1. Il panorama turistico nel primo semestre 2011
Gli italiani in vacanza tornano a preferire l’Italia come meta turistica, specie le meraviglie del patrimonio storico artistico nostrano, godendone soprattutto nel periodo primaverile e prediligendo soggiorni short break, meglio se a basso costo. Questo il panorama per il primo semestre 2011, fornito dall’Osservatorio Nazionale del Turismo, nel riepilogo semestrale dell’indagine campionaria sui comportamenti turistici degli italiani. Nel periodo gennaio-giugno, sono stati circa 15,6 milioni gli italiani in viaggio, cifra in calo di oltre il 3% rispetto allo stesso semestre dello scorso anno, ma superiore al risultato del 2009, quando gli italiani in vacanza erano quasi un milione in meno. La riduzione subita, è da attribuire a coloro che hanno scelto di viaggiare all’estero, in calo di quasi il 15%, mentre il numero turisti che ha deciso di trascorrere le proprie vacanze in Italia è cresciuto: i 10,7 milioni di viaggiatori nel nostro paese, hanno superano dell’1% il risultato del 2010.Italiani che hanno effettuato una vacanza nel I semestre: 2007-2011 |
Se da una parte si è assistito ad una riduzione del numero di viaggiatori, dall’altra, è cresciuto di oltre il 5% il monte vacanze complessivo, che è così passato da 44,2 milioni di viaggi effettuati nel primo semestre 2010 a 46,4 milioni nel 2011, ciò sta a significare che è cresciuto il numero medio di vacanze per turista. Si conferma altresì, anche in questo caso, il rilancio delle mete nostrane visto che l’aumento ha riguardato unicamente le destinazioni italiane (+8%), mentre il numero di viaggi all’estero ha subito una contrazione del 6,3%. La crescita del numero di viaggi, si è tradotta in un aumento del volume della spesa turistica, pari a 25,3 miliardi di euro, vale a dire un miliardo di euro in più (+ 4,1%), rispetto al primo semestre 2010. In controtendenza la durata media del viaggio: ridotta di quasi mezza giornata per i pernottamenti nelle destinazioni italiane e in leggero incremento per i soggiorni all’estero. Dai dati dell’indagine si conferma quindi la tendenza agli short break ed al low cost: è calato il costo della vacanza in Italia, passando da una media di 445 euro nel 2010 a 422 euro nel 2011. Si è incrementato, infatti, rispetto al 2010, anche il numero di viaggiatori che ha scelto l’ospitalità di parenti ed amici come tipologia di alloggio. E’ cresciuta, invece, la spesa media per le vacanze oltreconfine, passando da 945 euro a circa 1.050 euro.
2. La tendenza alla destagionalizzazione
Sono stati i mesi di giugno con l’anticipo dell’estate ed aprile con le festività pasquali, a registrare il maggior numero di vacanze nel primo semestre 2011, pari, rispettivamente, a quasi 10 milioni 200 mila e 9 milioni 100 mila. In questo caso è interessante notare come le partenze, nonostante continuino a concentrarsi principalmente nel trimestre primaverile, tendano a distribuirsi, in maniera più uniforme, anche nei primi 3 mesi dell’anno. Analizzando il dettaglio mensile, infatti, i maggiori tassi di crescita si sono registrati a gennaio, febbraio e marzo, quest’ultimo cresciuto di quasi il 35% rispetto allo scorso anno. Hanno dato un contribuito fondamentale, in questo senso, i festeggiamenti per il Centocinquantenario dell’Unità d’Italia, uno dei pochi ponti lavorativi del 2011. Anche i dati provvisori elaborati dalla banca dati dell’Istat, confermano la tendenza alla destagionalizzazione: nel primo trimestre 2011, infatti, gli italiani hanno fatto registrare incrementi sia negli arrivi (+7,8%) che nelle presenze (+4%).Arrivi di italiani e stranieri nel primo trimestre 2011 |
Presenze di italiani e stranieri nel primo trimestre 2011 |
3. Il successo delle città d’arte
La tendenza alla destagionalizzazione e la riduzione della durata media del viaggio hanno agevolato il successo delle città d’arte tra le mete di vacanza. Nel primo semestre 2011, le località di interesse storico -artistico, sia italiane che estere, sono state le più frequentate, con il 38,6% delle vacanze totali, in aumento di quasi un punto percentuale rispetto allo stesso periodo del 2010. Analizzando le aree prodotto, nel primo semestre dell’anno le località balneari nostrane, pur rappresentando una buona quota di mercato (31,7%), sono il secondo prodotto turistico dopo le città d’arte, in leggera diminuzione in confronto allo scorso anno (-0,8%). Marciano invece, a pieni giri, le località lacuali e i siti archeologici, entrambi in aumento dell’1% rispetto al 2010. Stabili il numero di viaggi in montagna e nelle località termali. Fra le motivazioni alla vacanza dichiarate dagli intervistati, spiccano, infatti, la possibilità di assistere ad eventi culturali e di godere della ricchezza del patrimonio artistico e monumentale. Vistare monumenti, musei e/o mostre, andare alla ricerca della cultura locale ed assistere a spettacoli musicali, teatrali e cinematografici, sono fra le principali attività svolte durante il periodo trascorso in vacanza. Il buon trend delle città d’arte è dimostrato anche dagli ultimi dati provvisori prodotti dall’Ufficio Statistica del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Secondo il Ministero, infatti, nel primo semestre 2011, i visitatori dei luoghi della cultura statali sono aumentati del 9,6% rispetto al 2010, raggiungendo oltre 20 milioni di ingressi (+1.751.987). I musei, i monumenti e le aree archeologiche statali più visitate sono state quelle di Lazio, Toscana e Campania. Basti pensare che nel 2010, ben 4 luoghi di cultura statali inclusi nella top ten per numero di visitatori, erano siti nel Lazio. In primis il Circuito archeologico “Colosseo, palatino e foro romano” che, da solo, ha registrato, nel 2010, ben 5 milioni e 100 mila visitatori, raddoppiando il risultato degli Scavi di Pompei, posizionati al secondo posto. Le migliori performance del primo semestre 2010, sono da attribuire ancora al Lazio (+22,1%), alla Sardegna (+20,3%) e alla Calabria (+18,5%), in calo invece i visitatori in Basilicata (-11,8%) e Friuli Venezia Giulia (-4,4%).Top Five Regioni italiane per numero di visitatori nei musei, monumenti e aree archeologiche statali I semestre 2011 |
Fonti:
Osservatorio Nazionale del Turismo, Indagine quantitativa sui comportamenti turistici degli italiani, primo rapporto 2011
Istat, Banca dati Con.Istat (dati non consolidati 2010 - 2011)
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