venerdì 5 ottobre 2012

Un miliardo di viaggiatori nel 2012:dinamiche e tendenze del turismo internazionale

Il 27 Settembre (la data coincide con l’anniversario dell’adozione dello statuto dell’Organizzazione Mondiale del Turismo, avvenuta il 27 settembre 1970) si è svolta la 33esima Giornata Mondiale del Turismo, quest’anno dedicata alla sostenibilità dell’industria degli alberghi, dei viaggi e delle vacanze. Secondo le ultime stime dell’UNWTO (World Tourism Organization), 285 milioni di turisti hanno viaggiato nel mondo tra gennaio e aprile di quest’anno, il 5,4% in più rispetto allo stesso periodo del 2011.
I primi quattro mesi del 2012 sono stati caratterizzati dalla ripresa degli arrivi internazionali in destinazioni dell’Asia e dell’Africa in cui il turismo era stato penalizzato dalle crisi ambientali o politiche. Tunisia e Egitto, ad esempio, tra gennaio e maggio hanno registrato, rispettivamente, incrementi del 48,4% e del 29,1%. Evidente anche la ripresa del Giappone, che ha registrato un aumento del 40,1% degli arrivi internazionali.
L’Europa (+4%) ha consolidato la crescita record del 2011. Positivo, in particolare, l’andamento (+7,6%) di alcune destinazioni dell’Europa Centrale e Orientale - la Repubblica Ceca, la Georgia, i Paesi Baltici, la Polonia e la Russia. L’Europa Mediterranea, che nel 2011 aveva registrato il +7,7%, ha invece rallentato la sua corsa (+0,2%) con un trend positivo dei Paesi balcanici e un netto calo degli arrivi in Grecia (-9,7%) e Turchia (-3,8%). Negativo l’inizio anno per l’Italia che nei primi otto mesi del 2012 - dati Federalberghi - registra una perdita del 2,6% di presenze e un relativo calo di fatturato stimato intorno al 10% rispetto allo stesso periodo del 2011. La Spagna (+2,4%) ha invece registrato una crescita, così come le maggiori destinazioni dell’Europa settentrionale e occidentale: Regno Unito (+6%), Francia (+6,1%) e Germania (+9,5%).
Dal punto di vista della distribuzione percentuale delle destinazione dei viaggi, si deve sottolineare che l’Europa da sola assorbe ben il 51% degli arrivi mondiali. Seguita dalle mete dell’Asia e del Pacifico (22%) e dall’America (16%).

l'Aereo, senza dubbio, risulta essere il principale mezzo di trasporto del turismo internazionale, mentre spicca la marginalità del trasporto ferroviario: nel 2011, infatti, il 51% dei turisti ha viaggiato in aereo, il 41% sulle strade e soltanto il 2% in treno.
Le previsioni per il resto dell’anno sono positive e l’UNWTO ha stimato che nel 2012 il numero complessivo di viaggiatori pernottanti nel mondo dovrebbe superare per la prima volta quota un miliardo. Tali aspettative sono confermate dai dati sulle prenotazioni di voli aerei internazionali per il periodo maggio-agosto (+5%). L’aumento dei viaggi aerei è più significativo per le tratte tra Paesi all’interno della stessa regione mondiale (+6,7%) che per le rotte che collegano regioni diverse (+3,9%). I livelli di crescita più forti sono stati registrati nella regione Asia e Pacifico (+9,9%), seguita da Africa e Medio Oriente (+7,6%). Più moderato l’incremento delle prenotazioni in Europa (+4,3%) e nelle Americhe (+3,7%). Insomma, nonostante il perdurare della crisi economica il turismo internazionale continua a crescere e, d’altra parte, visto in una prospettiva storica il suo andamento mostra un formidabile trend positivo che ha portato gli arrivi internazionali praticamente a raddoppiare dal 1995 ad oggi. Una crescita negli ultimi anni sostenuta soprattutto dai paesi del BRIC: Brasile (+44%), Russia (turismo verso l'estero +21%), India (+33%) e Cina, dove i turisti che si sono spostati in destinazioni internazionali sono cresciuti del 30%.
Secondo le ultime stime UNWTO, il numero di di turisti a livello mondiale dovrebbe aumentare del 3,3% l’anno in media dal 2011 al 2030. Si tratta di circa 43 milioni di arrivi turistici internazionali in più per ogni anno, per un totale di 1,8 miliardi di arrivi entro il 2030. A crescere maggiormente saranno le destinazioni verso le economie emergenti, che procedono a doppio del ritmo (+4,4% annuo) di quelli a economie avanzate (+2,2% annuo). Per questo motivo la quota di mercato delle economie emergenti è aumentata dal 30% del 1980 al 47% del 2011, e si prevede che raggiungerà il 57% entro il 2030.

Scarica il report completo a http://dtxtq4w60xqpw.cloudfront.net/sites/all/files/pdf/annual_report_2011.pdf

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