mercoledì 20 ottobre 2010

VIA LE APT E SOLDI AI CONSORZI TURISTICI PRIVATI

E' LA PROPOSTA DELLA LEGA NORD TOSCANA CHE VUOLE INTRODURRE ANCHE IN TOSCANA I PREZZI MINIMI CONTRO LE GRANDI CATENE DI ALBERGHI
Si parla ancora di turismo. La Lega Nord Toscana ha presentato una mozione per modificare la Legge Regionale n° 42 del 23 marzo 2000, “Testo unico delle Leggi Regionali in materia di turismo” al fine di reintrodurre i prezzi minimi ed un’interpellanza per la “soppressione APT e misure di adeguamento a garanzia della continuità della promozione turistica”.

La legge n° 42/2000 «obbliga i titolari o i gestori delle strutture ricettive – spiega Lazzeri – a comunicare entro il 1° ottobre di ogni anno i prezzi massimi che intendono praticare dal 1° gennaio dell’anno seguente. In Veneto e in Lombardia, però, gli albergatori sono obbligati anche a comunicare i prezzi minimi per tutelare i piccoli alberghi dalla concorrenza sfrontata delle grandi catene alberghiere. Conoscendo anticipatamente i prezzi minimi, la Regione Toscana e gli stessi operatori alberghieri potrebbero avviare una promozione turistica più idonea all’offerta del territorio».

Promozione che, secondo il “documento preliminare alla legge di bilancio di previsione per l’anno 2011 e pluriennale 2011/2013 e documento preliminare alla legge finanziaria 2011”, vedrà i tagli alle quattordici APT regionali per una promozione turistica accentrata su Firenze, a parte quella di valenza prettamente locale.

«Le Aziende di Promozione Turistica – esplica Staccioli – per quello che ci sono costate, hanno fallito nel loro compito. C’è la necessità di riorganizzare completamente questo settore guardando all’efficacia e all’efficienza. Non sono d’accordo sulla costituzione di un ente unico per la promozione turistica accentrato su Firenze perché non può tutelare le particolarità dei territori e degli operatori del settore.

La Regione, invece, dovrebbe stanziare dei fondi per favorire la nascita di associazioni fra gli operatori turistici, in modo che questi possano contribuire direttamente alla promozione del territorio e delle sue peculiarità, unendoli in enti unici per territorio, tipo, per esempio, l’area vasta della Versilia. In Versilia – conclude la consigliera fortemarmina – abbiamo delle associazioni e dei consorzi che negli anni hanno dimostrato di funzionare molto meglio dell’APT, come, per esempio, l’Associazione Albergatori e il consorzio Arte Mare. Perché, quindi, non puntare su questi enti privati che nascono sul territorio, unirli in uno unico per zona e dando loro dei piccoli finanziamenti invece delle ingenti somme di denaro sprecate per le varie APT?».

«L’economia toscana – spiega Gian Luca Lazzeri, consigliere regionale della Lega Nord Toscana –, oltre che sulle Pmi, si regge in maniera particolare sul turismo, al quale si legano indelebilmente i trasporti e le infrastrutture che, purtroppo, in Toscana, con la scusa dei tagli del Governo, vengono bistrattati dalla Regione invece di renderli più funzionali».

«Il turismo – gli fa eco la vicepresidente del gruppo consiliare leghista in Regione, Marina Staccioli – è una risorsa che dà un apporto sempre più importante al Pil toscano con importanti ricadute sull’occupazione. I tagli regionali impediranno alle APT di svolgere le attività di promozione e non possiamo permetterci di rinunciare a una promozione turistica in senso federale per accentrarla quasi tutta su Firenze».
FONTE: http://www.tenews.it

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