Il web non più nemico ma alleato dalle grandi potenzialità delle agenzie viaggi che desiderano restare sul mercato. Se ne è parlato a TTG Incontri –TTI, la principale fiera del turismo in programma fino a domenica 24 ottobre presso il quartiere fieristico di Rimini. Obiettivi puntati su un nuovo comportamento di acquisto che oggi accomuna anche in Italia molti vacanzieri: ricerca delle informazioni sul web e perfezionamento della pratica in agenzia. Il cosiddetto Ropo (research online, purchase offline) che da una ricerca presentata a Rimini da Travel Google Italia già oggi coinvolge il 33% degli italiani che acquistano una vacanza. Il turismo è attualmente la terza categoria acquistata oggi in modalità Ropo, dopo tecnologia e prodotti di largo consumo, e tra i prodotti turistici più gettonati ci sono i pacchetti vacanze (30%),gli hotels (27%) e i viaggi incentive (12%).
“La maggiore influenza sulla decisione dei clienti Ropo è dei motori di ricerca e di internet – ha detto Robert Brenner, industry leader di Travel Google Italia – Dunque la visibilità on line del prodotto turistico è estremamente importante ma ciò non significa necessariamente che debba coinvolgere l'e-commerce”. Nuove soluzioni operative di collaborazione multicanale si prospettano per il mondo dell'intermediazione come hanno evidenziato anche i dati dell'Osservatorio sul Turismo Online 2009/2010 di Travelpeople.it che indica come costante la percentuale degli italiani on line che vanno sempre meno in agenzia per prendere informazioni ma continuano a sceglierle per l'acquisto: il 31% pari a 9 milioni di italiani.
“Le persone vanno in agenzia per la competenza, l'assistenza ma soprattutto per la relazione e la consulenza – ha spiegato Paolo Mezzina, presidente Agenzia Slash e direttore QMark e Travelpeople.it – Una modalità di acquisto che in futuro sarà destinata a crescere perché il 50% degli italiani on line non sceglierà in maniera netta tra adv e web ma deciderà di volta in volta a seconda delle rispettive opportunità”.
“Come indicato nelle più recenti ed autorevoli ricerche sulla multicanalità, l'orientamento più frequente per il consumatore è quello di utilizzare il web per la ricerca di informazioni sui prodottii disponibili sul mercato, e di procedere in un secondo momento all'acquisto in agenzia”, ha conferma Luigi Porro, b2b manager eDreams Italia, network di agenzie online. Questa tipologia di clientela è quella dei cosiddetti 'lookers', “che oggi – dice – di fatto si disperdono sull'intera rete agenziale nazionale, e che invece andrebbero convogliate su agenzie specializzate nel servizio al cliente multicanale”.
A questo proposito, nel corso del forum, Marco Ficarra, ad del Gruppo Blu Holding, ha illustrato le possibili soluzioni che consentono di colmare il gap di penetrazione dell'online nella vendita dei pacchetti di viaggio, ancora poco acquistati sul web rispetto agli altri prodotti turistici. “La nostra analisi – ha spiegato – punta a sottolineare quanto sia ormai ridottissimo il numero di vacanze acquistate senza alcuna attività realizzata online”. Soprattutto se a partire sono i viaggiatori appartenenti alla fascia dei digital natives, oggetto dello studio realizzato dal gds (global distribution system) Amadeus, rappresentato al Forum TTG dal direttore marketing Enrico Bertoldo.
“Il web 2.0 ha visto la nascita di nuovi gruppi di viaggiatori che sono diventati molto influenti per l'intera filiera del viaggio”, dice Bertoldo, sottolineando che “conoscere chi sono, dove andranno e quali sono i loro bisogni e i loro valori rappresenta la chiave di volta del futuro del settore turistico”. Sono i viaggiatori nati nell'era della proliferazione tecnologica, di internet, dei videogiochi, dei telefonini e dei lettori MP3. “Quelli che usano la tecnologia quasi come un'appendice del proprio sé e in modo assolutamente naturale e disinvolto”, approfondisce stilando una classifica dei loro bisogni capitali, ormai non più trascurabili da chi vende turismo.
Tra questi emerge infatti la volontà spiccata di “trovare il miglior prezzo e le migliori occasioni”, di “comunicare in tempo reale”, “essere sempre raggiungibili” e “virtualizzare la realtà”.
FONTE: http://www.ecodibergamo.it
domenica 24 ottobre 2010
L'Apt si avvia ai titoli di coda : Un 'risparmio' a caro prezzo
Il countdown è iniziato anche se ancora non è dato sapere il giorno in cui l’Apt Versilia esalerà l’ultimo respiro. Giovedì infatti la giunta regionale approverà il bilancio 2011, il documento nel quale il governatore Enrico Rossi ha contemplato l’abolizione delle 14 agenzie per il turismo della Toscana (resteranno solo i punti informativi mentre il personale amministrativo è comunque già dipendente provinciale e sarà probabilmente riassorbito negli uffici), che entro il 31 dicembre verrà discusso in consiglio comunale.
"Non sappiamo ancora quali saranno i tempi tecnici, se l’ente verrà cancellato immediatamente o se verrà previsto un periodo per concludere le partite in corso" premette il direttore dell’Apt Versilia Massimo Lucchesi (nella foto) che, seduto a una scrivania sormontata di cataste di relazioni di marketing turistico e pile di magazine, palesa più di una perplessità sul destino della promozione turistica.
Qual è lo scenario che si prospetta?
"Da un punto di vista pratico l’atteggiamento del presidente Rossi è comprensibile dato che con l’abolizione delle Apt ci sarà un risparmio di quasi 9 milioni di euro. Allo stesso tempo la riorganizzazione prevede il mantenimento in capo alla Provincia delle funzioni di accoglienza turistica, informazione e promozione a valenza esclusivamente locale, cioè limitata all’ambito nazionale. Ma con quali soldi la Provincia potrà svolgere questa funzione?".
Nel progetto targato Rossi sarà invece Toscana Promozione a gestire i rapporti con l’estero...
"Il rischio è di perdere la specificità dei luoghi. Ci sono situazioni che, dal punto di vista della promozione, non interessano la regione nella sua interezza. Ad esempio noi autonomamente in passato abbiamo partecipato alla fiera Mitt di Mosca perchè il mercato russo è strategico per la Versilia. Il risultato si è visto: 60mila presenze ufficiali negli alberghi. Senza contare gli educational tour di giornalisti stranieri per i quali i contatti sono stati sempre avviati da Toscana Promozione ma poi il soggiorno è stato sostenuto dall’Apt".
Saranno i singoli Comuni a sobbarcarsi i costi della depliantistica?
"Non lo so. Però basti pensare che nel 2009 abbiamo distribuito più di 210mila pezzi tra cartine, guide e pieghevoli per totale di 80mila euro. Per non parlare dei contributi elargiti per le manifestazioni in collaborazione con i Comuni: ben 60mila euro annui"
Qualche rammarico?
"Quando due anni fa mi sono insediato ho trovato un’azienda sicuramente da modernizzare. E nel 2009 ho avviato importanti progetti che avrei voluto sviluppare: il potenziamento dei punti informazione che a giorni vedranno la collocazione di un touch screen nello sportello alla stazione di Viareggio e, soprattutto, la nascita della Convention Bureau Versilia Costa Apuana che rappresenta un percorso virtuoso di collaborazione pubblico/privata per il congressuale. Un modello che la Regione dovrebbe salvaguardare. Inoltre stavamo avviando con la scuola Sant’Anna di Pisa un progetto sull’uva e il vino dove l’Apt avrebbe seguito la parte divulgativa del prodotto tipico locale. Ci ho messo tanto entusiasmo che oggi, purtroppo, lascia spazio all’incertezza".
FONTE: la nazione
"Non sappiamo ancora quali saranno i tempi tecnici, se l’ente verrà cancellato immediatamente o se verrà previsto un periodo per concludere le partite in corso" premette il direttore dell’Apt Versilia Massimo Lucchesi (nella foto) che, seduto a una scrivania sormontata di cataste di relazioni di marketing turistico e pile di magazine, palesa più di una perplessità sul destino della promozione turistica.
Qual è lo scenario che si prospetta?
"Da un punto di vista pratico l’atteggiamento del presidente Rossi è comprensibile dato che con l’abolizione delle Apt ci sarà un risparmio di quasi 9 milioni di euro. Allo stesso tempo la riorganizzazione prevede il mantenimento in capo alla Provincia delle funzioni di accoglienza turistica, informazione e promozione a valenza esclusivamente locale, cioè limitata all’ambito nazionale. Ma con quali soldi la Provincia potrà svolgere questa funzione?".
Nel progetto targato Rossi sarà invece Toscana Promozione a gestire i rapporti con l’estero...
"Il rischio è di perdere la specificità dei luoghi. Ci sono situazioni che, dal punto di vista della promozione, non interessano la regione nella sua interezza. Ad esempio noi autonomamente in passato abbiamo partecipato alla fiera Mitt di Mosca perchè il mercato russo è strategico per la Versilia. Il risultato si è visto: 60mila presenze ufficiali negli alberghi. Senza contare gli educational tour di giornalisti stranieri per i quali i contatti sono stati sempre avviati da Toscana Promozione ma poi il soggiorno è stato sostenuto dall’Apt".
Saranno i singoli Comuni a sobbarcarsi i costi della depliantistica?
"Non lo so. Però basti pensare che nel 2009 abbiamo distribuito più di 210mila pezzi tra cartine, guide e pieghevoli per totale di 80mila euro. Per non parlare dei contributi elargiti per le manifestazioni in collaborazione con i Comuni: ben 60mila euro annui"
Qualche rammarico?
"Quando due anni fa mi sono insediato ho trovato un’azienda sicuramente da modernizzare. E nel 2009 ho avviato importanti progetti che avrei voluto sviluppare: il potenziamento dei punti informazione che a giorni vedranno la collocazione di un touch screen nello sportello alla stazione di Viareggio e, soprattutto, la nascita della Convention Bureau Versilia Costa Apuana che rappresenta un percorso virtuoso di collaborazione pubblico/privata per il congressuale. Un modello che la Regione dovrebbe salvaguardare. Inoltre stavamo avviando con la scuola Sant’Anna di Pisa un progetto sull’uva e il vino dove l’Apt avrebbe seguito la parte divulgativa del prodotto tipico locale. Ci ho messo tanto entusiasmo che oggi, purtroppo, lascia spazio all’incertezza".
FONTE: la nazione
giovedì 21 ottobre 2010
TOSCANA: REGIONE, PER TERMALISMO SERVE CAMBIO DI PASSO
''Nel 2009 il termalismo toscano ha sostanzialmente tenuto, nonostante la crisi. A fine 2010 ci attendiamo una sia pur lieve flessione e anche il 2011 sara' un anno difficile. Il settore rappresenta comunque una porzione importante del movimento turistico regionale e ritengo che le prospettive per una sua crescita esistano, a patto che riusciamo a fare sistema. Certamente serve un deciso cambio di passo, soprattutto ai grandi stabilimenti termali pubblici, che devono adeguarsi al dinamismo mostrato da quelli privati''.
Sono questi la sintesi della situazione e l'invito che l'assessore regionale al turismo e alle terme, Cristina Scaletti, ha rivolto agli operatori del settore riuniti oggi ai Bagni di Pisa nel comune di San Giuliano Terme per il convegno dedicato a 'Toscana & Terme: tra sostenibilita' e competitivita'''. ''Le localita' che possiedono questa vocazione - ha aggiunto l'assessore - puntino a recuperare la loro capacita' di proporre trattamenti sanitari, mentre le altre devono rapidamente riconvertirsi al wellness, che rappresenta il modo per intercettare fasce di utenti piu' giovani. A questo deve accompagnarsi la capacita' di proporre offerte turistiche di qualita', rifiutando logiche di concorrenza al ribasso e sfruttando invece il valore aggiunto rappresentato dallo straordinario contesto culturale, paesaggistico e ambientale di cui la Toscana e' portatrice''.
(Asca)
Sono questi la sintesi della situazione e l'invito che l'assessore regionale al turismo e alle terme, Cristina Scaletti, ha rivolto agli operatori del settore riuniti oggi ai Bagni di Pisa nel comune di San Giuliano Terme per il convegno dedicato a 'Toscana & Terme: tra sostenibilita' e competitivita'''. ''Le localita' che possiedono questa vocazione - ha aggiunto l'assessore - puntino a recuperare la loro capacita' di proporre trattamenti sanitari, mentre le altre devono rapidamente riconvertirsi al wellness, che rappresenta il modo per intercettare fasce di utenti piu' giovani. A questo deve accompagnarsi la capacita' di proporre offerte turistiche di qualita', rifiutando logiche di concorrenza al ribasso e sfruttando invece il valore aggiunto rappresentato dallo straordinario contesto culturale, paesaggistico e ambientale di cui la Toscana e' portatrice''.
(Asca)
mercoledì 20 ottobre 2010
TUSCANY-CHARMING al TTI DI RIMINI
Tutto pronto per l'appuntamento fieristico più importante della stagione.
Dal 21 al 24 ottobre ci sarà il TTI DI RIMINI.
Saremo presenti in fiera...
Dal 21 al 24 ottobre ci sarà il TTI DI RIMINI.
Saremo presenti in fiera...
TURISMO: LE RESIDENZE D'EPOCA TOSCANE ALL'ATTACCO DEL MINISTRO
L'Associazione delle Dimore Storiche italiane (ADSI) rivolge un appello al ministro del Turismo perche' sia estesa a tutta l'Italia le legge regionale toscana che ha istituito la categoria ricettiva delle Residenze d'Epoca. Lo fa con Niccolo' Rosselli Del Turco, il presidente della Sezione Toscana (www.adsitoscana.it), che con oltre 900 affiliati sul totale nazionale di 4000, rappresenta il maggior pilastro dell'associazione. "E' una richiesta di ordine strategico", spiega, "L'Italia ha la fortuna di possedere un patrimonio immobiliare storico straordinario, che pero' occorre offrire sul mercato turistico in modo riconoscibile, coordinato e costante, per attrarre un nuovo pubblico di qualita': il turista colto, informato, non necessariamente ricco, che all'albergo tradizionale preferisce una dimensione non omologata, un'antica dimora dove puo' entrare in contatto con l'anima piu' autentica della nostra Toscana e della nostra Italia" Nel decennale della Legge (la n. 42 del marzo 2000) e alla vigilia del TTG Incontri di Rimini, la fiera internazionale degli operatori turistici dove dal 22 al 24 ottobre saranno in vetrina anche le Residenze d'Epoca toscane, Rosselli Del Turco ha tenuto oggi una conferenza stampa a Firenze per presentare bilanci, prospettive e problemi del settore, non ultimo quello dell'abusivismo. All'incontro stampa hanno partecipato anche due degli specialisti che a suo tempo contribuirono alla formulazione della Legge, Paolo Bongini, dirigente del settore Turismo della Regione Toscana, ed Ermanno Bonomi oggi al Centro Studi Turistici di Firenze. Per Dimore Storiche si intendono palazzi, ville e castelli privati, che per il loro particolare valore storico artistico lo Stato ha vincolato sotto il profilo architettonico. In Toscana sono 3500, un patrimonio enorme che gode di alcuni benefici fiscali e che da qualche anno si presenta sul mercato turistico, per lo piu' singolarmente, spesso con una semplice licenza di affittacamere, ossia senza un profilo appetibile, ben identificabile, e comunque con scarsa forza promozionale. (AGI)
VIA LE APT E SOLDI AI CONSORZI TURISTICI PRIVATI
E' LA PROPOSTA DELLA LEGA NORD TOSCANA CHE VUOLE INTRODURRE ANCHE IN TOSCANA I PREZZI MINIMI CONTRO LE GRANDI CATENE DI ALBERGHI
Si parla ancora di turismo. La Lega Nord Toscana ha presentato una mozione per modificare la Legge Regionale n° 42 del 23 marzo 2000, “Testo unico delle Leggi Regionali in materia di turismo” al fine di reintrodurre i prezzi minimi ed un’interpellanza per la “soppressione APT e misure di adeguamento a garanzia della continuità della promozione turistica”.
La legge n° 42/2000 «obbliga i titolari o i gestori delle strutture ricettive – spiega Lazzeri – a comunicare entro il 1° ottobre di ogni anno i prezzi massimi che intendono praticare dal 1° gennaio dell’anno seguente. In Veneto e in Lombardia, però, gli albergatori sono obbligati anche a comunicare i prezzi minimi per tutelare i piccoli alberghi dalla concorrenza sfrontata delle grandi catene alberghiere. Conoscendo anticipatamente i prezzi minimi, la Regione Toscana e gli stessi operatori alberghieri potrebbero avviare una promozione turistica più idonea all’offerta del territorio».
Promozione che, secondo il “documento preliminare alla legge di bilancio di previsione per l’anno 2011 e pluriennale 2011/2013 e documento preliminare alla legge finanziaria 2011”, vedrà i tagli alle quattordici APT regionali per una promozione turistica accentrata su Firenze, a parte quella di valenza prettamente locale.
«Le Aziende di Promozione Turistica – esplica Staccioli – per quello che ci sono costate, hanno fallito nel loro compito. C’è la necessità di riorganizzare completamente questo settore guardando all’efficacia e all’efficienza. Non sono d’accordo sulla costituzione di un ente unico per la promozione turistica accentrato su Firenze perché non può tutelare le particolarità dei territori e degli operatori del settore.
La Regione, invece, dovrebbe stanziare dei fondi per favorire la nascita di associazioni fra gli operatori turistici, in modo che questi possano contribuire direttamente alla promozione del territorio e delle sue peculiarità, unendoli in enti unici per territorio, tipo, per esempio, l’area vasta della Versilia. In Versilia – conclude la consigliera fortemarmina – abbiamo delle associazioni e dei consorzi che negli anni hanno dimostrato di funzionare molto meglio dell’APT, come, per esempio, l’Associazione Albergatori e il consorzio Arte Mare. Perché, quindi, non puntare su questi enti privati che nascono sul territorio, unirli in uno unico per zona e dando loro dei piccoli finanziamenti invece delle ingenti somme di denaro sprecate per le varie APT?».
«L’economia toscana – spiega Gian Luca Lazzeri, consigliere regionale della Lega Nord Toscana –, oltre che sulle Pmi, si regge in maniera particolare sul turismo, al quale si legano indelebilmente i trasporti e le infrastrutture che, purtroppo, in Toscana, con la scusa dei tagli del Governo, vengono bistrattati dalla Regione invece di renderli più funzionali».
«Il turismo – gli fa eco la vicepresidente del gruppo consiliare leghista in Regione, Marina Staccioli – è una risorsa che dà un apporto sempre più importante al Pil toscano con importanti ricadute sull’occupazione. I tagli regionali impediranno alle APT di svolgere le attività di promozione e non possiamo permetterci di rinunciare a una promozione turistica in senso federale per accentrarla quasi tutta su Firenze».
FONTE: http://www.tenews.it
Si parla ancora di turismo. La Lega Nord Toscana ha presentato una mozione per modificare la Legge Regionale n° 42 del 23 marzo 2000, “Testo unico delle Leggi Regionali in materia di turismo” al fine di reintrodurre i prezzi minimi ed un’interpellanza per la “soppressione APT e misure di adeguamento a garanzia della continuità della promozione turistica”.
La legge n° 42/2000 «obbliga i titolari o i gestori delle strutture ricettive – spiega Lazzeri – a comunicare entro il 1° ottobre di ogni anno i prezzi massimi che intendono praticare dal 1° gennaio dell’anno seguente. In Veneto e in Lombardia, però, gli albergatori sono obbligati anche a comunicare i prezzi minimi per tutelare i piccoli alberghi dalla concorrenza sfrontata delle grandi catene alberghiere. Conoscendo anticipatamente i prezzi minimi, la Regione Toscana e gli stessi operatori alberghieri potrebbero avviare una promozione turistica più idonea all’offerta del territorio».
Promozione che, secondo il “documento preliminare alla legge di bilancio di previsione per l’anno 2011 e pluriennale 2011/2013 e documento preliminare alla legge finanziaria 2011”, vedrà i tagli alle quattordici APT regionali per una promozione turistica accentrata su Firenze, a parte quella di valenza prettamente locale.
«Le Aziende di Promozione Turistica – esplica Staccioli – per quello che ci sono costate, hanno fallito nel loro compito. C’è la necessità di riorganizzare completamente questo settore guardando all’efficacia e all’efficienza. Non sono d’accordo sulla costituzione di un ente unico per la promozione turistica accentrato su Firenze perché non può tutelare le particolarità dei territori e degli operatori del settore.
La Regione, invece, dovrebbe stanziare dei fondi per favorire la nascita di associazioni fra gli operatori turistici, in modo che questi possano contribuire direttamente alla promozione del territorio e delle sue peculiarità, unendoli in enti unici per territorio, tipo, per esempio, l’area vasta della Versilia. In Versilia – conclude la consigliera fortemarmina – abbiamo delle associazioni e dei consorzi che negli anni hanno dimostrato di funzionare molto meglio dell’APT, come, per esempio, l’Associazione Albergatori e il consorzio Arte Mare. Perché, quindi, non puntare su questi enti privati che nascono sul territorio, unirli in uno unico per zona e dando loro dei piccoli finanziamenti invece delle ingenti somme di denaro sprecate per le varie APT?».
«L’economia toscana – spiega Gian Luca Lazzeri, consigliere regionale della Lega Nord Toscana –, oltre che sulle Pmi, si regge in maniera particolare sul turismo, al quale si legano indelebilmente i trasporti e le infrastrutture che, purtroppo, in Toscana, con la scusa dei tagli del Governo, vengono bistrattati dalla Regione invece di renderli più funzionali».
«Il turismo – gli fa eco la vicepresidente del gruppo consiliare leghista in Regione, Marina Staccioli – è una risorsa che dà un apporto sempre più importante al Pil toscano con importanti ricadute sull’occupazione. I tagli regionali impediranno alle APT di svolgere le attività di promozione e non possiamo permetterci di rinunciare a una promozione turistica in senso federale per accentrarla quasi tutta su Firenze».
FONTE: http://www.tenews.it
venerdì 15 ottobre 2010
Pescaturismo: al mare con il peschereccio
Salpare a bordo di un peschereccio alle prime luci dell’alba, sentire la fresca brezza del mattino scompigliare i capelli, gettare in mare le reti, preparare le esche e calcolare la rotta è uno dei desideri che si possono realizzare grazie al pesca turismo.
Non è solo una delle ultime tendenze in fatto di viaggi ma un’autentica esperienza che gli appassionati del mare e del pesce dovrebbero provare almeno una volta nella vita. Il pesca turismo si presenta come una valida alternativa al classico week-end in agriturismo dove, invece di mungere le vacche e gustare i prodotti della terra, si naviga alla volta del pesce fresco da arrostire in barca. Così piccoli gruppi di turisti si improvvisano pescatori sotto l’attenta guida di chi questo mestiere lo fa da anni con passione e devozione. Si intrecciano le reti insieme agli affascinanti racconti dei pescatori pronti a svelare i trucchi della pesca e spiegare le differenze tra le varie specie ittiche di quel tratto di mare. I passeggeri hanno quindi la possibilità di conoscere i diversi tipi di reti che determinano anche le diverse tecniche di pesca come ad esempio il “tramaglio”, la “ferrettata”, le nasse usate soprattutto nel Lazio o il “palangaro” tipico della Liguria e utile per pescare il merluzzo.
Finita la parte didattica si passa a quella culinaria, si liberano i pesci dalle maglie e si inizia ad arrostirli e condirli secondo le tipiche ricette della tradizione regionale e i turisti rimangono estasiati al primo boccone di pesce fresco, appena pescato.
Questo tipo di vacanza permette di riscoprire il mestiere più antico del mondo parte integrante della nostra cultura mediterranea, permette di vedere il mare lontano dagli stabilimenti balneari, quel mare che in pochi hanno la fortuna di scoprire, permette di apprendere le tecniche della pesca autentica e di disprezzare quella a strascico che distrugge i nostri fondali e infine, il pescaturismo saluta i suoi ospiti lasciando loro il gusto del suo pesce e del suo mare.
FONTE: http://www.newnotizie.it
Non è solo una delle ultime tendenze in fatto di viaggi ma un’autentica esperienza che gli appassionati del mare e del pesce dovrebbero provare almeno una volta nella vita. Il pesca turismo si presenta come una valida alternativa al classico week-end in agriturismo dove, invece di mungere le vacche e gustare i prodotti della terra, si naviga alla volta del pesce fresco da arrostire in barca. Così piccoli gruppi di turisti si improvvisano pescatori sotto l’attenta guida di chi questo mestiere lo fa da anni con passione e devozione. Si intrecciano le reti insieme agli affascinanti racconti dei pescatori pronti a svelare i trucchi della pesca e spiegare le differenze tra le varie specie ittiche di quel tratto di mare. I passeggeri hanno quindi la possibilità di conoscere i diversi tipi di reti che determinano anche le diverse tecniche di pesca come ad esempio il “tramaglio”, la “ferrettata”, le nasse usate soprattutto nel Lazio o il “palangaro” tipico della Liguria e utile per pescare il merluzzo.
Finita la parte didattica si passa a quella culinaria, si liberano i pesci dalle maglie e si inizia ad arrostirli e condirli secondo le tipiche ricette della tradizione regionale e i turisti rimangono estasiati al primo boccone di pesce fresco, appena pescato.
Questo tipo di vacanza permette di riscoprire il mestiere più antico del mondo parte integrante della nostra cultura mediterranea, permette di vedere il mare lontano dagli stabilimenti balneari, quel mare che in pochi hanno la fortuna di scoprire, permette di apprendere le tecniche della pesca autentica e di disprezzare quella a strascico che distrugge i nostri fondali e infine, il pescaturismo saluta i suoi ospiti lasciando loro il gusto del suo pesce e del suo mare.
FONTE: http://www.newnotizie.it
martedì 12 ottobre 2010
A Rimini TTG incontri-TTI, fiera B2B
TTG incontri-TTI, la piu'importante fiera internazionale 'b2b' del settore turistico in Italia, torna a Rimini Fiera per la sua 47/a edizione dal 22 al 24 ottobre.
Nei tre giorni vengono presentate al mercato le principali novita' degli operatori del turismo: oltre 35.000 le presenze registrate nel 2009, piu' di un migliaio di espositori diretti, corrispondenti a 2.400 imprese di oltre 100 paesi. ''C'e' una cosa fondamentale alla base del successo di TTG Incontri - spiega Paolo Audino, amministratore delegato di TTG Italia, societa' di Rimini Fiera che organizza l'appuntamento -: ascoltiamo il mercato, elaboriamo gli input che ci arrivano e progettiamo''.
L'edizione 2010 ne vuole confermare con maggiore evidenza il nuovo profilo mondiale. Infatti per la prima volta dalla sua fondazione 40 anni fa, l'Uftaa (l'associazione internazionale che rappresenta circa 70 mila agenti di viaggi di tutto i continenti) torna a riunirsi proprio in occasione del TTG per rivedere il proprio statuto. Attorno al tavolo siederanno circa 80 rappresentanti dalle federazioni nazionali. Inoltre gia' nel 2009 e' stato forte l'incremento delle presenze straniere con oltre 6.000 operatori presenti e una crescita del 37% rispetto al 2008, con societa' espositrici da tanti paesi.
Dal punto di vista espositivo una delle principali novita' e' il debutto di Discover America, un intero padiglione per presentare l'ampia offerta turistica degli Stati Uniti. Ma ci saranno altre new entry: da Francoforte ad Amburgo a Vienna, dal Guatemala all'Australia, da Anguilla all'Estonia.
Sul fronte TTI, il piu' importante workshop per commercializzare l'offerta turistica italiana, le opportunita' di networking verranno raddoppiate grazie a 'Meet&Match', una sorta di 'speed date' applicato agli operatori turistici, che anticipa i workshop successivi e servira' a pianificare gli appuntamenti liberi, ma anche avviare nuovi contatti tra espositori e buyer, tour operator nazionali e internazionali interessati ad acuistare il prodotto Italia.
Verra' anche riproposta 'Bus & Turismo', area tematica dedicata al segmento bus, una piazza d'incontro a tema, in cui gli operatori potranno scoprire le novita' e tendenze del mercato.
Oltre alle novita', in fiera si possono trovare dei momenti di aggiornamento continuo (TTG Forum) ma anche dei luoghi dove acquisire strumenti, conoscenze e applicazioni per lo sviluppo del business (TTG LAB). Quest'ultimo e' un progetto firmato TTG Italia, rivolto a tutti gli operatori del settore turistico: oltre 50 argomenti di stretta attualita' suddivisivi in altrettanti laboratori pratici, per aiutare i professionisti del comparto a sviluppare al meglio le proprie competenze. Nasce per rispondere a una precisa domanda degli operatori: coniugare l'esigenza di aggiornamento continuo (TTG FORUM) con la necessita' di acquisire rapidamente strumenti, conoscenze e applicazioni innovative per lo sviluppo del business.
Tra le domande che si porranno gli operatori, certamente quella di nuove regole tra agenzie di viaggio e compagnie aeree nell'era del low cost e delle prenotazioni via internet; quali sono le opportunita' di sviluppo degli aeroporti italiani e come rendere competitivo il sistema dei trasporti rispetto ai main competitor europei; come accorciare la filiera dell'intermediazione che spesso ai clienti appare troppo lunga e articolata. Verra' poi presentata un'indagine esclusiva sulla percezione e la vendita del prodotto turistico Italia da parte dei mercati esteri. TTG Lab propone quest'anno oltre 50 titoli declinati trasversalmente per aree tematiche, target di interesse, livello di approfondimento.
La prima edizione di TTG Incontri e' stata organizzata nel 1977 a Milano. Per oltre 15 anni, l'appuntamento si e' svolto con piu' edizioni l'anno in Italia (primavera-autunno) e all'estero (Est Europa). Il workshop, dopo essere stato itinerante per diverso tempo, e' approdato nel 1993 a Riva del Garda, dove e' rimasto nove anni. Nel 2003 TTG Italia ha deciso di spostare l'evento nel nuovo Quartiere di Rimini Fiera.
ANSA
Nei tre giorni vengono presentate al mercato le principali novita' degli operatori del turismo: oltre 35.000 le presenze registrate nel 2009, piu' di un migliaio di espositori diretti, corrispondenti a 2.400 imprese di oltre 100 paesi. ''C'e' una cosa fondamentale alla base del successo di TTG Incontri - spiega Paolo Audino, amministratore delegato di TTG Italia, societa' di Rimini Fiera che organizza l'appuntamento -: ascoltiamo il mercato, elaboriamo gli input che ci arrivano e progettiamo''.
L'edizione 2010 ne vuole confermare con maggiore evidenza il nuovo profilo mondiale. Infatti per la prima volta dalla sua fondazione 40 anni fa, l'Uftaa (l'associazione internazionale che rappresenta circa 70 mila agenti di viaggi di tutto i continenti) torna a riunirsi proprio in occasione del TTG per rivedere il proprio statuto. Attorno al tavolo siederanno circa 80 rappresentanti dalle federazioni nazionali. Inoltre gia' nel 2009 e' stato forte l'incremento delle presenze straniere con oltre 6.000 operatori presenti e una crescita del 37% rispetto al 2008, con societa' espositrici da tanti paesi.
Dal punto di vista espositivo una delle principali novita' e' il debutto di Discover America, un intero padiglione per presentare l'ampia offerta turistica degli Stati Uniti. Ma ci saranno altre new entry: da Francoforte ad Amburgo a Vienna, dal Guatemala all'Australia, da Anguilla all'Estonia.
Sul fronte TTI, il piu' importante workshop per commercializzare l'offerta turistica italiana, le opportunita' di networking verranno raddoppiate grazie a 'Meet&Match', una sorta di 'speed date' applicato agli operatori turistici, che anticipa i workshop successivi e servira' a pianificare gli appuntamenti liberi, ma anche avviare nuovi contatti tra espositori e buyer, tour operator nazionali e internazionali interessati ad acuistare il prodotto Italia.
Verra' anche riproposta 'Bus & Turismo', area tematica dedicata al segmento bus, una piazza d'incontro a tema, in cui gli operatori potranno scoprire le novita' e tendenze del mercato.
Oltre alle novita', in fiera si possono trovare dei momenti di aggiornamento continuo (TTG Forum) ma anche dei luoghi dove acquisire strumenti, conoscenze e applicazioni per lo sviluppo del business (TTG LAB). Quest'ultimo e' un progetto firmato TTG Italia, rivolto a tutti gli operatori del settore turistico: oltre 50 argomenti di stretta attualita' suddivisivi in altrettanti laboratori pratici, per aiutare i professionisti del comparto a sviluppare al meglio le proprie competenze. Nasce per rispondere a una precisa domanda degli operatori: coniugare l'esigenza di aggiornamento continuo (TTG FORUM) con la necessita' di acquisire rapidamente strumenti, conoscenze e applicazioni innovative per lo sviluppo del business.
Tra le domande che si porranno gli operatori, certamente quella di nuove regole tra agenzie di viaggio e compagnie aeree nell'era del low cost e delle prenotazioni via internet; quali sono le opportunita' di sviluppo degli aeroporti italiani e come rendere competitivo il sistema dei trasporti rispetto ai main competitor europei; come accorciare la filiera dell'intermediazione che spesso ai clienti appare troppo lunga e articolata. Verra' poi presentata un'indagine esclusiva sulla percezione e la vendita del prodotto turistico Italia da parte dei mercati esteri. TTG Lab propone quest'anno oltre 50 titoli declinati trasversalmente per aree tematiche, target di interesse, livello di approfondimento.
La prima edizione di TTG Incontri e' stata organizzata nel 1977 a Milano. Per oltre 15 anni, l'appuntamento si e' svolto con piu' edizioni l'anno in Italia (primavera-autunno) e all'estero (Est Europa). Il workshop, dopo essere stato itinerante per diverso tempo, e' approdato nel 1993 a Riva del Garda, dove e' rimasto nove anni. Nel 2003 TTG Italia ha deciso di spostare l'evento nel nuovo Quartiere di Rimini Fiera.
ANSA
lunedì 11 ottobre 2010
Agriturismo Così la vacanza fa più bello anche il paesaggio
L' a g r i t u r i s m o non è solo una vacanza all' aria aperta, cont e m p l a z i o n e della natura, una moda turistica. È difesa dell' ambiente e un motore per l' economia. Là dove gli agriturismi si concentrano s' innesca un circuito virtuoso che porta benefici non solo ecologici ma benessere diffuso al territorio circostante, ai comuni vicini. Insomma, la vacanza verde fa bene alla natura. Ne è convinto il Touring Club che il 10 ottobre celebra "l' Italia 10 e lode": un' iniziativa che invita a scoprire 87 luoghi d' eccellenza, piccoli borghi e centri storici dell' entroterra tutti premiati con la Bandiera arancione, il simbolo della qualità che viene assegnato ai luoghi che hanno saputo mantenere il loro patrimonio di storia, tradizione, accoglienza. E c' è una correlazione stretta tra questi luoghi e gli agriturismi, un fenomeno esploso negli ultimi anni che ha cambiato il rapporto con l' ambiente e con l' idea stessa di vacanza. «L' agriturismo tutela il territorio, preserva il paesaggio e innesca un meccanismo virtuoso con i comuni vicini», dicono gli esperti del Touring Club. Borghi storici, colline panoramiche, musei a cielo aperto. C' è un' Italia preziosa, intatta, che resiste. Ci sono luoghi che rappresentano una geografia dell' eccellenza, itinerari che un tempo erano considerati "Italia minore" e che oggi sono laboratori di tendenze, al centro dei nuovi flussi turistici. Sono 174 i luoghi segnati dalla Bandiera arancione (1.940 le richieste), è una mappa della qualità che attraversa tutte le regioni, itinerari sempre più ricercati dall' ecoturista, a caccia di esperienze autentiche e sostenibili. Mete scelte dal nuovo viaggiatore che privilegia un edonismo più maturo e meno consumista. «Questi territori rispondono ad uno stile di vita più autentico, che è ciò che cerca il nuovo turista», spiega Franco Iseppi, presidente del Touring Club. «Rispondono di più al modo in cui viene concepito oggi il turismo: verde, non omologato, attento all' ambiente, fortemente identitario». La massiccia presenza di agriturismi vicini a questi centri «testimonia l' esistenza di un territorio e un paesaggio molto tutelato e questo incoraggia l' assegnazione delle bandiere arancioni ai comuni limitrofi». I turismi si moltiplicano e quello verde è esploso negli ultimi anni, così come quello enogastronomico e d' arte, i flussi di viaggiatori s' intrecciano e l' agriturismo diventa spesso la "soluzione" alberghiera preferita, il luogo di transito quando non è la meta. In Italia sono 18.480 gli agriturismi, la metà è al Nord. Dal 1998 al 2008 il numero dei posti letto negli agriturismi è aumentato del 223,8 per cento. Non a caso la regione che vanta più bandiere arancioni è la Toscana, che è anche la regione leader per presenza di agriturismi. Un turismo apparentemente di nicchia, laterale ma in realtà anticipatore di tendenze. «Dietro il fenomeno ci sono diverse cause», spiega Monica Fabris, sociologa, che ha recentemente realizzato una ricerca sulle tendenze del turismo. «C' è la destagionalizzazione della vacanza, la tendenza cioè a fare vacanze brevi durante tutto l' anno e a non concentrarsi in un unico periodo, quello estivo. C' è anche il bisogno di autenticità, il desiderio di poter fare incontri meno mediati, meno commerciali. La vacanza verde soddisfa anche il bisogno di "unicità", di poter vivere un' esperienza non standardizzata». Borghi storici dell' entroterra, piccoli comuni, agriturismi: un circuito virtuoso che si alimenta a vicenda e che dà frutti. «Queste realtà sono spesso laboratori di sperimentazione, di buone pratiche, d' innovazione», dice Franco Iseppi. «Una qualità che non solo fa tendenza ma produce anche un innegabile ritorno commerciale: le località che hanno una bandiera arancione vedono aumentare il flusso dei turisti».
FONTE: Repubblica.it
FONTE: Repubblica.it
TURISMO: FIRENZE, HA UN'ETA' MEDIA DI 40 ANNI ED E' ISTRUITO
Il visitatore fiorentino ha un'eta' media di 40 anni; quasi il 55% ha al di sotto dei 35 anni, mentre sono poco numerosi gli over 65. Il livello di istruzione appare piuttosto elevato cosi' come la sua capacita' di spesa.
Il 58% dei turisti, soprattutto stranieri, si trova alla sua prima esperienza di vacanza sul territorio fiorentino; i turisti "fedeli" rappresentano il 10% del campione. Sono questi i dati che emergono da un'indagine sul livello di soddisfazione dei turisti che hanno soggiornato nel territorio fiorentino, realizzata nel mese di agosto 2010 su un campione di visitatori che hanno effettuato un soggiorno o una visita giornaliera in una localita' qualsiasi della provincia di Firenze. I risultati dello studio sono stati presentati nel corso di una conferenza stampa dall'Assessore provinciale al Turismo Giacomo Billi, dal direttore dell'Apt di Firenze, Lara Fantoni e da Alessandro Tortelli, direttore del Centro studi turistici. Il questionario di indagine ha cercato di raccogliere informazioni su vari aspetti che riguardano la visita dei turisti italiani e stranieri: dall'organizzazione del viaggio alle motivazioni, al tipo di sistemazione scelta alla spesa sostenuta; dal livello di soddisfazione per i diversi servizi fino alle intenzioni di ritorno per una nuova esperienza di vacanza. Gli obiettivi dell'indagine sono stati: la comprensione della tipologia del turista ed il suo comportamento di consumo turistico; le motivazioni che spingono il campione intervistato a trascorrere le sue vacanze a Firenze e Provincia; il livello di soddisfazione dei visitatori rispetto ai servizi erogati dalla citta' e provincia. Nel processo decisionale e organizzativo del viaggio assume un ruolo rilevante la consultazione da parte dei visitatori delle guide turistiche, al secondo posto troviamo internet (fondamentale per gli stranieri). Il turista privilegia di gran lunga l'organizzazione autonoma della vacanza e solo in alcuni casi si affida ad intermediari.
Internet rappresenta il canale principale per la prenotazione dell'alloggio; il turista si rivolge prevalentemente ai siti di prenotazione online, ma e' in crescita la tendenza a contattare la struttura direttamente tramite il sito aziendale. La principale motivazione che spinge i turisti a visitare la citta' di Firenze nel mese di agosto e' data dall'interesse per l'offerta artistica e culturale. Nel resto del territorio provinciale, gli elementi che attraggono i turisti fanno riferimento alle bellezze naturali e paesaggistiche, ma anche alla possibilita' di trascorrere soggiorni all'insegna del riposo e della tranquillita'. (AGI)
Il 58% dei turisti, soprattutto stranieri, si trova alla sua prima esperienza di vacanza sul territorio fiorentino; i turisti "fedeli" rappresentano il 10% del campione. Sono questi i dati che emergono da un'indagine sul livello di soddisfazione dei turisti che hanno soggiornato nel territorio fiorentino, realizzata nel mese di agosto 2010 su un campione di visitatori che hanno effettuato un soggiorno o una visita giornaliera in una localita' qualsiasi della provincia di Firenze. I risultati dello studio sono stati presentati nel corso di una conferenza stampa dall'Assessore provinciale al Turismo Giacomo Billi, dal direttore dell'Apt di Firenze, Lara Fantoni e da Alessandro Tortelli, direttore del Centro studi turistici. Il questionario di indagine ha cercato di raccogliere informazioni su vari aspetti che riguardano la visita dei turisti italiani e stranieri: dall'organizzazione del viaggio alle motivazioni, al tipo di sistemazione scelta alla spesa sostenuta; dal livello di soddisfazione per i diversi servizi fino alle intenzioni di ritorno per una nuova esperienza di vacanza. Gli obiettivi dell'indagine sono stati: la comprensione della tipologia del turista ed il suo comportamento di consumo turistico; le motivazioni che spingono il campione intervistato a trascorrere le sue vacanze a Firenze e Provincia; il livello di soddisfazione dei visitatori rispetto ai servizi erogati dalla citta' e provincia. Nel processo decisionale e organizzativo del viaggio assume un ruolo rilevante la consultazione da parte dei visitatori delle guide turistiche, al secondo posto troviamo internet (fondamentale per gli stranieri). Il turista privilegia di gran lunga l'organizzazione autonoma della vacanza e solo in alcuni casi si affida ad intermediari.
Internet rappresenta il canale principale per la prenotazione dell'alloggio; il turista si rivolge prevalentemente ai siti di prenotazione online, ma e' in crescita la tendenza a contattare la struttura direttamente tramite il sito aziendale. La principale motivazione che spinge i turisti a visitare la citta' di Firenze nel mese di agosto e' data dall'interesse per l'offerta artistica e culturale. Nel resto del territorio provinciale, gli elementi che attraggono i turisti fanno riferimento alle bellezze naturali e paesaggistiche, ma anche alla possibilita' di trascorrere soggiorni all'insegna del riposo e della tranquillita'. (AGI)
Iscriviti a:
Post (Atom)