domenica 8 agosto 2010

Turismo e vacanze verdi. Vale 10 miliardi. Il primato dell'Italia

Cresce il turismo ecologico che raggiunge in Italia il valore di oltre 10 miliardi con un progressivo aumento del fatturato e delle presenze, anche per l’offerta di sistemazioni low cost in agriturismi o campeggi, uniche forme di alloggio vacanziero che rispettivamente tengono e aumentano secondo la fotografia scattata da Unioncamere-Isnart per l'Osservatorio Nazionale Turismo.
E' quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che la vacanza nel verde nel 2010 è scelta dall’8 per cento degli italiani, secondo l’indagine Swg.
L'Italia può contare su ben 772 parchi e aree protette presenti che coprono ben il 10 per cento del territorio nazionale.
I turisti ecologici cercano soprattutto il contatto con la natura (38%), ma anche relax e tranquillità (13,7%), le tradizioni culturali, folcloristiche ed enogastronomiche (12,6%), la possibilità di avere prezzi più bassi rispetto alle altre tipologie di turismo (10,3%) e, infine, sport (trekking, mountain bike, birdwatching, sci, equitazione, climbing) e attività all'aria aperta (9,9%), secondo il rapporto Ecotur.

E' significativa, tra gli amanti della vacanza a contatto con la natura, la presenza dei giovani tra i 16 ed i 30 anni che sono ben il 23,2 % mentre per quanto riguarda le strutture di ospitalità ad essere privilegiati rispetto alle tradizionali vacanze sono gli agriturismi, scelti da oltre il 20 per cento dei vacanzieri ecologici.
La vacanza verde è infatti spesso abbinata all’enogastronomia locale grazie alla presenza in Italia della più grande varietà di percorsi turistici legati all'enogastronomia con 142 strade dei vini e dei sapori lungo le quali assaporare le molteplici tipicità del territorio e, oltre a più di diciottomila agriturismi, in Italia sono “aperti al pubblico” per acquistare prodotti enogastronomici 63mila frantoi, cantine, malghe e cascine ma anche centinaia di mercati degli agricoltori di Campagna amica.
Il Belpaese - secondo la Coldiretti - può contare anche sulla leadership europea nella produzione biologica e nell'offerta di prodotti tipici con ben 206 denominazioni di origine riconosciute a livello comunitario e 4.471 specialità tradizionali censite dalle regioni, mentre sono 498 i vini a denominazione di origine controllata (Doc), controllata e garantita (Docg) e a indicazione geografica tipica (320 vini Doc, 41 Docg e 137 Igt).

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