mercoledì 1 settembre 2010

Water front di Portoferraio, accordo tra Regione Toscana, Provincia di Livorno e Comune

FIRENZE. Oggi la Regione Toscana e il comune di Portoferraio hanno firmato l'accordo di pianificazione sul cosiddetto "water front" del capoluogo dell'isola d'Elba, per l'approvazione della variante al piano strutturale, finalizzato alla realizzazione del sistema delle attrezzature della portualità turistica e della filiera nautica. L'assessore regionale all'urbanistica e al governo del territorio, Anna Marson, ha sottolineato che è «Al via la riorganizzazione e il riuso territoriale del waterfront di Portoferraio e degli specchi d'acqua prospicienti, che rappresentano una nuova opportunità per una trasformazione di qualità per l'isola d'Elba».

A firmare il testo dell'accordo, insieme alla Marson, c'erano anche il sindaco di centro-sinistra di Portoferraio Roberto Peria e l'assessore al a territorio, trasporti e porti della provincia di Livorno, Piero Nocchi.

Secondo la regione i due assi principali della variante oggetto dell'accordo di pianificazione sono il riordino e riuso del fronte mare di Portoferraio ai fini della realizzazione di due porti differenziati per funzioni e caratteristiche, Porto Cantieri-Saline e Porto San Giovanni, e la valorizzazione della filiera nautica, favorendo il potenziamento della cantieristica legata al turismo. L'intesa prevede anche una ridefinizione delle funzioni portuali e retro portuali che tenga conto di tutti i contesti urbanistico-ambientali esistenti lungo la rada di Portoferraio, e la rimodulazione del bordo del litorale con passeggiate e piste ciclabili, abbinata a servizi terziari e commerciali, riqualificazioni stradali, strutture a servizio della nautica.

La Marson ha ribadito che si tratta di «Un accordo importante che pone le basi per la riqualificazione e il riuso di un'area degradata e fortemente segnata dalla scelta dell'industrializzazione pesante dei primi decenni del secolo scorso. E' la riconquista da parte della città, attraverso la realizzazione di un sistema integrato di funzioni e attrezzature, di quel fronte mare che le è stato sottratto in passato. Sarà poi compito del regolamento urbanistico (con una variante ad hoc) e dei piani regolatori portuali definire nel dettaglio le specifiche funzioni, servizi, sistemazioni a terra integrate nel contesto urbano, perimetri delle opere foranee e posti barca: tutti elementi che saranno oggetto di ulteriori processi valutativi sia di carattere paesaggistico-ambientale che socio-economici».

E' molto soddisfatto il sindaco Peria che sottolinea come la conclusione dell'iter dell'accordo di pianificazione sia «Il frutto del lavoro svolto in piena unità d'intenti fra Regione, Provincia e Comune. Fin dal regolamento urbanistico del 2007, premiato con il logo "Toscana Ecoefficiente" per la qualità della progettazione urbanistica, abbiamo cercato di dimostrare che sviluppo ed ambiente non sono in conflitto. Ricucitura dell'identità urbanistica, riuso, nascita di oasi a mare di lato agli approdi, riqualificazione paesaggistica, lavoro ed allo stesso tempo lotta alla rendita, sostegno alle rinnovabili, sono la scommessa concettuale della variante. Il progetto del sistema della nautica, peraltro, è un tassello di un disegno più ampio, con il quale, mettendo al centro l'identità territoriale, l'amministrazione comunale intende lanciare un nuovo progetto per Portoferraio e l'Elba, da identificare con un vero e proprio "distretto di qualità". Con l'assessore Marson in questi mesi ci siamo confrontati su questi temi, trovando punti di contatto e visioni comuni. Quello di oggi è un passaggio della scommessa del cambiamento, anche culturale, lanciata dall'assessore, condivisa dall'Amministrazione Comunale e di cui abbiamo un gran bisogno».

Per Nocchi si tratta di «Un accordo di grande rilievo perché tiene unita la riqualificazione dell'area di Portoferraio con la tutela ambientale e lo sviluppo per creare lavoro di qualità».


Il water front portoferraiese nel luglio 2009 fu contestato da Legambiente con un blitz di Goletta Verde e il circolo dell'Arcipelago del Cigno Verde sottolinea che «Le dichiarazione dell'assessore regionale Marson sottolineano che il cammino da fare è ancora molto lungo e che ci saranno ancora diversi importanti passaggi da fare prima di arrivare alla definitiva approvazione. Invitiamo il comune di Portoferraio a riaprire subito il tavolo con le associazioni ambientaliste, come era stato promesso a Legambiente, Italia Nostra e Wwf in un incontro avvenuto dopo il blitz di Goletta Verde».

«E' importante - continua Legambiente - che alcune pessime idee, come la realizzazione di un villaggio di lusso a Punta della Rena, in una zona umida di grande importanza, siano finite nel cestino, ma alcune previsioni, anche se inverdite con promesse di ambientalizzazione, piste ciclabili e energie rinnovabili, continuano a non convincerci per nulla perché fanno intravedere uno snaturamento della baia di Portoferraio. Ora bisognerà vedere nei dettagli l'accordo di pianificazione sul Water Front e invitiamo il Comune di Portoferraio ad avviare una vera opera di confronto e informazione che fino ad ora non c'è stata. Le parole dell'assessore Marson fanno pensare che il confronto sia possibile e probabilmente anche utile e produttivo per evitare le peggiori ricadute di un'operazione urbanistica che presentava e presenta molti rischi ambientali e paesaggistici»
http://www.greenreport.it

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