sabato 21 novembre 2009

Bto 2009, cresce in Italia la domanda di travel online

La crisi non ha colpito il mercato di viaggi online: in Europa nel 2009, a fronte di una perdita di ben 6,2 punti percentuali del canale tradizionale, la componente online ha continuato a crescere a tassi molto elevati, segnando un rassicurante +11,7%, contribuendo in maniera determinante a arginare il calo del mercato complessivo (-2,2%).

A rivelarlo è Simon Carkeek, Executive Director di Eyefortravel, che ha esposto a Firenze i risultati di una recente ricerca sulla penetrazione in Italia del travel online. L’indagine era stata commissionata all’istituto di ricerca inglese, specializzato in Travel Intelligence, dagli organizzatori del BuyTourism Online 2009, evento dedicato al Travel 2.0, promosso dalla Regione Toscana, Toscana Promozione e Camera di Commercio di Firenze, col patrocinio di Enit-Agenzia, in programma dal 15 al 16 novembre presso la Stazione Leopolda.

Secondo l’indagine, l’Italia appare ancora molto indietro nel travel online, rappresentando una percentuale ancora molto bassa (5,4%, pari a un giro d’affari di 3,2 miliardi di euro) del mercato online europeo, ben lontana dal 29,6% della Gran Bretagna, dal 18,2% della Germania e dal 14,4% della Francia. Un ritardo che però rende il nostro Paese particolarmente appetibile per chi voglia investire nell’online, che non raggiungerà prima del 2024 la saturazione. Se nel 2012, secondo le stime di Eyefortravel, in Gran Bretagna avrà già luogo il “pareggio” delle prenotazioni online di viaggi e vacanze rispetto ai canali tradizionali, in Italia in quella data solo il 22% dei turisti acquisterà sul web. Nonostante un tasso di crescita dell’online di 2.5 punti più alto della media europea (+13,9% dal 2008 al 2012), il pareggio da noi non dovrebbe infatti realizzarsi prima del 2024. Quindici anni, sottolinea Carkeek, in cui investire e proprio su mercati “giovani” come il nostro.

Gli italiani, poi, sembrano spendere molto più degli altri quando acquistano sul web: una media di 1795 euro pro-capite contro i 1265 medi degli utenti europei. Una clientela perciò agiata e alla ricerca di pacchetti complessi e costosi.

Notevole, poi, è la componente “alberghiera” della domanda italiana che pur posizionandosi nell’online, col 23,2% di prenotazioni, in seconda posizione – in linea con il trend inglese - dietro al booking aereo (56,2%), realizza, sempre nel 2008, il sorpasso sui canali tradizionali, col 38,5% di prenotazioni, a fronte del 20,2% registrato dalle compagnie aeree.

L’ultima frontiera del web, stando alle considerazioni emerse nel corso della Bto, è rappresentata poi dalla diffusione del “mobile device” che in Italia nel 2008 è cresciuto del 56.7 % e potrebbe far “saltare” il business online direttamente dal pc al telefonino. L’identikit del “web mobile user” è presto tracciato: una clientela piuttosto giovane – nel 75% dei casi compresa nella fascia 18-44 anni - , prettamente maschile (69%) e di reddito elevato. “Una tipologia di cliente – sottolinea Carkeek – estremamente simile ai primi turisti del ‘900”.

Cosa c’è ancora nel futuro del travel online? Dal palco della Bto i rappresentanti di Google (Roberto Brenner), Yahoo (Lorenzo Montagna) e Bing-Microsoft (Kristine Marshall), i tre giganti dell’internet search, hanno dato le loro risposte.

Personalizzazione, velocità e semplicità: ecco le tre grandi sfide per soddisfare la sete di informazione degli web-users del nuovo millennio. Google pensa di sviluppare quindi una search a riconoscimento vocale per le ricerche, per così dire, “cotte e mangiate”; Yahoo punterà sulle geolocalizzazioni delle richieste, per fornire risposte ad hoc alla clientela, costruite “su misura”; Bing pensa invece alla Visual Search che migliori del 28% la velocità delle ricerche, sfruttando l’intuitività dell’approccio per immagini e non più “verbale”.

Se è ancora incerta la data dell’uscita di Bing Travel in versione italiana, grande è l’attesa che l’erede di Farecast.com ha creato attorno a sé. Premiato a Firenze col Bto Awards 2009, come sito web più innovativo dell’anno, Bing infatti ha acquisito e applicato la tecnologia pioniera di Farecast: come un agente di borsa virtuale, in pochi click, permette di prevedere nel tempo la variazione delle tariffe per aerei e hotel, consigliando le migliori tariffe agli utenti, con un indice di attendibilità che talvolta supera il 75%.

Strumenti che invoglieranno sempre più i viaggiatori a rivolgersi all’online non solo per informarsi ma anche per prenotare direttamente sul web i propri soggiorni, come confermerebbero le recenti stime Nielsen: una clientela salita in Italia, negli ultimi tre anni, a 13 milioni di persone – cioè il 62% dei 20 milioni che hanno fatto almeno una vacanza all’anno - con un tasso di crescita della pratica booking online di oltre il 12%.

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