Europei in viaggio, nonostante la crisi. Da un recente Eurobarometro sul turismo risulta che nel 2010 è aumentato il numero dei cittadini europei ha viaggiato per motivi privati: il 68% contro il 65% del 2009. E circa tre-quarti (il 73%) dei cittadini dell'UE ha fatto un viaggio di svago o d'affari; i più convinti viaggiatori sono i finlandesi (89%), i danesi (87%), gli olandesi e svedesi (entrambi con 87%), i lussemburghesi (85%) e i norvegesi (84%).
Le mete preferite continuano ad essere quelle turistiche tradizionali (58%), mentre un 28% vorrebbe scoprire le nuove destinazioni. L'attrattività dei luoghi è l'elemento decisivo nella scelta della destinazione, seguono l'interesse per il patrimonio culturale e le possibilità di svago; per più di un terzo dei viaggiatori la ricerca di "riposo e svago" è la motivazione principale del loro viaggio.
Nel 2010 più della metà dei cittadini dell'UE (il 57%) ha organizzato individualmente le proprie vacanze principali, ma questa strategia è ancora più diffusa nei paesi candidati come la Turchia (80%), l'Islanda (79%) e la Croazia (78%).
Per le prossime vacanze, l'Italia è la destinazione turistica menzionata più spesso, dall'11,5% degli intervistati; al secondo posto c'è la Spagna con l'8,6% e al terzo la Francia (8,2%). Il 23% dei cittadini dell'UE non ha ancora deciso dove andare in vacanza, ma il 58% prevede di trascorrerle nel proprio paese o in un altro paese dell'UE.
L'indagine, condotta a febbraio 2011 su 30.000 cittadini scelti a caso, di età superiore ai 15 anni, è stata presentata oggi da Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione europea, alla Conferenza europea sul turismo organizzata a Budapest dalla presidenza ungherese e dalla Commissione europea. "Il fatto che il 58% dei cittadini dell'UE decida di passare le vacanze in Europa - ha commentato Tajani - indica che, in linea generale, l'industria turistica è sulla via della ripresa e sta ridiventando un'industria in crescita".
La Commissione europea conduce ogni anno, dal 2008, questa indagine per monitorare le tendenze nel medio e lungo termine dei cittadini europei rispetto a viaggi e turismo. Ciò consente sia alla Commissione sia alle parti interessate di reagire ai cambiamenti che intervengono nella domanda turistica e funge da importante strumento nel processo decisionale attinente al turismo nonché per la pianificazione ad opera dell'industria turistica, in particolare per quanto concerne i tipi di turismo e le destinazioni più frequenti.
Secondo i dati Eurostat, nel 2010 i pernottamenti di non residenti erano stati il fattore principale nelle cifre complessive sulla crescita del settore: gli alberghi e le altre strutture ricettive hanno segnalato una forte ripresa (+5,1%) rispetto ai pernottamenti dei residenti (+1,1%). La crescita registrata nel 2010 ha compensato per circa due terzi la contrazione del 2008 e del 2009 per quanto concerne i pernottamenti complessivi e i pernottamenti dei non residenti. Il numero di pernottamenti di residenti, che è stato meno influenzato dalla crisi, ha raggiunto nel 2010 un livello senza precedenti.
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