giovedì 9 dicembre 2010

Turismo, crescono del 35% in un anno

L’Italia si conferma la prima destinazione del turismo culturale per la Russia e la quinta destinazione dei viaggiatori russi dopo Turchia, Egitto, Cina e Finlandia. Quindi l’Italia si può considerare meta turistica preferita dei cittadini russi, con notevoli prospettive di crescita

A seguito dell'intenso lavoro di cooperazione istituzionale messo in campo, nell'ultimo anno, dal ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, e dal suo omologo russo, il Ministro Anatolij Yarochkin, nel 2010 si è registrato un forte incremento dei flussi di turisti russi verso l’Italia e, a fine anno, saranno superati i livelli pre-crisi del 2008. Il tema è stato al centro dei colloqui bilaterali tra il ministro Brambilla e l’omologo russo Yarochkin, presidente dell’Agenzia Federale per il Turismo, nell’ambito del vertice intergovernativo di Sochi. Le parti hanno esaminato i percorsi seguiti per dare piena attuazione agli impegni di cooperazione assunti nel comparto turistico, in occasione della dichiarazione congiunta sottoscritta esattamente un anno fa.

Nella prima metà dell’anno i flussi di cittadini russi verso l’Italia a scopo turistico sono aumentati ben del 35%, rispetto al 2009. L’Italia si conferma la prima destinazione del turismo culturale per la Russia e la quinta destinazione dei viaggiatori russi dopo Turchia, Egitto, Cina e Finlandia. Tenendo conto che le prime tre non prevedono l’obbligo del visto e che la Finlandia è una “destinazione di prossimità”, l’Italia si può considerare meta turistica preferita dei cittadini russi, con notevoli prospettive di crescita.

Va rilevato che, grazie all'importante lavoro svolto dal governo italiano sulla base del nuovo Codice visti, in vigore da aprile, le autorità consolari italiane ora rilasciano anche ai turisti russi i visti di validità semestrale o annuale destinati a chi ha già richiesto in passato un visto per l’Italia (i cosiddetti visti “bona fide”). Si tratta di un provvedimento volto a fidelizzare il turista russo e a favorire l’incremento dei flussi, in attesa che la problematica dei visti sia risolta a livello europeo. Ulteriori altri fattori incentivanti sono alla base del sostenuto incremento dei flussi turistici russi verso l'Italia, tra i quali l’aumento dei collegamenti aerei diretti e l'inserimento di nuove destinazioni italiane nelle rotte, l’istituzione da parte del ministero del Turismo italiano di un servizio telefonico di assistenza al turista anche in lingua russa (Easy Italia), l'intensa attività promozionale ed i continui scambi sia a livello istituzionale che tra gli operatori turistici.

«Il recupero rispetto al picco della crisi - osserva il Ministro Brambilla, a conclusione dell'Assemblea Plenaria Italo-Russa, che si è svolta a Sochi questa mattina - è stato molto rapido e ne siamo soddisfatti. L'Italia si conferma la destinazione più ambita per il turismo culturale dalla Russia, grazie anche alle mirate iniziative di tipo promozionale effettuate. Gli intensi rapporti di cooperazione istituzionale messi in campo con il collega Yarochkin, nel corso dell'ultimo anno, hanno portato concreti e positivi risultati per la nostra economia, con un incremento dei flussi turistici verso il nostro paese pari al 35% e costituiscono una solida base per una politica di ulteriore sviluppo. Per quanto riguarda i visti abbiamo risposto positivamente ad una richiesta della parte russa e siamo convinti che questo provvedimento favorirà i ritorni dei turisti e quindi un incremento dei flussi».

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