L'immagine fortemente modellizzata del Paese rende forte la sua 'marca', ma occorrono idee efficaci per comunicarla correttamente. Possibilmente cavalcando i trend di domanda emergenti, illustrati a TTG Incontri, nel corso del TTG Forum
RIMINI - Un'immagine fortemente modellizzata e pertanto difficile da modificare, però sfruttabile ai fini comunicativi in base alle 'declinazioni' imposte dai trend di domanda del momento. E' il quadro della brand image turistica dell'Italia tracciato nel corso del Forum “Italia. Basta la parola… anzi non più”, svoltosi in occasione di TTG Incontri, la principale fiera b2b del Turismo, svoltasi a Rimini Fiera fino al 24 ottobre.
Dopo la presentazione dei dati emersi dall'Osservatorio TTG Italia 2010, realizzato sulla base delle interviste somministrate ai tour operator esteri specializzati nella vendita del Bel Paese, Laura Rolle, docente di semiotica all’Università di Torino, ha razionalizzato e interpretato i segnali giunti dal mercato, evidenziando le tendenze della domanda turistica in fase di emersione. E invitando gli operatori e i territori a sfruttarle come temi promozionali da cavalcare nel prossimo futuro.
“Nell'Osservatorio TTG, i tour operator esteri specializzati nella vendita dell’Italia, ci raccontano come ‘pensano’ l’Italia i loro clienti, restituendoci una collezione di icone e di immagini stereotipate del paesaggio e del vivere italiano, dal Colosseo alla Ferrari, dalle colline toscane a Gucci. Tuttavia emerge anche un modo più attuale di leggere l’Italia, nei suoi prodotti contemporanei, nel piacere del lusso e soprattutto nella qualità dei propri prodotti”, spiega Rolle, che alla luce di queste considerazioni stila un elenco degli orientamenti d'acquisto ancora in embrione, su cui tarare la comunicazione per il prossimo futuro.
“Il pensiero emergente al momento nell'ambito dell'immaginario internazionale legato al 'prodotto Italia' è strettamente basato sul concetto della 'seconda occasione'; il nostro Paese, cioè, viene visto come luogo che consente una rinascita dello spirito”, sostiene Rolle, aggiungendo che “il tema andrebbe cavalcato a livello iconografico, proponendo il Paese come una destinazione in cui si possono vivere profonde e significative 'esperienze di re-life'”. Un concetto che sta emergendo in alcune pellicole cinematografiche recentemente prodotte, l'ultima delle quali è “Mangia prega ama”, con Julia Roberts, e anche in alcuni libri da poco pubblicati.E poi l'Italia come luogo in cui sperimentare in prima persona 'la dolce vita', icona ancora fortemente sedimentata nell'immaginario dei visitatori stranieri. E dove vivere, più in generale, l'italianità. In diretta.
Quella dell'esperienzialità è infatti secondo Rolle la seconda grande tematica in fase di emersione, che andrebbe valorizzata molto più di quanto si sia fatto finora. Soprattutto da una destinazione come l'Italia, dove – secondo i dati dell'Osservatorio - il turista arriva con la dichiarata volontà di vivere 'l'italian way of life', fatto della vita di piazza, nei caffè, nell'autenticità. “L'immagine di marca dell'Italia è insomma già molto forte – conclude Rolle -. Non è quindi sulla forza del brand che bisogna lavorare, ma sulla comunicazione del brand stesso, che va declinata in modo più attuale e meno stereotipato, guardando con maggiore attenzione ai desiderata emergenti della domanda attuale”.
FONTE: http://www.romagnanoi.it
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