martedì 8 novembre 2011

Turismo open air: in Toscana la ‘caravan valley’

Veneto sul podio, seguito a ruota da Toscana, Puglia ed Emilia Romagna. Sono le quattro regioni italiane dove il turismo “open air” – in tenda, camper e motorhome – va per la maggiore.

Il dato elaborato da Faita è stato presentato alla fiera “Sun” di Rimini, che ha ospitato e organizzato la terza edizione del “Camping & Village show” in collaborazione con l’associazione “Mondo del campeggio”.

L’intero comparto movimenta quattro milioni e mezzo di persone l’anno, molte anche dall’estero. Ma è in Toscana che si è sviluppata una vera e propria “caravan valley italiana”. Su poco più di 7 mila camper costruiti nel 2010 in Italia, circa 5 mila sono stati realizzati in territorio fiorentino.

«Inattaccabili su sicurezza e comfort, i camper italiani strizzano anche l’occhio alla moda e si misurano con i desideri dei diversi acquirenti. I tedeschi guardano la tecnologia, gli inglesi sono molto attenti alla zona living», spiega Gianni Picilli, presidente della Confederazione italiana dei campeggiatori.

Per quanto riguarda l’Emilia Romagna, le strutture attive sono 127 per un totale di circa 100 mila posti letto. Nello specifico, 48 sono situate lungo i 120 chilometri di costa, che valgono da sole 80 mila posti letto. Tra i Lidi di Ravenna e Cervia si concentra la maggior parte di essi, con 19 strutture e 30 mila posti; seguono i Lidi di Comacchio, con 10 strutture e 20 mila letti.

Stando ai dati presentati a Rimini, l’estate 2011 ha registrato un incremento degli arrivi del 12% e un aumento delle presenze del 5%. Inoltre, la media degli stranieri ospiti nelle strutture ricettive open-air regionali è più alta di quella nazionale: 30-35% contro il 25% italiano. Tra i mercati principali, Germania (30%) e Olanda (20%), seguite da Francia, Austria e Danimarca.

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