martedì 29 settembre 2009

Turismo: Brambilla, "lavoriamo a un conto satellite sul turismo"

“C’è un sistema parallelo di offerta nel turismo che sfugge alle rilevazioni ufficiali e che potrebbe rappresentare un universo di dimensioni pari o superiori a quello rilevato ufficialmente”. Se ne è detta convinta il Ministro del Turismo, l’on. Michela Vittoria Brambilla, nel corso della conferenza stampa indetta a Roma per presentare il rapporto sul turismo in Italia nei primi sei mesi del 2009, secondo le indagini condotte dall’Osservatorio Nazionale sul turismo.
Il Ministro si riferirebbe alle presenze turistiche nelle abitazioni private, dal mercato delle case in affitto, all’accoglienza in case di amici e parenti. Una soluzione di viaggio, già molto consolidata, che è inoltre molto cresciuta in questo anno di crisi economica.
Se il turismo “ufficiale” conta da solo 178 milioni di pernottamenti dei turisti internazionali e 285 milioni stimati di pernottamenti italiani, quali cifre si raggiungerebbero se fosse considerata anche la quota del turismo “ufficioso”?
Ma non solo. “I consumi turistici che fino ad ora sono stati imputati al settore hanno considerato solo le voci di spesa relativi all’alloggio e ad una parte della ristorazione - osserva il Ministro - in realtà la spesa turistica è ben più ampia e trasversale a tutti i settori economici.”
A quanto ammonterebbe l’incidenza del settore turistico sul Pil nazionale se si calcolasse anche l’indotto sugli altri comparti della nostra economia?
“Dai dati Unioncamere – sottolinea infatti il Ministro – si stima che per ogni euro speso nella ricettività se ne contano altri 3 in tutti gli altri settori economici. In questo modo il turismo è oggi contato solo per un quarto della sua reale ricchezza che apporta ai territori.”
Per far fronte a questi “buchi neri” informativi, il Ministro ha ribadito l’intenzione di studiare, in collaborazione con Istat, da un lato nuovi modelli di studio e monitoraggio delle presenze e dei pernottamenti dei viaggiatori in Italia; dall’altro, di giungere alla creazione del famoso “conto satellite sul turismo” , un indice che dovrebbe rendere giustizia dell’indotto complessivo del settore sull’economia italiana. Due obiettivi che richiederanno, annuncia il Ministro, l’istituzione anche di una divisione statistica all’interno del Ministero del Turismo. Che si presenterà alla stampa, poi, di qui a breve – anticipa l’on.Brambilla – in una conferenza stampa dedicata alle linee d’azione da seguire nei prossimi mesi.
L’informazione, del resto si sa, è potere. E se fa portavoce il Presidente di Istat, Enrico Giovannini, annunciando l’intenzione dell’Istituto Nazionale di Statistica, di migliorare l’impalcatura informativa di cui gli operatori del settore si avvalgono per orientare le proprie scelte.
Tre, in particolare, i progetti di Istat, come rivela Giovannini: “vogliamo rendere trimestrali l’indagine ad oggi di cadenza annuale sulle tendenze e le scelte turistiche degli italiani”, per permettere un’analisi più approfondita della domanda turistica. “Stiamo poi studiando la possibilità di rendere dati a livello comunale da indagine censuaria che già effettuiamo”, con la collaborazione auspicata però delle realtà locali. E infine, l’annuncio dell’adozione, da parte di Eurostat (la Commissione statistica europea), di un nuovo regolamento sulle statistiche nel turismo per aumentarne la tempestività e soprattutto la possibilità di una loro comparazione. Una legge immediatamente applicabile a tutti i paesi”, conclude Giovannini.
L’informazione è potere, d’accordo,ma poi c’è anche il potere dell’informazione. E al Ministro proprio non è piaciuta la contro-campagna promozionale ai danni del nostro Paese che ha fatto il giro del mondo durante l’estate 2009. “Mi riferisco – ha spiegato il Ministro – al numero inglorioso e inaccettabile di truffe, abusi e disservizi a carico dei turisti di cui il nostro paese è stato teatro e che sono finiti con grande eco sulla stampa internazionale, assegnando un duro colpo alla nostra immagine.”
Se la buona pubblicità infatti costa, rileva l’on. Brambilla, quella cattiva è sempre gratuita. Perciò, bisogna correre ai ripari per “garantire un’etica di comportamento ancora più solida e più lineare nel mondo turismo, da parte di tutti gli attori coinvolti”. Una promessa che dovrebbe concretizzarsi nell’istituzione, presso il Ministero del Turismo, “di un’articolata struttura di vigilanza con il compito di assicurare ai turisti, e ai cittadini quindi, proprio la tutela dei loro diritti.”
Intanto, annuncia il Ministro, “ho dato mandato all’Avvocatura dello Stato di procedere contro i titolari del ristorante il Passetto per il danno arrecato all’immagine del nostro Paese”. E conclude promettendo di costituirsi parte civile “ogni qualvolta questa immagine venga minacciata. Non faremo sconti a nessuno”.
FONTE: http://www.turismoefinanza.it

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