sabato 20 novembre 2010

Analisi del flusso turistico interno de “La Radiografia del turista rurale 2010”

La Toscana è la regione preferita dagli italiani per una vacanza in agriturismo
Sicilia Puglia ed Umbria le altre regioni predilette per il turismo rurale
Il turismo rurale, anche per effetto della crisi, è sempre più un turismo di prossimità

Nessun colpo di scena nelle destinazioni preferite dagli italiani per le loro vacanze in agriturismo. È la Toscana, con amplio margine di vantaggio, la regione stella per il turismo rurale italiano.

Il flusso turistico interno al Belpaese, anche per effetto della congiuntura economica, è più che altro un turismo di prossimità: il turista rurale italiano preferisce percorrere brevi distanze per approfittare al massimo dell’esperienza in agriturismo.

Sono queste le due principali conclusioni dell’analisi dei flussi turistici condotta da Toprural (http://www.toprural.it) sul solco della presentazione dello studio “La Radiografia del Turista Rurale 2010 – Italia”, ricerca di mercato condotta su un campione di 1.006 interviste. La ricerca, realizzata tecnicamente dall’istituto ricerche Sondea, è in grado di analizzare, in maniera indipendente e per il secondo anno consecutivo, il fattore “domanda” di turismo rurale. Per la specificità delle sue caratteristiche, la Radiografia del Turista Rurale rappresenta un caso unico in Italia.
Per 3 italiani su 10 l’agriturismo è sinonimo di Toscana.
Dalle risposte dei turisti rurali italiani risalta come quasi il 30% del flusso di turismo rurale italiano sia diretto in Toscana. Il divario con la seconda regione preferita dagli italiani è notevole: la Sicilia è la destinazione del 9% dei turisti rurali italiani. A poca distanza troviamo la Puglia, con l’8% delle preferenze, e l’Umbria, con il 7%.

In fondo alla classifica invece troviamo il Friuli-Venezia Giulia, la Basilicata ed il Molise, indicate dall’1% della base del sondaggio.

L’agriturismo è di prossimità, effetto collaterale della crisi.

Il 78% degli italiani ha modificato i propri piani per le vacanze conseguentemente alla particolare congiuntura economica.

Questo dato si rispecchia nell’analisi dei flussi interni di turismo rurale: gli italiani preferiscono destinazioni agrituristiche che siano all’interno della propria regione o in regioni contigue.

Notiamo infatti come la Toscana sia la regione preferita dal 48% dei residenti del centro Italia (contro il 15% di chi vive al sud e il 34% di chi risiede al nord). La Sicilia, forte di un 9% su base nazionale, è la destinazione del 20% dei turisti rurali del sud Italia (contro il 3% di chi vive nel centro e il 2% di chi risiede nel nord). Gli agriturismi in Puglia (destinazione per l’8% dei turisti rurali su base nazionale) accolgono il 18% dei turisti rurali del sud Italia, contro l’1% degli arrivi dal centro e nord della Penisola. L’Umbria, quarta classificata con il 7% su base nazionale, riceve invece il 12% del flusso proveniente dal centro Italia, il 7% del flusso di turismo rurale del nord e il 5% del sud.
Le caratteristiche del turista rurale Italiano
Il tipico turista rurale italiano proviene da città aventi una popolazione superiore ai 50 mila abitanti (il 51% del campione), presenta una formazione medio/alta (il 92% del campione dei turisti rurali ha almeno la maturità, di questi il 42% è laureato). La fascia d’età preferita per una vacanza in agriturismo va dai 34 ai 44 anni (rappresentata dal 37% dei turisti rurali).

Fonte: Toprural.it – Italia

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