lunedì 7 settembre 2009

Vacanze 2009, boom dei bidoni via Internet

Come sono le vacanze degli italiani in tempo di crisi? I problemi si moltiplicano, perché i soldi scarseggiano (e questa, purtroppo, non è una grande sorpresa) ma anche perché le ragioni di protesta dei turisti crescono del 7% rispetto a un anno fa. Chi viaggia percepisce (in media) una maggiore sciatteria nell’offerta, che magari è figlia, a sua volta, dell’affanno degli operatori turistici ai vari livelli, alle prese con ritardi di pagamento, ordini cancellati e pure fallimenti di compagnie aeree (ultimo caso la Sky Europe). Come dire: il cane si morde la coda, se nel sistema delle vacanze gira meno denaro peggiorano anche i servizi. In alternativa l’incremento delle arrabbiature può essere dovuto a un’offerta più aggressiva di vacanze a prezzi ridotti, a cui però corrispondono delle grandi delusioni. Questo è un buon momento per fare il punto, perché la gran parte della stagione turistica è alle spalle ma ci sono ancora 9 milioni di italiani che stanno godendo adesso o godranno le loro vacanze nel mese di settembre, quindi il consuntivo di quanto è successo non equivale solo a un «chi ha avuto ha avuto», è ancora possibile trarre lezioni in corso d’opera e (magari) dare qualche buon consiglio. L’associazione di consumatori Telefono Blu/Sos del Viaggiatore (telefono nazionale 199.44.33.78, più altri numeri rintracciabili nei siti Internet telefonoblu.it e sosviaggiatore.com) dal 1° giugno al 27 agosto ha ricevuto al web e ai telefoni 24 mila 500 segnalazioni che hanno coinvolto 132 mila persone. In particolare, quasi 40 mila di questi turisti hanno subìto disguidi legati a pacchetti viaggio comprati online, soprattutto per vacanze all’estero (e fra loro, quasi 10 mila persone hanno scoperto di aver contattato agenzie fantasma capaci solo di intascare i soldi). Tredicimila segnalazioni hanno per bersaglio tour operator «low cost» che pur avendo una consistenza fisica hanno lasciato a casa i loro clienti. Ottomila proteste riguardano sovraprenotazioni di hotel, residence e case. Altre 33 mila viaggiatori hanno avuto problemi con aerei, navi, treni o autostrade. La casistica comprende voli annullati o non prenotati, orari saltati con lunghe attese, bagagli smarriti o in ritardo. Che cosa fare per difendersi? La casistica è così varia che conviene rinviare al siti di Telefono Blu (o di altre associazioni) ma il presidente dell’associazione, Pierre Orsoni, dà queste indicazioni sintetiche: «In caso di mancata partenza pretendete il doppio dell’importo. Conservate sempre il contratto di vendita del pacchetto turistico che avete sottoscritto. Conservare i biglietti di viaggio (aerei, treni eccetera). Conservare eventuali talloncini di consegna e trasporto bagagli in caso di smarrimento. Sul luogo di vacanza contestare subito alla direzione e al tour operator i disagi. Chiedete e documentate le testimonianze di altri. Fotografate e filmate i luoghi di vacanza con disagi (Telefono Blu raccoglie il materiale all’indirizzo e-mail telblu@tin.it). Conservate gli scontrini di spese aggiuntive. Una volta tornati a casa, ricordatevi di scrivere e spedire entro 10 giorni una raccomandata a chi vi ha venduto il viaggio, con tutte le contestazioni e le richieste di risarcimento, allegando le prove in copia. E nel caso in cui la controparte non accolga il reclamo, si ricorre al giudice di pace».
FONTE: http://www.lastampa.it

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