giovedì 18 febbraio 2010

Benessere, gusto, golf: il turismo made in Italy riparte da qui

Per l'industria turistica italiana il 2009 è anno da dimenticare. La performance del settore ha risentito fortemente della crisi internazionale, ma soprattutto sembrano acuirsi alcuni elementi che da alcuni anni hanno messo il luce la perdita di competitività del Belpaese. Il turismo è un settore che cresce meno del Pil e dove gli investimenti sono nettamente inferiori che nel resto d'Europa.
Secondo una recente indagine della società di consulenza Bain&Company, sul lato della domanda pesa la minor presenza di turisti stranieri: in particolare si è arrestata la crescita, ferma al 1995, di quella di turisti tedeschi ma anche americani, francesci e austriaci, in parte compensata dalla presenza di quelli provenienti da Russia, Polonia, Repubblica Ceca, Irlanda.

Nel 2009 c'è stata una contrazione dei ricavi del 17% dovuta a un minor tasso di occupazione delle strutture (-6,6%) e dei prezzi medi praticati (-11,6%). Tanto è vero che secondo gli analisti di B ain il ricavo per camera disponibile è stato il peggiore degli ultimi sette anni e soprattutto si è ampliato il gap con paesi competitor, in primis la Francia. Il ricavo medio in Italia è stato di 67,5 euro contro 101,8 euro della Francia e 73,7 euro della Grecia. Eppure ci sono alcuni trend in atto che potrebbero riportare il sereno sull'industria turistica italiana e costituire la chiave di svolta per ricollocare e/o rinnovare strutture e località esistenti. Il primo è quello riguardante il tema del benessere.
Cresce la domanda di strutture/località legate a questa componente, non necessariamente curativa (quindi non solo cure termali) ma riguardante servizi più in generale legati al benessere psico-fisico e alla cura della sana alimentazione (dai trattamenti estetici alle attività sportive e di fitness fino a quelle più ludiche). Il giro d'affari nel 2009 ha superato il miliardo di euro e sono quasi 1.500 le Spa presenti sul territorio di cui più della metà collegate ad hotel. E per il 2010 è atteso come uno dei settori meglio performanti .Tra i vari sottosegmenti si fa largo la talassoterapia con le remise en forme che utilizzano terapie legate all'ambiente marino. «Investire in questa offerta – sottolineano gli analisti di Bain – consentirebbe di ridurre la stagionalità di molte località marine».

Il secondo trend riguarda il turismo enogastronomico. Il giro d'affari ha raggiunto 2,5 miliardi grazie alla sempre maggiore diffusione della cultura enogastronomica, alla forte connotazione dell'offerta turistica italiana con aspetti enogastronomici (140 strade del vino e dei sapori, 418 specialità di vino con marchio di qualità, 118 prodotti Dop e Igp), un segmento in crescita anche perché spinto dalla tendenza a fare sempre più short break. Il turismo enograstronomico fa leva in particolare sui turisti stranieri (interessa i 2/3 delle presenze) ma soprattutto è quello che alza la propensione alla spesa . Gli stranieri sono disposti a spendere ben 378 euro al giorno, di cui il 27% per spese sul territorio .
Così come è accaduto in altri paesi dell'area mediterranea (si pensi a quanto accaduto nell'Algarve in Portogallo o nella regione della Costa del Sol in Spagna o quello che sta accadendo nei paesi emergenti come Turchia, Cipro, Marocco e Grecia, Tunisia) il turismo legato al golf in Italia potrebbe realmente cambiare le dinamiche in alcune regioni in termini di attrattività e per destagionalizzare l'offerta. Nella seconda metà degli anni 90, infatti, il sorpasso della Spagna ai danni dell'Italia è stato legato anche al fenomeno golf-turismo che spiega il divario (circa 65 milioni di presenze) che ancora c'è tra i due paesi. In Europa sono Regno Unito, Germania, Svezia e Francia i paesi con il maggior numero di golfisti, soggetti che si spostano ma soprattutto rappresentano un target interessante per età, disponibilità di spesa, periodo di vacanze.
Infine l'altra componente sulla quale lavorare è il web. Interagire con le comunità virtuali, dotarsi di sito internet interattivo e l'utlizzo sinergico di internet per il proprio posizionamento e per la comunicazione diretta con i clienti possono fare veramente la differenza.

FONTE: http://www.luxury24.ilsole24ore.com

Nessun commento:

Posta un commento