Il Lazio vuole sorpassare la Toscana nel turismo equestre. E lo può fare, perché ha le risorse necessarie. Infatti, con oltre 30 mila esemplari, la nostra Regione è al primo posto in Italia per numero di equini presenti sul territorio”.
Così il presidente della Commissione Sviluppo economico, innovazione, ricerca e turismo, Giancarlo Miele (Pdl), il quale ha oggi presentato la proposta di legge di cui è primo firmatario che detta “Disposizioni relative al turismo equestre, ai centri ippici e all’ippoterapia”.
“Settemila sono i proprietari e 6500 le aziende dedite all’allevamento del cavallo – ha proseguito Miele – Si tratta di un patrimonio importante che la Regione Lazio intende valorizzare. Non dobbiamo fermarci alla valorizzazione dei siti archeologici, bensì dobbiamo incentivare anche altre forme di fruizione del territorio. Con questa proposta di legge possiamo puntare al sorpasso della Toscana, dando regole certe a un settore che attualmente vive in una zona grigia e non chiara dell’economia del territorio.”.
La proposta di legge n. 192 interviene in tutti i campi in cui i cavalli hanno un ruolo centrale, partendo proprio dalla definizione degli ambiti d’intervento: turismo equestre, centri ippici e ippoterapia. La PL 192 detta disposizioni per agevolare l’apertura di vere e proprie ippovie, mediante la riapertura e manutenzione di strade carrarecce, mulattiere, sentieri, tratturi e piste, prevedendone il completamento soprattutto in prossimità delle aree di rilevante valore storico e paesistico, nonché attraverso la concessione di immobili demaniali da adattare a punti di sosta per i turisti a cavallo.
“In pochi sanno che la provincia di Roma, con 13 mila esemplari è la prima in Italia per numero di equini – ha spiegato Carlo De Romanis (Pdl), cofirmatario del provvedimento con Miele e Francesco Battistoni (Pdl) – Ma anche nelle altre province gli esemplari presenti sono una risorsa considerevole – ha proseguito De Romanis – Il Lazio si distingue anche per il numero di razze presenti. Ben cinque sono quelle consolidate: il Tiro Pesante Rapido, il Maremmano, Il Tolfetano, il Lipizzano, alle quali si aggiungono le due razze recentemente riconosciute: il Cavallo appenninico e il Cavallo Romano della Maremma laziale. Ma oltre al turismo equestre, che è una risorsa fondamentale per lo sviluppo economico e occupazionale della nostra Regione, con questa proposta di legge intendiamo intervenire nel settore dell’ippoterapia”. Si tratta di un passaggio fondamentale del provvedimento. Finalmente si darebbe una legittimazione a quell’insieme di interventi terapeutici e riabilitativi diretti al recupero funzionale e sociale dei soggetti affetti da minoranze fisiche, psichiche, sensoriali praticati con equidi, svolti oggi in via sperimentale in una sorta di limbo normativo. Con questa legge otterrebbero un riconoscimento tanto l’ippoterapia quanto “l’attività assistita con animali”, presso strutture autorizzate dalla Regione e da personale opportunamente formato, consentendone anche la fruizione come prestazioni del servizio sanitario. Tale riconoscimento formale da parte della Regione inoltre potrebbe rendere possibile il sostegno pubblico alle strutture operanti nel settore, come per esempio la on-lus l’Auriga di Prima Porta, che sta chiudendo i battenti per mancanza di fondi.
Presente anche l’assessore al Turismo e marketing del Made in Lazio, Stefano Zappalà, il quale ha manifestato il suo apprezzamento per l’iniziativa dei giovani consiglieri del Pdl. “Condivido pienamente questa importante proposta di legge che però non riguarda solo l’assessorato che ho il piacere di condurre. Infatti, l’ippoterapia, una pratica rilevantissima per la cura dei bambini autistici che conosco bene riguarda, soprattutto la sanità”, ha dichiarato l’assessore Zappalà, nell’auspicare il coinvolgimento di tutti gli altri assessorati e soggetti interessati dal provvedimento.
Presenti, oltre al presidente Miele e all’assessore Zappalà, i vicepresidenti Nicola Illuzzi (Lista Polverini) e Mario Mei (Api), i consiglieri Carlo De Romanis (Pdl), Chiara Colosimo (Pdl), Claudio Mancini (Pd), Pietro Sbardella (Udc).
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