Viareggio va ko contro Rimini. Forte dei Marmi è più "cliccata" di Argentario e Capalbio
Sul ring contro Rimini e Riccione, per Viareggio, non c'è gara. Forte dei Marmi, invece, la spunta sulle "cugine" toscane Argentario e Capalbio, ma deve gettare la spugna davanti a Capri e Portofino. Piccoli spezzoni di una guerra più ampia, combattuta nelle trincee dei chip di silicio e - soprattutto - dei motori di ricerca. Una battaglia strana, visto che molti dei contendenti magari non sanno nemmeno di combatterla, ma che può essere decisiva per l'evoluzione futura del turismo e della sua promozione.Da pochissimi giorni Google ha lanciato un nuovo (almeno per l'Italia) servizio, "Insights", che permette di scandagliare e passare al setaccio le ricerche degli utenti di Internet in tutto il mondo e - soprattutto - di fare confronti fra più richieste. E senza pagare neanche un centesimo.Regine del mare. Riavvolgiamo il nastro e torniamo all'inizio. Se decidiamo di confrontare le statistiche di ricerca di "Viareggio" e di "Rimini", il risultato è netto e poco gradevole per il versante tirrenico: la città romagnola è molto più cool per i frequentatori del web, visto che batte regolarmente Viareggio per dodici mesi l'anno. Una vittoria che non arriva in volata, ma con una fuga solitaria: tant'è vero che il volume di ricerche che contengono la parola "Rimini" è più di tre volte quello riguarda Viareggio anche nei tragici giorni della strage, quando i riflettori di mezzo mondo erano puntati sulla Versilia.Né va meglio se si sale di qualche tono nella scala del lusso e si confrontano fra loro Forte dei Marmi, Portofino e Capri. Una corsa a tre stravinta dall'isola campana, mentre più risicato è il vantaggio della cittadina ligure su Forte. Ma le statistiche di Google segnalano che la Perla della Versilia stacca nettamente Portofino nelle ricerche provenienti dall'Italia. E, altra sorpresa (stavolta negativa), Forte chiude il terzetto nella contabilità delle "preferenze" in arrivo dalla Russia.Tutto in famiglia. La tentazione è forte: mettere a confronto, in una sorta di campanilismo informatico, i sette comuni della Versilia. E se si segue Oscar Wilde nell'impossibilità di resistere alle tentazioni, i risultati sono interessanti. La parola "Viareggio" risulta di gran lunga la più cliccata (anche "depurandola" dall'impennata durante i giorni della strage), mentre al secondo posto Forte dei Marmi ottiene un ottimo risultato durante i mesi estivi. Il terzo posto è terreno di battaglia fra Camaiore e Pietrasanta, con quest'ultima che la spunta di un soffio (trend peraltro confermato a partire dal 2004). Il risultato si capovolge, però, se consideriamo le ricerche per le frazioni costiere: "Lido di Camaiore" batte "Marina di Pietrasanta" con un divario che si è accentuato soprattutto durante l'estate in corso. Per finire: il termine Versilia si piazza assai dietro Viareggio. Con buona pace del comprensorio...Turismo e turismo. Nella schermata di Google Insights una delle ultime tabelle segnala che il termine Viareggio va spesso a braccetto con hotel. Ma la "coppia" d'oro sembra essere un po' meno unita con il passare degli anni: a partire dall'estate del 2006 (picco massimo) si è assistito a una progressiva erosione. Al punto che le ricerche sono calate, in tre anni, del 20% netto. Un calo replicato nell'ultimo anno (seppur con intensità minore) da Forte dei Marmi e Marina di Pietrasanta. Dati significativi, soprattutto se letti assieme ad altri due. Da un lato le ricerche del tipo "viareggio-orario-treni" hanno subito un'impennata, fino al massimo del mese in corso. Dall'altro, col passare degli anni è rimasta pressoché immutata la fetta di ricerche alla voce "campeggi": ennesimi sintomi di una vacanza che prova ad essere sempre più economica.Carnevali d'Italia. Osservando tutti i grafici che riguardano Viareggio risaltano due picchi: uno in corrispondenza dell'estate, l'altro a febbraio in occasione del Carnevale (e, non dimentichiamolo, del torneo di calcio giovanile omonimo). Una constatazione che può sembrare "pacifica" ma che nasconde un paio di criticità. La prima è, appunto, quello di caratterizzarsi come "picco": gli internauti si appassionano di Carnevale solo a partire da metà gennaio e, dopo l'ultimo corso, l'interesse va in caduta libera, raggiungendo quota zero. E su questa quota rimane per dieci mesi o giù di lì. L'altro punto critico è il confronto con la manifestazione di Venezia. Che (seppur con un calo negli ultimi due anni), rimane di gran lunga il più cliccato e ricercato, soprattutto all'interno dei confini nazionali. Piccola consolazione, il distacco inflitto dal baccanale viareggino ad altri due carnevali concorrenti: sia Putignano che Cento, infatti, vengono doppiati dai maestri della cartapesta.Gli eventi. Di manifestazione in manifestazione, le altre due più cliccate sono (in ordine) la Versiliana e il Festival Pucciano, divise da una manciata di ricerche. E, per chiudere in lirica, il confronto Puccini-Verdi vede avanti il compositore di Busseto anche se, col passare degli anni (e con il contributo dell'anniversario del 2008), il divario si è assottigliato. Il Maestro, insomma, sta per mettere la freccia..
FONTE: il Tirreno
venerdì 28 agosto 2009
La Versilia alla guerra di Internet
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