,8 per cento dei viaggi in Italia. Sul totale dei vacanzieri che hanno pianificato una vacanza in agosto, circa 1 milione, pari al 4,6 per cento, porteranno con sé il loro animale domestico.
Anche nel mese di luglio, dei 12 milioni di italiani che hanno effettuato almeno un soggiorno di vacanza, il 4,4 per cento ha portato con sé il cucciolo di casa (528 mila italiani). Se per non avere problemi il 55,6 per cento di questi turisti ha scelto di alloggiare in abitazioni private, ben il 25 per cento ha soggiornato in hotel, attestando che il sistema ricettivo è sempre più sensibile all’accoglienza dei vacanzieri con animali al seguito.
Buoni vacanze, oltre mille prenotazioni in 10 giorni– Easy Italia a pieno regime. Si conferma il grande interesse per la seconda tranche dei Buoni vacanze, che saranno utilizzabile a partire dal 23 di agosto fino al 3 di luglio, ad eccezione del periodo natalizio. Dal 2 agosto, data di pubblicazione del nuovo decreto sulla “Gazzetta ufficiale”, a ieri mattina i contatti sul sito www.buonivacanze.it sono stati 39.532 con 29.822 nuove visite: 1.145 le prenotazioni già ricevute. Da martedì 17 agosto partirà la prima distribuzione di Buoni che potranno essere utilizzati già dal 23 agosto, come previsto nel decreto. Intanto, lavora a pieno regime Easy Italia, il servizio di assistenza e di pronto intervento per turisti, attivo in sette lingue, sette giorni su sette, dalle 9 alle 22. Secondo dati aggiornati alla fine di luglio, le chiamate al numero 039039039 hanno riguardato in massima parte il turismo diretto verso le città d'arte (41,9 per cento) e a seguire il turismo balneare (23,2 per cento) e religioso (31,5 per cento). Quanto all’oggetto, prevalgono le richieste relative ai numeri utili per il turista (27,6 per cento), ai trasporti (17,4 per cento), a musei e monumenti (11,6 per cento), alla ricettività alberghiera ed extra-alberghiera (9,9 per cento).

Una metropoli idrica a Siena

Anche se alcuni di voi avranno sicuramente già trascorso le proprie vacanze estive, non è detto che una breve escursione di un paio di giorni, o magari la classica gita fuori porta dalla mattina alla sera debba necessariamente attendere il prossimo anno.

Si tratta di un itinerario, infatti, a tratti classico, a tratti alquanto sui generis… Classico perché si tratta di una delle città più belle del mondo e più visitate d’Italia, Siena e, al tempo stesso sui generis perché, anche se ci siete già stati, non l’avete sicuramente vista sotto queste vesti, per cui fidatevi, una visita a Siena val sempre la pena!

Siena, così come la Toscana in generale, nasconde un’altra faccia che le classiche guide turistiche non includono nei loro itinerari e che addirittura pochi toscani conoscono; è la faccia che si nasconde dagli occhi indiscreti e scrutatori di chi cerca solo scatti fotografici da cartolina, di chi si accontenta di dire “Anch’io sono stato qui“, senza interessarsi di cercare fra gli angoli più bui e nascosti qualche misterioso segreto. Perché, dovete sapere, che tutta l’Italia, ma in particolare la Toscana, è costituita da una serie di strati sovrapposti di popoli, culture, tradizioni e storia, e più si scava nel sottosuolo, più si fanno scoperte mirabolanti. Quando ciò che si trova non viene ricoperto nuovamente dalla terra, come “a voler rimettere tutto al suo posto” (per svariati motivi, dalla mancanza di fondi destinati agli scavi archeologici, alla sconvenienza di determinate scoperte), il sottosuolo restituisce alla realtà e all’attuale civiltà pezzi di storia e opere di straordinaria ingegneria artistica, tecnologica e architettonica, a testimonianza della grandezza dei nostri predecessori.

Avete mai sentito parlare dei bottini di Siena? Non si tratta né di tesori nascosti, né del sistema fognario della città, bensì di cunicoli (questo il significato della parola, che deriva dalle volte a botte che li ricoprono) che attraversano per circa 25 chilometri il sottosuolo di Siena. Un’altra città sotterranea, che scorre parallelamente alla città che tutti (o quasi) conosciamo, ci apre le sue porte per far sì che un altro pezzo di storia possa esser portato alla luce.

Siena, infatti, è nata e si è sviluppata lontano da fiumi o corsi d’acqua naturali, motivo per cui sin dall’antichità si rese necessaria la costruzione di un sistema idrico sotterraneo che attingesse da falde acquifere vicine e che portasse l’acqua alla città attraverso un sistema di cunicoli e gallerie scavati nella roccia. La costruzione di questo complesso sistema di gallerie sotterranee ebbe inizio nel XII – XIII secolo ed è tuttora testimonianza delle conoscenze e delle capacità ingegneristiche, architettoniche e tecnologiche del periodo. L’impegno e la dedizione che gli ingegneri e gli studiosi misero nello sviluppare l’acquedotto, così come l’organizzazione che nacque intorno alla gestione dell’acqua e alla manutenzione della rete sotterranea, è testimonianza del valore fondamentale che questo elemento assunse presso la cultura locale (anche se l’acqua è di per sé un bene dal valore inestimabile). Insieme agli acquedotti, nacquero le cosiddette fonti, ovvero bacini di approvvigionamento idrico di cui la città si serviva per i molteplici fabbisogni (alimentare, igienico, casalingo, artigianale). Sorsero inizialmente nei punti più strategici della città (laddove la posizione favoriva il naturale sgorgare dell’acqua) ed erano costituite da tre vasche di raccolta e differente utilizzo dell’acqua. Oltre ad essere splendidi esempi di architettura perlopiù rinascimentale, divennero col tempo delle vere e proprie fortificazioni che assunsero il ruolo di avamposti della città.

Oggi il vecchio sistema idraulico (che dal XV secolo non ha più subito sostanziali modifiche) è stato sostituito da un moderno acquedotto, che fornisce acqua ai cittadini, ma le fonti, e le fontane, sempre presenti vengono alimentate dagli antichi bottini. E a Siena, si sa, le tradizioni e i simboli hanno da sempre assunto un valore particolare: ogni contrada, infatti, ha la sua fontana che ne reca il simbolo distintivo, ed è parte integrante della vita sociale del quartiere.

E’ possibile prenotare (vi raccomando con largo anticipo) delle visite guidate nei cunicoli sotterranei e nei cosiddetti luoghi dell’acqua della città contattando l’Associazione La Diana.

E se anche voi, come gli antichi lavoratori dei bottini, durante la visita alle gallerie sotterranee, cominciate a vedere spiritelli malvagi o simpatici omuncoli dall’aspetto un pò invecchiato, non abbiate paura, forse è solo colpa del buon Chianti che magari avete appena sorseggiato…o forse no…
FONTE: http://tuscany.travel

La Toscana tra le 20 regioni turistiche più frequentate d'Europa

Secondo l'Eurostat, delle 20 regioni turistiche piu' frequentate in Europa, sei si trovano in Italia (Veneto, Toscana, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Alto Adige), cinque in Spagna (Canarie, Catalogna, Baleari, Andalusia, Valencia), cinque in Francia (Ile de France Parigi, Co'te d'Azur, Rho'ne-Alpes, Languedoc-Roussillon e Aquitaine), tre in Germania (Alta Baviera, Mecklenburg-Vorpommern e Schleswig-Holstein) e il Tirolo in Austria.

L'analisi e' riportata nel ''Tourism statistics in the European Statistical System'', che ha indicato anche le 20 mete turistiche europee piu' frequentate. Ai primi posti troneggiano le Canarie, Ile de France Parigi e la Catalogna.

Toscana regina del turismo enogastronomico

Secondo Coldiretti quest'anno turisti italiani e stranieri hanno speso 1 miliardo in prodotti tipici
È di un miliardo di euro la spesa di quest'estate di italiani e stranieri in cantine, malghe o frantoi per acquistare direttamente dai produttori vini, ortofrutta, olio, formaggi. Specialità che possono essere acquistate in oltre 63 mila imprese agricole come spacci aziendali, chioschi, sagre, bancarelle e negli oltre 500 mercati degli agricoltori di Campagna Amica. A rivelarlo è Coldiretti, secondo cui il 41% della spesa va in vino in cantina, il 21% per l'ortofrutta, il 14% per formaggi e latte, l'8% per carni e salumi, il 5% per l'olio di oliva e altrettanto per le piante ornamentali. La Regione più interessata da questo fenomeno è la Toscana, con il 18% delle imprese agricole che traggono beneficio dal turismo enogastronomico.

Secondo Col diretti si tratta di un fenomeno in ascesa, per l'aumento dei consumatori che vogliono garantirsi cibi genuini espressione della cultura del territorio dei quali conoscere l'origine ed i metodi di lavorazione. Un'opportunità poi per i vacanzieri che possono così garantirsi souvenir esclusivi e di qualità, ma anche un'occasione per le imprese agricole che possono vendere senza intermediazioni e far conoscere direttamente le caratteristiche e il lavoro necessario per realizzare specialità territoriali uniche ed inimitabili.

La buon tavola è una delle marce in più della vacanza Made in Italy: secondo Col diretti l'Italia è l'unico paese al mondo che può contare anche sulla leadership europea nella produzione biologica e nell'offerta di prodotti tipici con 210 denominazioni di origine riconosciute a livello comunitario e 4.511 specialità tradizionali censite dalle regioni, mentre sono 498 i vini a denominazione di origine controllata (Doc), controllata e garantita (Docg) e a indicazione geografica tipica (320 vini Doc, 41 Docg e 137 Igt).

Per informazioni
www.campagnamica.it

Il Museo in spiaggia la Toscana da scoprire

A due passi dal mare arte, curiosità, vita locale in "contenitori" poco conosciuti

Toscana "museo diffuso". Anche lungo la costa: da Carrara all'Argentario la densità di raccolte e musei è oltremodo varia. Non solo siti archeologici sulle tracce etrusche e romane, ma raccolte curiose che spaziano da Museo della Bambola di Suvereto, con oltre 100 pezzi rari e d'epoca, fino a quello della Casa rossa Ximenes a Castiglione della Pescaia che, dopo una visita interattiva in sale multimediali, propone due ore di escursione in barca, a "caccia" di uccelli acquatici nel loro habitat lacustre. Piccoli e grandi musei a cui dedicare qualche ora prima della fine delle vacanze. E se la parte del leone la fanno le Ville Napoleoniche all'Elba, con oltre mille visitatori al giorno, accanto al Parco archeologico di Baratti-Populonia (che segna un +14% nel mese di luglio rispetto allo scorso anno), molti sono i centri che offrono itinerari storico-culturali interessanti e inediti legati al territorio. Dal Museo delle Cave di Carrara che racconta 2000 anni di storia attraverso documenti, strumenti e macchine da taglio, all'Orto botanico delle Apuane con ogni specie e varietà di piante delle nostre Alpi, fino ad Orbetello, con i rilievi in terracotta del Frontone etrusco di Talamone (IV sec. a. C.) con il mito dei Sette a Tebe, all'Acquario della laguna e al Museo delle cultura contadina di Albinia.

Carrara

Biennale internazionale della Scultura : fino al 19 settembre. Da martedì a giovedì ore 11 20. Da venerdì a domenica 11 22.30. Chiuso il lunedì: 8 euro 0585 64147. www. labiennaledicarrara. it
Museo Diocesano: visitabile a richiesta 21-23.30, 3 euro0585-499241.
Museo Etnologico : visitabile a richiesta 0585-251330.
Orto Botanico delle Alpi Apuane : 0585-490397, visitabile a richiesta.
Museo della Cava Fantiscritti : aperto tutti i giorni 9.30-19,0585-70981, ingresso gratuito.
Museo Civico del Marmo : da lunedì a sabato 9.30-13/15.30-18 4,50

Massarosa
Area archeologica Massaciuccoli romana" : da martedì a domenica 9-12.30/16.30-19, gratuito; 0584-974550.

Viareggio
Gamc-Palazzo delle Muse : piazza Mazzini 22, da martedì a venerdì 18 23, settembre 9-13/15.30-19.30) chiuso lunedì-0584.581118
Musei civici di Villa Paolina: Archeologico Alberto Carlo Blanc,
Museo degli strumenti musicali Giovanni Ciuffreda e atelier Alfredo Catarsini: da martedì a domenica 16-19, 2,50 euro 0584-961076.
Museo del Carnevale: giovedì, venerdì e sabato ore 16 19 0584-53048, gratuito
Museo della marineria: giovedì, venerdì e sabato ore 16-19 0584-46012 gratuito
Villa museo Giacomo Puccini Torre del Lago: viale Puccini 266 10-12.40 e 15-18.20. Chiuso lunedì mattina, 7 ? 0584-341445

Camaiore
Museo Arte sacra: martedì, giovedì e sabato ore 16-19.30 e domenica ore 10-12/ offerta libera 0584984182

Forte dei Marmi
Museo della satira e della caricatura: 17-20/21-24, chiuso lunedì-0584-876277, gratuito

Pietrasanta
Casa natale di Carducci: dal martedì alla domenica ore 17-20, gratuito 0584795500
Museo dei Bozzetti: martedì-domenica ore 18,30-20/21-24, chiuso lunedì. 0584795500 gratuito

Rosignano M.
Museo civico archeologico: tutti i giorni 9-13 e 17-21/ 0586-724288 3 euro.

Cecina
Museo comunale archeologico La Cinquantina: da martedì a domenica: ore 18-22/ dal 1 settembre sabato e domenica ore 15.30-19. 0586680145
Parco archeologico della villa romana di S. Vincenzino: fino al 31 agosto, da martedì a domenica ore 18-22/ Dal 1 settembre: sabato e domenica ore 14-17 / 3 euro 0586680145.

Campiglia M.
Rocca di Campiglia : tutti i giorni 17 23. A settembre da martedì alla domenica 10-13/15-19. 4 euro
Parco archeominerario di S. Silvestro : tutti i giorni dalle 9.30-19.30. A settembre: da martedì a domenica dalle 10-19.

Piombino
Museo archeologico del territorio di Populonia: da martedì a domenica dalle 10-13/16-20. Venerdì: 16-23. A settembre da martedì alla domenica dalle 10-13/15-19. 6 euro
Museo del Castello e della Città di Piombino: da martedì a domenica 10-13/16-20. A settembre 10-13/15-19
Museo Etrusco Gasparri : via di Sotto 8

Parco archeologico di Baratti :
ore 9.30-19.30 con aperture straordinarie il sabato sera. A settembre da martedì a domenica dalle 10 alle 19. Intero 15 ? ridotto 11

Marciana
Museo Archeologico : tutti i giorni 10-12.30/15.30-19, 2 euro 0565901215

Portoferraio
Museo Archeologico Loc. Linguella: tutti i giorni 9-14.25/18-24 3 ? 0565944024.
Museo Napoleonico Villa dei Mulini. 9-19 tutti i giorni, festivi 9-13, lun chiuso
Villa San Martino , loc. San Martino martedì chiusa 7 ? 0565914688
Museo della Misericordia Salita Napoleone ore 10-13 chiuso festivi 0565914009
Pinacoteca Foresiana : solo martedì e giovedi 9-12, 3 ?
Giardino dell'Ottone: 9-13/15-19 1,50 euro

Castagneto C.
Casa Carducci : via Carducci 59
Centro del costume religioso chiesa della Madonna del Carmine via Bolgherese
Museo archivio Carducci , via Carducci 1

Suvereto
Museo artistico della bambola : via Magenta 14
Museo di arte sacra : piazza Vittorio Veneto 3

Castiglione P.
Museo civico archeologico , piazza Vetluna 1
Museo della casa Ximenes ponte Giorgini
Zona archeologica di Vetulonia via case di Siena

Isola del Giglio
Museo di Mineralogia , via Provinciale 9

Gavorrano
Museo minerario : loc. ex Bagnetti

Follonica
Museo del ferro e della ghisa : comprensorio Ilva
Pinacoteca : piazza del Popolo 1

Orbetello
Museo della pesca e della laguna : via Nizza 20
Frontone di Talamone : piazza della Repubblica
Museo archeologico : ex Polveriera Guzman

Albinia
Museo cultura contadina : via D'Acquisto 2

Cosa-Ansedonia
Antiquarium di Cosa : via delle Mimose
FONTE: http://firenze.repubblica.it

Turismo a caro prezzo Così si danneggia il sistema Italia

L'Italia è cara, le vacanze costano, il turismo costa e gli stessi italiani decidono di andare a fare le vacanze all'estero, dove la vita è meno cara e le offerte turistiche più variegate. Tutto ciò non fa che aggravare la situazione di stallo economico del Paese e la difficoltà delle aziende



Durante e anche dopo il periodo delle vacanze riecco la litania di chi è andato e soprattutto è tornato dalle vacanze in Paesi a basso costo, con l’alibi che non è stato in Italia perché è cara. Mi spiace sempre far notare ad amici e clienti che il loro giudizio è a dir poco superficiale: prendo spunto da una lettera inviata al Corriere della sera da una signora lo scorso 12 luglio, che afferma che Creta costa molto meno di Alassio. Certo anche la Grecia costava meno... quanti per anni sono andati in vacanza in Grecia fantasticando sui bassi costi, ma sappiamo tutti come è andata a finire, ovvero che dobbiamo ora finanziare le casse di quel Paese per sostenerlo, ma non perché erano più bravi di noi ma perché avevano costi e tasse più bassi di noi. Un Paese dove scontrini e ricevute fiscali sino a due mesi fa erano sconosciuti.

Senza contare chi decanta che in altri Paesi i locali sono aperti più che da noi, che all’estero si mangia a tutte le ore, che i ristoranti sono più servizievoli, che la movida è fantastica eccetera eccetera.

Ma è possibile che pochi siano capaci di capire come stanno le cose? Certo che Creta è meno cara dell’Italia, e vale per l’Egitto piuttosto che per il Portogallo o per il Marocco, e per altri aspetti vale anche per gli Usa: ma quali sono gli stipendi in questi Paesi? Qual è il Welfare a carico delle aziende? I dipendenti saranno pagati con 14 mensilità, più il Tfr? Hanno un mese di ferie pagate? E cosa costa l’energia elettrica o il gas? E gli affitti? E pagheranno la nostra tassa della spazzatura? Per esempio, in Francia le aziende non sono soggette a sostituti d’imposta, non hanno costi di commercialista. E alla fine pagheranno oltre il 50% di tasse come da noi?
Perché in fondo tutto questo e altro ancora nel nostro Paese lo diamo per scontato, ma in molti Paesi tutto ciò è pressoché inesistente.

Ma potrei continuare per molto... probabilmente è vero, noi siamo cari come Paese, ma la colpa non è degli operatori che lucrano o sono più furbi, è che abbiamo un sistema lavoro molto costoso, la colpa non è degli Albergatori o dei Ristoratori. È un vero peccato che si sia capaci solo di denigrare il nostro Paese, il più bello in assoluto, dove la gastronomia è la migliore del mondo intero, con il 67% della ricchezza artistica e culturale del mondo.

In occasione di un incontro di settore, operatori esasperati per i costi delle nostre aziende hanno proposto che prima o poi si arrivi a una logica anglosassone, nel Turismo e nel Commercio, ovvero con uno stipendio base di 300-400 euro e poi il resto con mance, premi di produttività e contratti di secondo livello: solo così il nostro Paese potrà riprendere la corsa. Oggi stiamo producendo solo debiti.
 Poi ci si lamenta che qualcuno, giustamente, per questi motivi va a produrre in Serbia...

Ma non è colpa nostra se siamo cari. Fino a qualche tempo fa la concorrenza era paritaria, la Francia contro la Germania, l’Italia contro la Spagna: oggi è tutto cambiato, la concorrenza è tra Continenti e non possiamo sopportare squilibri così ampi, in una concorrenza sleale vince chi non rispetta le regole. Se qualcosa non cambia siamo destinati a chiudere. Sarebbe un bene per tutti se aiutassimo il nostro Paese con una presenza turistica maggiore proprio di italiani.
FONTE: www.italiaatavola.net

TURISMO: COLDIRETTI, UN ITALIANO SU DIECI VA IN VACANZA A SETTEMBRE

Un italiano su dieci sara' in vacanza nel mese di settembre quando meno affollate sono le localita' turistiche e piu' convenienti le offerte di soggiorno. E' quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che con il grande controesodo di fine agosto non si esauriscono le vacanze degli italiani che quest'anno in misura superiore al passato hanno scelto di partire anche a settembre. Rispetto a giugno, luglio e agosto, nel mese di settembre - sottolinea la Coldiretti - si registra, insieme alle mete tradizionali del mare e delle citta' d'arte, un aumento in percentuale del turismo legato alla natura in montagna, nei parchi e nelle campagne.

Ad apprezzare il mese di settembre sono soprattutto - precisa la Coldiretti - gli amanti della tranquillita' che vogliono cogliere l'ultimo scampolo dell'estate per riposarsi e tornare in forma alla routine quotidiana. Una vacanza spesso a contatto con la natura con lunghe passeggiate nei boschi dove inizia la stagione di raccolta dei funghi che raccoglie un numero elevato di appassionati. Non mancano pero' quanti scelgono di alloggiare nelle aziende agricole dove partono le attivita' di vendemmia e si raccoglie la frutta. Un interesse riscuotono anche - continua la Coldiretti - i centri minori dove i buongustai possono approfittare delle tradizionali sagre di settembre per scoprire tradizioni gastronomiche locali attraverso piatti tipici e specialita' prima di arrendersi ai classici sandwich consumati in fretta nelle citta' durante la pausa pranzo.

Il turismo ecologico fa la parte del leone con una cresciuta che gli ha permesso di raggiungere in Italia il valore di oltre 10 miliardi all'anno con un progressivo aumento del fatturato e delle presenze, anche per l'offerta di sistemazioni low cost in agriturismi o campeggi. L'Italia puo' contare - sottolinea la Coldiretti - su ben 772 i parchi e aree protette presenti che coprono ben il 10 per cento del territorio nazionale. I turisti ecologici - continua la Coldiretti - cercano soprattutto il contatto con la natura (38%), ma anche relax e tranquillita' (13,7%), le tradizioni culturali, folcloristiche ed enogastronomiche (12,6%), la possibilita' di avere prezzi piu' bassi rispetto alle altre tipologie di turismo (10,3%) e, infine, sport (trekking, mountain bike, birdwatching, sci, equitazione, climbing) e attivita' all'aria aperta (9,9%), secondo il rapporto Ecotur.

E' significativa, tra gli amanti della vacanza a contatto con la natura, la presenza dei giovani tra i 16 ed i 30 anni che sono ben il 23,2 % mentre per quanto riguarda le strutture di ospitalita' ad essere privilegiati rispetto alle tradizionali vacanze sono gli agriturismi, scelti da oltre il 20 per cento dei vacanzieri ecologici. La vacanza verde e' infatti spesso abbinata all'enogastronomia locale grazie alla presenza in Italia della piu' grande varieta' di percorsi turistici legati all'enogastronomia con 142 strade dei vini e dei sapori lungo le quali assaporare le molteplici tipicita' del territorio e, oltre a piu' di diciottomila agriturismi, in Italia sono ''aperti al pubblico'' per acquistare prodotti enogastronomici 63mila frantoi, cantine, malghe e cascine ma anche centinaia di mercati degli agricoltori di Campagna amica. Il Belpaese - secondo la Coldiretti - puo' contare anche sulla leadership europea nella produzione biologica e nell'offerta di prodotti tipici con ben 210 denominazioni di origine riconosciute a livello comunitario e 4.511 specialita' tradizionali censite dalle regioni, mentre sono 498 i vini a denominazione di origine controllata (Doc), controllata e garantita (Docg) e a indicazione geografica tipica (320 vini Doc, 41 Docg e 137 Igt). Per scegliere la vacanza in agriturismo e' possibile consultare le guide specializzate come ''Agriturismo'' edito dall'Istituto Geografico De Agostini che raccoglie le aziende associate a Terranostra o ricercare su internet dove e' presente il sito www.campagnamica.it con una selezione di quasi millecinquecento agriturismi che possono essere scelti attraverso un motore di ricerca per tipo di ospitalita', collocazione geografica, prezzo e servizi offerti, compreso il benvenuto agli animali.
(Asca)

Delitto al castello: una vacanza con brivido

Se cercate una vacanza diversa vi proponiamo il weekend con delitto al Relais Torre Santa Flora: un intero fine settimana dove sarete coinvolti in un vero e proprio gioco investigativo, che si svolge in una location magica.
Un gioco investigativo all’interno di una torre medievale
Una antica torre medievale, nel Valdarno, a pochi km da Arezzo, città d’arte toscana, è stata restaurata e trasformata in un Relais di charme con mobili d’artigianato di stile tipico toscano e tutti i comfort moderni (idromassaggio, tv satellitare con schermo piatto, internet gratuita, aria condizionata), nel quale ogni fine settimana si svolge un vero e proprio giallo.
Tutto comincia con un aperitivo, una trama, un delitto, un mistero.
Una ricca stagione di successi e weekend di tutto esaurito per una formula che piace a tutti, coppie, singles e famiglie, capace di coniugare emozioni, divertimento, suspance e brivido!

La prima casa dei delitti in Italia, intervistata da tutti i media
Hanno parlato del weekend con delitto a Torre Santa Flora le più importanti testate giornalistiche italiane, come il Corriere della Sera, La Repubblica, Panorama Travel, L’Espresso, oltre che le radio nazionali (Radio Deejay, Radio Montecarlo, Radio 24) e le televisioni (Raiuno, Raidue, Raitre, Tele Montecarlo, Canale 5, Mtv).

Su tripadvisor hanno scritto:
Hotel molto bello, curato nei particolari, sia per la struttura che per il mangiare. Buona la posizione per poter visitare le zone limitrofe molto belle. Il personale discreto ma cordiale e disponibile. Ma la cosa più piacevole è stata la cena con delitto. Non avevamo le idee molto chiare su quanto ci aspettava ed è stata una vera sorpresa. In pratica viene messo in scena una sorta di spettacolo teatrale, ispirato ai romanzi di Agatha Christie, già a partire dalla prima sera, dove i protagonisti sono gli ospiti, ai quali la “regista” assegna un ruolo e di volta in volta racconta quanto devono rappresentare con piccole e simpaticissime scenette. Il tutto in maniera così simpatica e naturale da convincere anche i più timidi e refrattari a fare la loro parte. La storia continua il giorno successivo, salvo il pomeriggio lasciato a disposizione, fino alla sera quando, dopo gli ultimi indizi e rappresentazioni, viene scoperto il colpevole. Divertentissimo, complice un gruppo davvero simpatico ma soprattutto grazie alla bravura di Giorgia, la registra che non sembrava solo “lavorare”, il che forse ci avrebbe fatti sentire un po’ stupidi, ma davvero divertita e partecipe. Lo consiglierei a tutti, timidi ed estroversi, e in particolar modo a chi vuole allontanare dalla testa, per qualche giorno, i pensieri di lavoro o quant’altro.

Oltre al gioco una vacanza da sogno in Toscana
La Torre che sorge a pochi passi dal greto del fiume Arno, risale al periodo longobardo (8° secolo) ed è affiancata da un antico mulino medievale (costruito dai monaci nel 1100) e da una gualchiera, ovvero un locale adibito alla lavorazione dei panni.

Il Relais Torre Santa Flora offre un soggiorno in Toscana in un’ambientazione di altri tempi, dotata di tutti i comfort moderni.

Potete scegliere fra diversi tipi di camere doppie.



Nella torre medievale:

•Junior Suites Torre,
•Suites Romantiche
•Suites Family
Nella Residenza d’epoca adiacente:

•Camere charme
Piscina & benessere


Di giorno potete rilassarvi a bordo piscina, magari abbinando un trattamento benessere presso l’hotel: provate un trattamento energizzante shiatsu, un massaggio ayurvedico con olio di sesamo biologico, oppure un massaggio rilassante all’olio d’oliva di 50 minuti.

La buona tavola toscana


La sera potete esplorare i dintorni di Arezzo alla ricerca di ristorantini tipici e trattorie dove assaggiare le specialità della cucina toscana. Se vi piacciono le ricette toscane è possibile anche organizzare alcune lezioni di cucina con la chef Antonella.

3 buoni motivi per un soggiorno a Relais Torre Santa Flora nel mese di Settembre:

1.il clima perfetto. Le giornate sono calde e sicuramente meno afose di Luglio e Agosto, l’ideale per visitare Arezzo e le altre città d’arte della Toscana (Firenze è solo a 1 ora di macchina!), la natura si tinge dei colori accoglienti di fine estate.
2.la fiera di settembre: ogni anno dal 9 all’11 settembre ad Arezzo si tiene la fiera del Mestolo: nelle strade del centro storico centinaia di espositori vendono prodotti di artigianato locale in vimini e legno e offrono degustazioni di prodotti gastronomici locali.
3.la Giostra del Saracino: la famosa giostra storica a cavallo, si svolge in giugno e a settembre, per esattezza la prima domenica del mese, quando i 4 quartieri della cittadina si sfidano.

Siete interessati a trascorrere un weekend con delitto?Lasciateci la vostra email e vi manderemo prezzi e disponibilità per i prossimi fine settimana con delitto al Relais Torre Santa Flora

Relais Torre Santa Flora
info@torresantaflora.it
Località Palazzo 169 – Frazione Ponte Caliano
Subbiano (Arezzo), Tuscany, 52010 Italy
Tel. +39 0575 421045
Fax +39 0575 489607

Il turismo supera la prova d’estate: il mercato tiene

Fine agosto, code al rientro e primi bilanci. Per il turismo la crisi c’è o non c’è? E dove sono andati gli italiani, per i quali i viaggi sembrano irrinunciabili? Lo chiediamo a Marco Ficarra, ad di Blu Holding, il primo gruppo integrato del turismo in Italia, con un miliardo di fatturato e una rete commerciale di 800 agenzie, oltre il 10% della distribuzione nazionale. «Si avverte un calo limitato - risponde - ma complessivamente non si può dire che il mercato vada male. Ci sono, piuttosto, dei comportamenti che si vanno consolidando».
Quali?
«Si prenota sotto data. Ma i consumatori sono anche attenti alle offerte per le prenotazioni anticipate. Insomma: o molto prima, o a ridosso».
Ma c’è stato calo?
«Leggero, tra il 5 e il 10% riferito alle vendite di pacchetti di viaggio in agenzia».
Quali le destinazioni preferite, quest’anno?
«É andato bene il lungo raggio, con una crescita dei tour organizzati verso Nord e Sud America, Caraibi, Australia e Nuova Zelanda. In flessione l’Oriente. Poi, in difficoltà le Baleari, buona dinamica dell’Egitto».
E la Grecia? La crisi è servita ad abbassare i prezzi?
«É in forte affanno, anche se con prezzi ridotti. Sono in calo sia i fatturati che i turisti. Nel Mediterraneo le sono state preferite anche Tunisia e Turchia. In Italia Sicilia e Sardegna hanno tenuto, non senza fatica. Stazionarie le crociere».
Su 100 italiani in vacanza ad agosto, quanti sono rimasti in Italia?
«Oltre il 20%. L’Italia rimane la nostra prima destinazione turistica. Il calo è lieve, un paio di punti percentuali. Molti hanno evitato le settimane centrali d’agosto scegliendo la prima e l’ultima. Anche questa è una tendenza nuova».
Poche settimane fa è stato dichiarato il fallimento dei Viaggi del Ventaglio. Questa o altre crisi aziendali hanno avuto ripercussioni sulla stagione?
«L’esito della vicenda Ventaglio era scontato. Rispetto all’anno scorso - quando molti turisti rimasero coinvolti nei default di Eurotravel, di Teorema e di altri operatori più piccoli - direi che quest’anno è andata bene. Alcune campagne pubblicitarie, tra cui la nostra, hanno puntato molto sul fattore affidabilità e sicurezza».
L’industria del turismo ha margini bassi, è frammentata e poco capitalizzata. A periodi riemergono voci sull’interesse per l’Italia di gruppi stranieri: si andrà verso nuovi assetti?
«Il consolidamento intorno alle realtà più grandi è inevitabile, con un’integrazione verticale che aumenti la catena del valore: tour operator, agenzie, operatori diretti».
É il vostro modello.
«Sì. Il nostro tour operator, Going, è integrato con le nostre agenzie e c’è un ottimo contributo reciproco. Anche i big europei, come la tedesca Tui o la britannica Thomas Cook, sono integrati verticalmente: fabbricano prodotti qualificati e hanno più possibilità di venderli».
Ma la verticalizzazione non è fattore di rigidità?
«É più rischioso possedere strutture senza il controllo della distribuzione. È una rigidità essere monomarchio».
Il vostro gruppo fattura un miliardo: qual è la proporzione nei diversi business?
«Un terzo è business travel, con il marchio Cisalpina. Due terzi è turismo: pacchetti, biglietti aerei, traghetti venduti attraverso agenzie e Internet. Il tour operator Going, attivo con villaggi in Europa, Africa e Nord Africa, fattura circa 100 milioni e viene venduto solo dalla nostra rete di agenzie, Bluvacanze e Cisalpina Vivere&Viaggiare».
FONTE: http://www.ilgiornale.it

giovedì 19 agosto 2010

Crisi o non crisi, la presenza turistica a Lucca ha una buona tenuta

La prima parte dell’e­sta­te è po­si­ti­va per le pre­sen­ze tu­ri­sti­che nell’area dell’Apt Lucca (che com­pren­de ca­po­luo­go, Piana, Me­dia­val­le e Gar­fa­gna­na). E’ quan­to e­mer­ge dai primi dati che la Pro­vin­cia ha rie­la­bo­ra­to gra­zie all’a­na­li­si sui flus­si tu­ri­sti­ci delle strut­tu­re ri­cet­ti­ve nei mesi di giu­gno e lu­glio, su un cam­pio­ne pro­vin­cia­le di 830 strut­tu­re su 1177 per giu­gno e di 533 su 1177 per lu­glio.

Le per­cen­tua­li ri­por­ta­no, ri­spet­to al 2009, il segno po­si­ti­vo: +7,6% di ar­ri­vi e + 5,2% di pre­sen­ze a giu­gno su 430 strut­tu­re, no­no­stan­te il tempo in­cer­to, che ha ca­rat­te­riz­za­to la prima parte dell’e­sta­te. Lu­glio fa re­gi­stra­re in­ve­ce + 6,2% di ar­ri­vi e un + 4% di pre­sen­ze, se­con­do una ri­le­va­zio­ne su 288 strut­tu­re.

I dati sono stati rie­la­bo­ra­ti dal ser­vi­zio tu­ri­smo dell’am­mi­ni­stra­zio­ne pro­vin­cia­le che ha pre­di­spo­sto un nuovo si­ste­ma spe­ri­men­ta­le di ri­le­va­zio­ne che con­sen­te, alla fine di ogni mese, di di­spor­re di un cam­pio­ne sta­ti­sti­co re­la­ti­vo agli ar­ri­vi e alle pre­sen­ze nelle strut­tu­re ri­cet­ti­ve. Il cam­pio­ne preso in esame mette a con­fron­to sol­tan­to quel­le strut­tu­re che hanno re­go­lar­men­te in­via­to sia i dati nel mese in esame sia quel­li del cor­ri­spon­den­te mese dell'anno pre­ce­den­te per una ne­ces­sa­ria com­pa­ra­zio­ne. Al mo­men­to, sono oltre 700 le strut­tu­re che sul ter­ri­to­rio pro­vin­cia­le in­via­no per via te­le­ma­ti­ca i dati sui flus­si tu­ri­sti­ci che l’uf­fi­cio pro­vin­cia­le prov­ve­de ad in­te­gra­re con quel­li tra­smes­si alla Pro­vin­cia an­co­ra in forma car­ta­cea.

“I dati con­fer­ma­no quel­le che erano state le ri­le­va­zio­ni i­ni­zia­li con segni tan­gi­bi­li di una ri­pre­sa del set­to­re sia in Luc­che­sia che in Ver­si­lia – com­men­ta il vi­ce­pre­si­den­te e as­ses­so­re al tu­ri­smo della Pro­vin­cia di Lucca Pa­tri­zio Pe­truc­ci –. E si trat­ta di cifre molto at­ten­di­bi­li, gra­zie al si­gni­fi­ca­ti­vo cam­pio­ne di strut­tu­re che hanno in­via­to i dati per via te­le­ma­ti­ca, che ac­cen­tua­no la ten­den­za po­si­ti­va già ri­le­va­ta dalla Re­gio­ne sulla To­sca­na. Il ser­vi­zio, reso pos­si­bi­le gra­zie un nuovo si­ste­ma di ri­le­va­zio­ne spe­ri­men­ta­le, con­sen­te di ve­lo­ciz­za­re sia la tra­smis­sio­ne che l’e­la­bo­ra­zio­ne, an­ti­ci­pan­do così la vi­sio­ne d’in­sie­me del mer­ca­to tu­ri­sti­co sul ter­ri­to­rio che ab­bia­mo, suc­ces­si­va­men­te, con il re­port del Cen­tro studi tu­ri­sti­ci di Fi­ren­ze”.
http://www.loschermo.it

lunedì 16 agosto 2010

Hotels.com, le mete più richieste a luglio - Massa in prima linea

Massa è la città che ha visto l’aumento più significativo di ricerche sul sito italiano di Hotels.com, sito leader nelle prenotazioni di hotel online. Le ricerche di hotel nella città toscana a luglio del 2010 hanno avuto un incremento del 635% rispetto allo stesso mese del 2009.
Al secondo posto, con un incremento del 577%, troviamo Lanzarote, isola dell’arcipelago delle Canarie famosa anche per il Parco Nazionale Timanfaya. Completano la top 5 Ragusa (+566%), che a giugno risultava la seconda meta più cercata, Spotorno (+564%) e Foggia (+562%). L’estate calda di quest’anno ha fatto sì che l’aumento più significativo nelle ricerche da parte degli utenti italiani di Hotels.com si sia registrato nelle città di mare; con ben undici città marittime nella top 20. Tra le mete più gettonate rispetto all’anno scorso segnaliamo anche: Korcula (+495%), isola croata fra le più conosciute e apprezzate dai turisti italiani; San Antonio (+435%), che si trova sulla costa occidentale dell’isola di Ibiza; Senigallia (+432%), località fra le più amate delle Marche. Gli amanti della montagna, invece, si sono orientati quest’anno, più degli altri anni, su due località in particolare: Moena (+398%), paese della Val di Fassa, in Trentino, coronato dalle spettacolari Dolomiti e Les Deux Alpes (+390%), località in Francia famosa per essere meta ideale per gli appassionati di sci estivo, praticato sul ghiacciaio a 3200 metri d’altezza.

I flussi turistici in Toscana. Tornano gli stranieri

Sono gli stranieri a tenere a galla il settore del turismo in Toscana. Lo dicono i dati elaborati dal Centro Studi Turistici che ha analizzato le presenze turistiche nella regione a partire dal gennaio 2010.
Ne esce un quadro moderatamente ottimista con qualche segno positivo ( + 2% le presenze complessive), la conferma del successo delle città d’arte ma soprattutto il ritorno degli stranieri ( + 1,4%). Soprattutto nel mese di agosto le presenze straniere in Toscana sono state sensibilmente superiori all’anno precedente con qualche significato segnale. Aumentano soprattutto le presenze di olandesi, scandinavi, francesi e belgi ma segnalano un trend positivo anche i turisti provenienti dalla Russia, dalla Svizzera e dall'Austria. In calo spagnoli, tedeschi e statunitensi. Stabili i britannici.

mercoledì 11 agosto 2010

TURISMO: IN ITALIA 41. 280 STRUTTURE RICETTIVE, +2, 5% SU 2009

Milano, 11 ago. - Nell'estate 20010 l'Italia puo' contare su 41.280 strutture ricettive attive sul territorio, in crescita del 2,5% in un anno. Le regioni che offrono il maggior numero di strutture alberghiere e turistiche sono il Trentino Alto Adige che ne conta 5.787, il 14% italiano; la Toscana con 4.623 (11,2%) e l'Emilia Romagna con 4.374 (10,6%). La Lombardia e' sesta con 3.262 sedi di impresa (7,9%).
Cifre che emergono da un'elaborazione della Camera di commercio di Milano, su dati del registro imprese relativi al settore turistico alberghiero al primo trimestre 2010 e 2009. Tra i settori spiccano naturalmente gli alberghi, con il 66,5% delle imprese totali; ma vanno bene anche le strutture per soggiorni brevi o economicamente meno impegnativi come i bed&breakfast e le case per le vacanze (24,3% delle imprese attive) e i campeggi (4,3% del totale) che, insieme, costituiscono oltre una impresa su quattro.
Tra le province, prima per numero di imprese e' Bolzano con il 9,8% del totale nazionale (pari a oltre 4.000 attivita'), seguita da Roma (5,9% delle strutture attive in Italia), Rimini (5%), Napoli (4,7%), Trento (4,2%) e Venezia (3,2%). Milano e' decima dopo Firenze, Salerno e Siena con 850 attivita', pari al 2,1% italiano. E il settore continua a crescere, con 407 nuove iscritte nei primi tre mesi del 2010, concentrate in Toscana (63 nuove imprese, il 15,5% delle iscrizioni), Trentino Alto Adige e Campania (48 nuove imprese ciascuna, 11,8% delle neo-iscritte).
(AGI) Cli/Car

martedì 10 agosto 2010

Toscana, le piccole isole per la fine di agosto

Le insenature di Capraia, amate dai velisti. I fondali dell'Isola del Giglio, un paradiso per gli appassionati di immersioni. La ruvida bellezza di Montecristo, Giannutri e Pianosa. A fine stagione, lontani dalla folla, alla scoperta dell'arcipelago tirrenico. Che stregò perfino Alexandre Dumas.

Lontano dal fascino modaiolo della Versilia, ma anche dalle bellezze (troppo frequentate) dell'Elba. Perché, se la vacanza deve essere davvero un momento di pausa e di stacco, non c'è niente di meglio che trascorrere un periodo su un'isola. E la costa al largo di Livorno e di Grosseto offre proprio questo. L'arcipelago toscano è costituito da sei gemme poco accessibili (una, l'isola-carcere di Gorgona, è interdetta al turismo), il cui fascino sta proprio nella dimensione fuori dal tempo e nella lontananza dalla terraferma.

ISOLA DI CAPRAIA
Un lembo di roccia più vicino alla Corsica che alla Toscana: Capraia e i suoi 19 chilometri quadrati di superficie non sono la più ospitale delle terre, dal punto di vista geografico. Ma l'isola dell'arcipelago più lontana dalla costa non è solo la meta dei livornesi nei fine settimana (dal capoluogo è raggiungibile anche in gommone). Capraia, con le sue cale e calette, è anche meta ambita dai velisti. Non è un caso se d'estate la popolazione locale, che è di 300 abitanti, raggiunge il picco delle 3mila presenze. Per chi volesse attraccare, Capraia ha anche un porto turistico di buon livello (prezzi e ormeggi sul sito www.portodicapraia.it) ma con posti abbastanza limitati. Altrimenti l'isola è raggiungibile in due ore e mezza da Livorno in traghetto. Certo è che il modo migliore per godere della bellezza dei fondali e della insenature (come la celebre Cala Rossa) è quello di avere una propria imbarcazione. Diversamente, ci sono altri punti accessibili per fare il bagno sono sotto al Castello, sotto la Torre del Porto, oppure Cala dello Zurletto.

ISOLA DEL GIGLIO
Seconda isola dell'arcipelago per estensione, è l'ideale per due tipologie di turisti: da un lato quelli che cercano una vacanza all'aria aperta, dall'altro coloro che hanno i figli al seguito. Una premessa non banale, visto che in genere le vacanze sulle isole minori difficilmente si prestano ad accogliere i più piccoli. Sull'isola si può arrivare anche con la propria auto (ma chi viaggia con una vettura nel periodo estivo e sosta almeno cinque giorni deve chiedere una speciale autorizzazione al Comune per lo sbarco), con Toremar e Maregiglio, le due compagnie che coprono la tratta da Porto S.Stefano allo scalo dell'isola. Una volta giunti a destinazione, si capisce subito come l'attrazione dell'isola, oltre alle spiagge, siano i fondali, giudicati da Legambientetra i quattro più belli d'Italia. Tonni e barracuda, ma anche murene e cernie popolano il mare che circonda l'isola. Soprattutto nella zona del porto turistico, gli appassionati di immersioni potranno trovare diving center dove noleggiare l'attrezzatura per esplorare le meraviglie sommerse del Giglio.

MONTECRISTO
Qui, su questo scoglio di granito di mille ettari, non si può certo pensare di fare una vacanza comoda o alloggiare in un hotel con spa. Al massimo, se proprio si ha tempo e pazienza, si può visitare una delle zone d'Italia col più alto tasso di biodiversità. Già, perché in questa riserva naturale, dove Alexandre Dumas ha ambientato uno dei suoi scritti più celebri, Il conte di Montecristo, entrano in pochissimi: sono solo mille i permessi concessi ogni anno per visitare l'isoletta, sulla quale esistono solo tre sentieri percorribili - e, per inciso, molto impegnativi. E i tempi d'attesa sono davvero lunghi, intorno ai tre anni (per informazioni contattare il Corpo forestale dello Stato di Follonica, tel. 0566-40019). Però i motivi per visitare l'isolotto sono moltissimi, sia per chi ama il bird watching (l'isola ospita decine di specie endemiche), sia per respirare l'arte e la storia di un tempo che fu: l'ottocentesca Villa Reale, il monastero di San Mamiliano, la cinquecentesca Fortezza di Montecristo.

GIANNUTRI
L'isolotto più meridionale dell'arcipelago, cantato anche da Fabio Concato in una canzone di qualche anno fa, ha molto punti in comune con Montecristo. Come il fatto di essere un paradiso naturale e non avere alberghi (fatta eccezione per alcune residenze private e il residence Le dimore di Mimmina). Ma questo non significa che Giannutri sia inaccessibile, anzi. I collegamenti con Porto Santo Stefano e l'Isola del Giglio in estate sono quotidiani (con Maregiglio, a partire da 10 euro a persona per il passaggio ponte), il che la rende una meta appetibile per un'escursione giornaliera. L'isola è davvero piccola e ha due sole spiagge visitabili nella stagione estiva (Cala Maestra e Cala Spalmatoio): per andare al di fuori del corridoio di sicurezza, bisogna prendere una guida sul posto. E anche se sarebbero bellissimi da esplorare - pieni come sono di spugne, gorgonie e coralli -, buona parte dei fondali, per salvaguardare la fauna locale, sono off limits per i sub.

PIANOSA
Torrida, pianeggiante e secca. Uno dei luoghi più aspri d'Italia. Non è un deserto, ma la descrizione di Pianosa, ex colonia penale (qui, per motivi politici, fu incarcerato anche l'ex Presidente della Repubblica Sandro Pertini), che fino al 1998 ha legato il suo nome a quello del carcere di massima sicurezza. Rimasta disabitata dopo la chiusura del carcere, oggi l'isola sta vivendo una nuova esistenza come meta turistica - grazie all'Associazione amici di Pianosa, impegnata a valorizzarne e proteggerne il territorio. Con il suo mare trasparente e la ricchezza del suo paesaggio, Pianosa è un gioiello visitabile solo su prenotazione: in estate da Piombino, Porto Azzurro e Portoferraio parte un'imbarcazione alla settimana, ogni martedì (prenotazioni agli uffici Toremar di di Piombino, tel 0565-31100, di Porto Azzurro, tel. 0565-95004 e di Portoferraio, tel. 0565- 918080, oppure via email a escursioni@pianosa.net).
FONTE: http://www.viaggi24.ilsole24ore.com

lunedì 9 agosto 2010

Ferie, l'italiano ama l'aria di casa

Dati Federalberghi: il 70 per cento dei vacanzieri rimane in Italia. Tra le destinazioni nazionali, comanda la Puglia. All'estero, crolla New York, in ascesa le località balneari. E le crociere non conoscono crisi
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Sarà che la crisi impone di tirare la cinghia, sarà che il nostro è uno degli Stati più affascinanti del mondo. Fatto sta che il Belpaese, secondo un'indagine di Federalberghi, resta la meta preferita delle vacanze degli italiani, il luogo dove quest'anno il 70,3% di loro ha scelto di trascorrere le ferie. Le destinazioni straniere possono aspettare: finora le ha scelte solo il 27,3% degli italiani, di cui la metà ha optato per le grandi capitali europee. L'indagine prende in esame intenzioni di vacanza palesate un mese fa, e questo spiega anche il 2,7 per cento di indecisi.

Più relax che cultura. Parigi, Berlino, Londra e le altre meravigliose città del vecchio continente vedono dunque intaccato il loro fascino, dato che nel 2010 la percentuale di chi aveva deciso di passarci le vacanze era leggermente più alta (45,7% contro il 44,6%). E non va meglio alle "cugine" extraeuropee, scelte dal 10,7% rispetto al 17,1% del 2009, con New York in caduta libera, malgrado i voli a prezzi concorrenziali proposti ormai da quasi tutte le compagnie.

L'apprezzamento del dollaro rispetto all'euro degli ultimi mesi ha sicuramente giocato la sua parte, spingendo il 22% dei turisti a preferire le località marine ed esotiche (contro il 16,4% del 2009), con Mar Rosso e Canarie in pole position. Gli italiani a quanto pare hanno bisogno di relax fisico e mentale e lo dimostra l'impennata delle crociere, scelte quest'anno dal 6%, contro il 4,3% del 2009, e della montagna all'estero, che dal 2,1% del 2009 sale addirittura al 4,2% di quest'anno.

La Puglia la regione più amata. La Puglia mantiene anche quest'anno la leadership tra le regioni più gettonate, con una domanda che si attesta sul 10,6% (rispetto al 10% del 2009), seguita da Sardegna (9,7% rispetto al 9,6% del 2009), Sicilia (8,8% rispetto all'8,5% del 2009) ed Emilia Romagna (8,3% rispetto al 10% del 2009). Tiene la Toscana con l'8,3% rispetto all'8,5% del 2009 ed esplode il Veneto, che incrementa di quasi il 100% la propria quota di mercato, passando dal 4,1% del 2009 all'8,1% di quest'anno.

Stesso miglioramento per l'Abruzzo che cresce di oltre il 130% passando dall'1,5% del 2009 al 3,5% di quest'anno, e per la Campania, che passa dal 3,1% del 2009 al 4,2%. I meno fedeli alla loro terra di residenza sono i lombardi, i laziali e i piemontesi, mentre i toscani (a sorpresa) quest'estate stanno preferendo chiaramente i loro lidi e le loro montagne.

"Nell'estate turistica 2010, caratterizzata dalla netta divisione tra chi può permettersi un periodo di vacanza e chi no - spiega il Presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca - portando il Paese a dividersi esattamente a metà, non possiamo mancare di enfatizzare come l'Italia turistica confermi il suo appeal e l'offerta regionale affermi le proprie peculiarità, che costituiscono poi la ricchezza reale del nostro sistema. Quasi 3 italiani su 4, tra coloro che hanno già fatto o stanno facendo le vacanze - precisa - hanno scelto l'Italia quale meta ideale per trascorrere un meritato periodo di riposo. Un segnale forte del gradimento che i nostri connazionali dimostrano per uno dei Paesi più belli del mondo e per il rapporto qualità-prezzo che le strutture turistiche sono in grado di offrire".
http://viaggi.repubblica.it

Turisti in cerca di occasioni No alle ferie in agosto per risparmiare

Per soddisfare la voglia di evasione e far quadrare i conti, sono sempre di più i turisti che hanno scelto il più economico mese di luglio, o partiranno a settembre, per andare in villeggiatura, privilegiando il campeggio alla struttura alberghiera. In testa alle preferenze sempre il mare

Vacanze a buon mercato: è questo il leitmotiv di chi, in questa calda estate, si vuole concedere un po’ di refrigerio in tempi di vacche magre. È così che, per soddisfare la voglia di evasione e far quadrare i conti, sono sempre di più i turisti che hanno scelto il più economico mese di luglio per andare in villeggiatura, privilegiando il campeggio alla struttura alberghiera.



Ecco la fotografia scattata da Unioncamere-Isnart per l’Osservatorio nazionale del turismo, secondo cui le prenotazioni turistiche estive sono in tenuta rispetto allo scorso anno, anche se si attenua il tradizionale picco di agosto: il 53,8% delle camere prenotate per il mese di luglio (+3,9%), il 56,8% per agosto (+1,9%) e il 33,5% per settembre (+3,2%). È il comparto extralberghiero ad avere già in casa la quota più elevata di prenotazioni. Il 56,5% per luglio, il 61,8% per agosto e il 32,4% per settembre (rispettivamente +4,9%, +0,7%, +4,3%), sebbene il trend rispetto al 2009 indichi il recupero solo per i campeggi e, da agosto, una tendenza stabile per gli agriturismo.

«Vacanze alla ricerca dell’offerta migliore, sembra la parola d’ordine dei turisti per questa estate – afferma Ferruccio Dardanello, presidente di Unioncamere – con le aziende ricettive che hanno risposto abbassando i prezzi fin dal 2009 e anche quest’anno li hanno mantenuti a livelli inferiori a quelli del 2008. Si spera in un recupero nel mese di agosto fondamentale per non mettere in difficoltà molte imprese stagionali i cui bilanci dipendono proprio dall’estate».

Analizzando i dati nello specifico si nota come le destinazioni balneari siano in testa quest’estate: il 62,4% delle camere prenotate per il mese di luglio, il 65% per agosto e il 36,5% per settembre. Dati che preludono a una stagione che sembra orientarsi verso una maggiore tendenza sul mese di luglio e di settembre piuttosto che su agosto, mese in cui solitamente si registrano prenotazioni più alte rispetto al resto della stagione. Meglio anche le destinazioni lacuali che realizzano il 57,6% di prenotazioni per luglio, il 59,4% per agosto e il 32,9% per settembre. Segue la montagna con il 48% di camere prenotate per luglio, il 56,9% per agosto e il 29,5% per settembre.

Per concludere, come dicevamo è il comparto extralberghiero a contare le maggiori prenotazioni: il 56,5% per luglio, il 61,8% per agosto e il 32,4% per settembre. Sono in linea con il 2009, invece, le quote di prenotazioni rilevate per il comparto alberghiero che ottiene il 51,6% per luglio, il 52,7% per agosto e il 34,5% per settembre (+3,1% luglio, +3,6% agosto, +2,2% settembre), con un recupero di prenotazioni nei 4 stelle.

domenica 8 agosto 2010

Turismo e vacanze verdi. Vale 10 miliardi. Il primato dell'Italia

Cresce il turismo ecologico che raggiunge in Italia il valore di oltre 10 miliardi con un progressivo aumento del fatturato e delle presenze, anche per l’offerta di sistemazioni low cost in agriturismi o campeggi, uniche forme di alloggio vacanziero che rispettivamente tengono e aumentano secondo la fotografia scattata da Unioncamere-Isnart per l'Osservatorio Nazionale Turismo.
E' quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che la vacanza nel verde nel 2010 è scelta dall’8 per cento degli italiani, secondo l’indagine Swg.
L'Italia può contare su ben 772 parchi e aree protette presenti che coprono ben il 10 per cento del territorio nazionale.
I turisti ecologici cercano soprattutto il contatto con la natura (38%), ma anche relax e tranquillità (13,7%), le tradizioni culturali, folcloristiche ed enogastronomiche (12,6%), la possibilità di avere prezzi più bassi rispetto alle altre tipologie di turismo (10,3%) e, infine, sport (trekking, mountain bike, birdwatching, sci, equitazione, climbing) e attività all'aria aperta (9,9%), secondo il rapporto Ecotur.

E' significativa, tra gli amanti della vacanza a contatto con la natura, la presenza dei giovani tra i 16 ed i 30 anni che sono ben il 23,2 % mentre per quanto riguarda le strutture di ospitalità ad essere privilegiati rispetto alle tradizionali vacanze sono gli agriturismi, scelti da oltre il 20 per cento dei vacanzieri ecologici.
La vacanza verde è infatti spesso abbinata all’enogastronomia locale grazie alla presenza in Italia della più grande varietà di percorsi turistici legati all'enogastronomia con 142 strade dei vini e dei sapori lungo le quali assaporare le molteplici tipicità del territorio e, oltre a più di diciottomila agriturismi, in Italia sono “aperti al pubblico” per acquistare prodotti enogastronomici 63mila frantoi, cantine, malghe e cascine ma anche centinaia di mercati degli agricoltori di Campagna amica.
Il Belpaese - secondo la Coldiretti - può contare anche sulla leadership europea nella produzione biologica e nell'offerta di prodotti tipici con ben 206 denominazioni di origine riconosciute a livello comunitario e 4.471 specialità tradizionali censite dalle regioni, mentre sono 498 i vini a denominazione di origine controllata (Doc), controllata e garantita (Docg) e a indicazione geografica tipica (320 vini Doc, 41 Docg e 137 Igt).

martedì 3 agosto 2010

Le vacanze in Toscana si restringono i turisti spenderanno meno soldi

Soggiorni in Toscana più brevi, cercando di spendere meno. Questa la previsione di Confesercenti per il turismo estivo nella nostra regione. Quasi la metà degli operatori prevede una crescita della domanda di turismo per la Toscana, ma il 30% dei turisti spenderà meno e la loro permanenza sarà più breve: secondo una ricerca dell'associazione di commercianti questa è infatti "l'estate delle vacanze lampo". Il 25% dei turisti, italiani e stranieri, ridurrà il periodo di vacanza in Toscana, ma le previsioni indicano comunque un +1,6% nel movimento turistico complessivo, soprattutto grazie agli arrivi dagli Usa, dalla Russia e dalla Cina: stabile l'Europa, con previsioni positive per Francia e Gran Bretagna ma negative per la Germania.

"Probabilmente nella parte centrale della stagione estiva - ha detto Massimo Biagioni, direttore regionale di Confesercenti - assisteremo a un picco di vacanzieri, per poi tornare a scendere a settembre. Ma al di là delle attese è evidente che i timidi segnali di ripresa si accompagnano ad un ridotto periodo di vacanza, mentre quelli che non rinunciano riducono la spesa, scegliendo servizi low cost o sistemazioni in appartamenti, penalizzando le strutture ufficiali, soprattutto alberghi, e di conseguenza l'indotto".

I tour operator stranieri 'vendono' la Toscana meglio della media delle destinazioni italiane: il prodotto principale sono le città d'arte, seguite dal lifestyle con i prodotti del Made in Italy, e dal balneare. Permangono tuttavia anche fattori di debolezza, fra cui "il principale e più significativo ostacolo - ha spiegato Biagioni - non sono tanto i prezzi dei pacchetti turistici, ma l'insufficienza dei trasporti pubblici, la rete stradale e autostradale ancora limitata, la scarsità dei collegamenti aerei, le difficoltà di parcheggio nelle città, l'assenza di un'adeguata informazione preventiva su eventi, mostre, apertura dei musei".
http://firenze.repubblica.it

Turismo: dal prossimo anno l’Isola di Montecristo diventa accessibile ai turisti

Il prossimo anno l’accesso alle isole più segrete dell’arcipelago toscano, e tra queste anche l’isola di Montecristo, cambierà. Ci sarà un ticket d’ingresso che avrà due obiettivi: consentire le escursioni tutelando l’ambiente e arginare la penuria di finanziamenti per il Parco dovuta alla Finanziaria.
A dare l’annuncio Mario Tozzi, presidente del Parco dell’Arcipelago Toscano. I ticket per visitare le “isole proibite” varieranno da 10 a 50 euro e saranno istituiti dopo la stesura del regolamento dal prossimo anno. Tozzi commenta: “Una necessità, perché se i tagli saranno confermati, i parchi della Toscana perderebbero oltre tre milioni di euro. E dunque non potremmo neppure garantire lo stipendio ai dipendenti”.
Il ticket porterebbe alla fine dell’isolamento dell’arcipelago con la possibilità di far accedere almeno mille persone ogni anno.
Fonte: Guidaviaggi

Vacanze 'spirituali', in regione boom di presenze nei monasteri buddhisti

Cresce il turismo religioso in Italia. Se ormai le vacanze nei conventi e nelle abbazie cattoliche costituiscono un trend in crescita da molti anni, la novita' del 2010 e' il boom delle presenze nei monasteri buddhisti. In particolare in Toscana, dove da tempo si trovano alcuni tra i piu' stimati e autorevoli centri di insegnamento del buddhismo nel nostro Paese. Il 'turista' tipo non e' solo il praticante classico, che frequenta da tempo: ci sono tante persone 'alla ricerca' che chiedono di poter passare qualche giorno, da un weekend a una settimana, nei monasteri che offrono insegnamenti e meditazione di tradizione buddista.
Tra questi spicca, a Pomaia, in provincia di Pisa, l'Istituto Lama Tzong Khapa, particolarmente conosciuto e apprezzato per il valore dei suoi maestri e per i suoi articolati corsi di studio, che includono anche gli insegnamenti di Dharma tenuti nei week-end durante tutto l'arco dell'anno. L'istituto e' uno dei piu' grandi e piu' attivi centri di Buddhismo tibetano della tradizione Ghelug in occidente. Fondato nel 1977, membro della Fondazione per la Preservazione della Tradizione Mahayana e dell'Unione Buddhista Italiana, l'istituto, frequentato anche dall'attore americano Richard Gere, offre un Masters Program di studi buddhisti in Sutra e Tantra di livello avanzato, un Basic Program di livello intermedio, e un corso ''Alla Scoperta del Buddhismo (Discovering Buddhism)'' introduttivo.
''Si', le richieste per passare giorni di riposo e meditazione da noi sono in continuo aumento - confermano dall'Istituto Lama Tzong Khapa -. Abbiamo foresteria e stanze per accogliere ospiti all'interno del monastero. Qui vengono sia buddhisti praticanti da tempo, sia persone in profonda ricerca spirituale. Lo scopo dei nostri corsi e' favorire la trasformazione della persona verso il piu' elevato grado di sviluppo delle qualita' umane dell'amore, della compassione e della saggezza, fino alla buddhita', lo stato della perfetta illuminazione. E questo attrae molti uomini e donne del nostro tempo''.
Nella zona fra il Monte Amiata e il Monte Labbro, vicino ad Arcidosso, in provincia di Grosseto, al margine di fitte foreste di castagni e faggi si trova la comunita' buddhista Dzogchen di Merigar con il suo coloratissimo tempio. La sede principale della comunita', che fa parte dell' Unione Buddista Italiana, esiste fin dal 1981 ed e' un vero e proprio angolo di Tibet in Toscana. Qui hanno sede le Shang Shung Edizioni, nate nel 1983, l'Istituto Internazionale di Studi Tibetani Shang Shung del 1989 e inaugurato alla presenza del Dalai Lama nel 1990, la Cooperativa Agricola Biologica Toscana, costituita nel 1991, che organizza sia l'agricoltura sia gli insediamenti abitativi della comunita'.
''Non abbiamo una foresteria interna - spiega una responsabile della comunita' Dzoghen - ma ci appoggiamo a agriturismi e strutture alberghiere dei dintorni, per far alloggiare i nostri ospiti. I quali, e' vero, sono sempre in crescita. Sono persone che vengono qui da anni, oppure uomini e donne attratti dalla spiritualita' buddista, qui per la prima volta. Per questo i corsi che offriamo si differenziano per gradi, e ci sono anche quelli per chi non ha mai fatto pratica buddista. La prossima settimana, dal 13 al 20 agosto, aspettiamo circa 500 persone'', in occasione di un ciclo di lezioni di un noto maestro indiano.
Adnkronos

lunedì 2 agosto 2010

L'elenco delle aziende aderenti all'etichetta ecologica di Legambiente Turismo

Sono 426 le aziende aderenti all'etichetta ecologica di Legambiente Turismo. Nel 2010 più di 100 nuove iscrizioni. Nuovi gruppi locali in Lombardia, Emilia Romagna, Puglia, Campania, Marche e Sardegna. Le migliori 20 sono a Orta S. Giulio, Isola d'Elba, Maremma Toscana, Riviera Romagnola, Parco del Conero, Calabria Tirrenica, Gaeta, Lidi di Comacchio, Liguria, Giulianova, Parco delle Foreste Casentinesi, Costiera Amalfitana, Gabicce Mare, Colline Marchigiane
Risparmiano energia, differenziano i rifiuti, offrono servizi di mobilità sostenibile, informazioni ambientali, gastronomia eccellente con prodotti tipici e il meglio del made in Italy. Sono le strutture turistiche "amiche dell'ambiente" aderenti all'etichetta ecologica di Legambiente Turismo che, anche quest'anno al termine dei controlli, segnala le migliori.

Ben 20 strutture, fra hotel, campeggi, residenze turistico alberghiere, b.&.b., agriturismi, osterie, ristoranti e anche aziende turistiche non ricettive segnalate "per aver onorato gli impegni obbligatori concordati ed in più introdotto innovazioni nell'uso razionale delle risorse naturali e nella tutela dell'ambiente" .

Sette sono suggerite dagli esperti di Legambiente Turismo per la migliore gestione e sono: l'Agriturismo Acquaviva di Manciano nella Maremma Toscana; l'Hotel Montemerlo di Fetovaia all'Isola d'Elba; l'Hotel Villa Crespi di Orta San Giulio (No); l'Hotel Imperiale di Gatteo a Mare (Fc), l'Hotel Conero2 di Numana nella Riviera del Conero; il Gajeta Hotel Residence di Gaeta (Lt), l'Hotel Borgo Piani della Bruca Scalea (Cs) (si tratta di una new entry del 2010).

Per la gastronomia invece si sono distinti l'Azienda Agricola La Coroncina di Belforte del Chienti (Macerata) e l'Agriturismo Agramater di Colmurano (Macerata).

Per la comunicazione sull'ambiente e il territorio circostante sono stati segnalati: il Camping Don Antonio di Giulianova (Teramo) e il Casale Camalda di Serravalle nel Parco delle Foreste Casentinesi.

Per l'impegno ecologico del personale è stato segnalato l'hotel Abner di Riccione; per la mobilità sostenibile il Gruppo locale di Cetara (nella Costiera Amalfitana) e l'Hotel Alexander di Gabicce Mare (PU).

Tra le strutture "amiche del clima" figurano 6 aziende (il Camping bungalow Park Thaiti Village di Lido delle Nazioni, Comacchio (Fe); l'Hotel Bahamas di Lido di Savio, Ravenna; l'Agriturismo La Cà dell' Alpe di Rialto, Savona; l'Hotel Il Cormorano di Grisolia (Cosenza); l'Hotel Villa Rosa di Cesenatico (Fc); l'Hotel Magic di Riccione (Rn).

"Il successo crescente dell'etichetta ecologica di Legambiente Turismo - ha dichiarato il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza - è un segnale forte di quanto sia aumentata in questi ultimi anni l'attenzione nei confronti della protezione e la cura dell'ambiente soprattutto in un settore, come quello turistico, che più di ogni altro deve puntare sulle risorse naturali e paesaggistiche del Paese. L'attenzione verso il risparmio delle risorse e il rispetto del territorio diventano, anche attraverso questa etichetta, un valido strumento di promozione per le aziende ma soprattutto un'ulteriore garanzia di qualità per una clientela sempre più sensibile alla salvaguardia dell'ambiente".

L'etichetta ecologica di Legambiente Turismo per Alberghi, Campeggi, Agriturismi, B&B, ecc. si è allargata negli ultimi mesi a 16 regioni italiane con nuovi gruppi sorti in Sardegna (Nuoro e Ogliastra), Campania (Cetara Costiera Amalfitana, Mondragone nel Litorale Domiziano, Eboli nella Piana del Sele), in Lombardia (Gruppo Ethos di Milano), in Emilia Romagna con il Gruppo Agriturismi della Coldiretti, nelle Marche (a Fano) e nel Salento (S. Maria di Leuca e Gallipoli).

"Nel 2010 - ha detto Luigi Rambelli, presidente nazionale di Legambiente Turismo - c'è stata una crescita senza precedenti dell'adesione delle imprese turistiche all'etichetta ecologica della nostra associazione e questo conferma la validità dell'iniziativa che punta al miglioramento e alla valorizzazione ambientale del turismo. I fenomeni in atto nel settore ci dicono che l'ambiente è un fattore competitivo. Anche le rilevazioni di mercato confermano che l'apprezzamento per il paesaggio, per i beni culturali e ambientali e l'amore per il buon cibo è ciò che ancora salva la nostra "industria" del viaggio".

Sono 426 le strutture ricettive aderenti tutte presenti sul sito web dell'associazione all'indirizzo con oltre 63.000 posti letto e/o a tavola e una stima di oltre 5,5 milioni di presenze. Si tratta dell'iniziativa di questo genere più importante in Italia (e la seconda in Europa).

I controlli - anche quest'anno - hanno consentito di riscontrare anche alcune criticità rispetto gli impegni assunti. Legambiente Turismo ha richiesto una maggiore attenzione di 7 aziende - una di Giulianova, due della Maremma, due in Liguria, una nelle Marche e una di Gaeta - che si sono limitate a strappare la sufficienza. Cartellino rosso invece per 5 strutture ricettive (una dell'Abruzzo, una di Ferrara, una di Cupra Marittima (AP), una di Scalea (CS) e una di Reggio Calabria. A queste a fine anno verrà ritirata l'etichetta di Legambiente Turismo. Si tratta di casi nei quali sono state evidenziate inadempienze rispetto agli impegni concordati all'interno dei rispettivi progetti locali o hanno rifiutato il controllo. Per altre 7 strutture si è ritenuto di dovere acquisire nuovi elementi e quindi sono state previste nuove visite da realizzare entro l'estate.

domenica 1 agosto 2010

Indagine sulle prenotazioni-presenze nelle aree turistiche e sui segmenti di prodotto, Secondo rapporto 2010

Il documento, redatto dall’Osservatorio Nazionale del Turismo, in collaborazione con Unioncamere-Isnart, analizza le tendenze del settore turistico per il secondo trimestre 2010 e per l’intera stagione estiva. La prima parte fornisce una panoramica sull’andamento delle vendite e prenotazioni negli alberghi, la seconda analizza le performance attuate dalle strutture ricettive in termini di prezzi e politiche di promo - commercializzazione. La terza parte è dedicata allo studio del turista, all’individuazione dei segmenti di clientela, ai mercati di provenienza e alle destinazioni prescelte. L’indagine si conclude con un esame dei prodotti turistici fra i quali le città d’arte, le destinazioni balneari e lacuali, le terme, le località di montagna e le arre del turismo verde e rurale. Lo studio è stato realizzato tramite interviste telefoniche su 5.000 operatori del ricettivo italiano. La rilevazione si è svolta dal 28 giugno al 3 luglio 2010

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FONTE: http://www.ontit.it

TOSCANA: CENTRO STUDI, A LUGLIO E AGOSTO +1% TURISMO

Nei mesi di luglio e agosto la Toscana dovrebbe vedere una lieve crescita del turismo: +1%, pari a circa 200 mila presenze in piu', grazie al recupero degli stranieri, ma anche alle richieste giunte dal mercato italiano. Le stime sono del Centro studi turistici, secondo cui il settore alberghiero registrera' i risultati migliori (+2,2%) e per quelli a 4-5 stelle si preannuncia un periodo di buon recupero (+3,2%), mentre le altre categorie dovrebbero segnare una crescita piu' contenuta.

Risultati meno positivi si attendono invece per il turismo all'aria aperta (-1%), cioe' i campeggi e gli agriturismi, anche se potrebbero recuperare nelle due settimane centrali di agosto. Da sottolineare che queste strutture negli stessi mesi del 2009 segnarono un aumento del +1,5%.

Le localita' balneari restano le mete preferite dei turisti che hanno scelto la Toscana: la crescita del bimestre dovrebbe attestarsi al +1,1%. Una ulteriore crescita si dovrebbe registrare anche nelle citta' d'arte (+1,5%), mentre una sostanziale stabilita' dovrebbero registrare la montagna e le localita' termali. In flessione, per ora, le aree della campagna-collina.

Secondo Massimo Biagioni, presidente del Cst, ''la crescita e' stata favorita anche dalle intense campagne promozionali di advance booking degli imprenditori regionali, con un'ampia offerta di servizi e di tariffe per tutti i segmenti di mercato''.
(Asca)

‘Vacanze talpa’ per il 15% degli italiani

Vivere barricati in casa, o ‘nascosti’ in abitazioni non troppo distanti dalla propria, per non confessare la rinuncia alle vacanze causata dalla crisi. Non è fantasia, ma la realtà per molti italiani, soprattutto in provincia, che a causa dele difficoltà economiche scelgono le ‘vacanze talpa’: se negli anni scorsi rappresentavano poco più del 5% “oggi sono il 10-15%”, secondo Antonio Lo Iacono, il presidente della Società italiana di psicologia.


E’ lo stesso Lo Iacono a spiega recome questo sia un fenomeno che riguarda soprattutto gli ambienti dove il controllo sociale è elevato: le persone che hanno un forte bisogno di apparire ‘vincenti’, quindi nascondono le proprie difficoltà anche a caro prezzo. “Si tratta di persone che non riescono a mostrare le proprie povertà, la propria crisi. – afferma Lo Iacono – Questo soprattutto in provincia e nelle classi sociali medie o medio alte che si sono impoverite”. Così raccontano di vacanze ada sogno e in località esotiche mentre invece vanno da parenti o amici fuori dal giro delle normali frequentazioni, facendo magari qualche lampada abbronzante per rendere la massinscena più credibile. “Con la crisi – continua Lo Iacono – è più che raddoppiata la percentuale delle persone che entra nel gioco delle ‘vacanze talpa’, in particolare tra chi sente il bisogno di ’salvare la faccia’ in ambienti dove ciò che si mostra è più importante di tutto il resto. E il fatto che ci siano tante persone che rinunciano alle ferie non cambia la loro prospettiva”. Un disagio amplificato dalla città che si svuota e dagli amici che in vacanza ci vanno davvero.

Ci sono naturalmente anche tanti italiani che non sentono nessun bisogno di nascondere la loro scelta obbligata di rinunciare alla vacanza. “Anche in questi casi – spiega Lo Iacono – non mancano i disagi psicologici. Si aggrava sicuramente la percezione della precarietà, delle difficoltà economiche, delle paure per il futuro”.

tuttavia, il presidente della Società italiana di psicologia invita a cogliere anche le opportunità ‘nascoste’ di questa situazione. “La parola crisi – dice – ha una doppia valenza. Significa difficoltà ma anche opportunità”. Chi resta a casa può quindi cogliere comunque l’occasione di una ‘vacanza alternativa’, per recuperare energie. Semplicemente cambiando abitudini. “In primo luogo rallentando i ritmi. Ciò permette di sentire anche di più se stessi”. Ma anche con una riscoperta del proprio territorio e delle risorse della propria città o del proprio paese o le località più vicine. Ci si può organizzare, inoltre, anche “con cose semplici, visitare la biblioteca se si ama la lettura, fare una gita in un parco o in località vicine”. Utile anche “inventarsi attività fisiche – dalla camminata alla passeggiata in bicicletta – che aiutano: perché chi non fa niente entra in agitazione, si sente stupido e si intristisce”, conclude Lo Iacono.
http://www.vacanzeblog.it