giovedì 30 settembre 2010

TURISMO: FATTORIE DIDATTICHE, TOSCANA LEADER CON 700 STRUTTURE

A scuola in fattoria, sempre di piu’ e in tutte le regioni: e’ questo che emerge dai recenti censimenti sul fenomeno delle Fattorie Didattiche in Italia, oltre 3mila secondo Agriturist l’associazione agrituristica di Confagricoltura. La regione leader del settore resta, come per l’offerta agrituristica, la Toscana con circa 700 strutture adibite alla didattica .Seguono poi, stando sempre alle stime di Agriturist, l’Emilia Romagna (330), il Piemonte (250), la Campania (235) e il Veneto (circa 220). Il fatturato annuale del settore delle Fattorie Didattiche e’ calcolato intorno ai 12 milioni di euro, mentre il prezzo per visita e’ pari a 6/10 euro a persona a cui vanno aggiunti altri 6-12 euro per la merenda o il pranzo. Secondo un’indagine svolta da AgriGiochiAmo�, e riportata nel manuale “Fattoria didattica: come organizzarla, come promuoverla”, la Fattoria Didattica porterebbe ad un incremento del fatturato dell’agriturismo tra l’8 e il 15 per cento per anno e da uno studio della Bergerie’ Nationale Francese risulta che ogni azienda in un anno puo’ arrivare a ricevere fino 4-6 mila “piccoli” ospiti. E’ sulla base di questi importanti numeri che AgrieTour, il Salone nazionale dell’agriturismo, apre le porte a questa componente dell’ospitalita’ agricola con il padiglione “AgrieTour bimbi - fattorie didattiche per la scuola e la famiglia”, questo il nome dell’area dedicata alla didattica, organizzata in collaborazione con AgriGiochiAmo�. Sara’ il primo evento nazionale, rivolto esclusivamente alle Fattorie Didattiche. Gli obiettivi principali di AgrieTour Bimbi saranno quello di dare la possibilita’ alle fattorie didattiche d’Italia di rivolgersi ad un pubblico molto piu’ vasto, grazie all’incontro con i tour operator specializzati, con le associazioni professionali del mondo della scuola, giornalisti e comunicatori specializzati nel turismo scolastico, ma anche dare la possibilita’ ai numerosi visitatori di AgrieTour di conoscere i prodotti e le attivita’ proposte dalle fattorie didattiche. Altro aspetto importante sara’ rappresentato dallo scambio di informazioni ed esperienze tra le fattorie didattiche italiane tramite l’organizzazione di seminari e conferenze con i massimi esperti del settore a livello nazionale. AgrieTour Bimbi e’ una delle tante novita’ su cui l’organizzazione di AgrieTour, il Salone nazionale dell’agriturismo, che si svolgera’ ad Arezzo dal 12 al 14 novembre 2010 sta puntando. L’evento nazionale, unico in Italia, si prepara a porsi ancora una volta come teatro per le principali novita’ del settore dell’agriturismo, creando l’opportunita’ di incontro tra operatori e buyers, ma anche fornendo il know how, attraverso i master e i convegni in programma, a chi nel settore dell’agriturismo opera con passione e professionalita’. (AGI)

mercoledì 29 settembre 2010

Antoitalia si aggiudica il mandato per la vendita della Certosa di Pontignano

Il prestigioso complesso immobiliare sulle colline del Chianti, proprietà dell'Università di Siena
Il bando d’asta pubblica verrà pubblicato nei prossimi mesi. Prezzo minimo d’asta fissato a 68 milioni di Euro



La società milanese Antoitalia (www.antoitalia.it) – dopo essere risultata aggiudicataria della gara indetta dall’Università di Siena nel corso del 2009 – ha sottoscritto il mandato irrevocabile a titolo gratuito per la vendita dello storico complesso immobiliare della Certosa di Pontignano, situato nel Chianti senese.

Il mandato è stato conferito dal Rettore dell’Università, dopo l’approvazione del Consiglio di Amministrazione e del Senato Accademico ed i pareri positivi di Ministero dell’Economia e Finanze e Ministero dell’Università e Ricerca. Antoitalia si è impegnata nei confronti dell’Ateneo senese ad organizzare un’asta pubblica per individuare un acquirente per l’immobile, per un prezzo minimo di vendita fissato in 68 milioni di Euro. Il bando d’asta è in corso di predisposizione e sarà pubblicato nei prossimi mesi.

La Certosa di Pontignano si trova nel comune di Castelnuovo Berardenga (Siena), nell’area del Chianti Classico, a circa 8 km da Siena. E’ una zona della Toscana di particolare interesse paesaggistico, caratterizzata da colline coperte da vigneti ed oliveti che si alternano ad ampie zone boschive, punteggiate da numerosi piccoli borghi e cascine.

La costruzione del complesso – sorto come monastero certosino – risale alla seconda metà del secolo XIV. Dal 1959 l’immobile è proprietà dell’Università di Siena ed ospita attualmente il Centro Congressi dell’Università. La superficie complessiva – inclusi gli spazi scoperti – è di circa 19.700 mq, a cui si aggiungono circa 11 ettari di terreno agricolo circostante.


--------------------------------------------------------------------------------

Cenni storici sull’immobile

La Certosa di Pontignano risale al secolo XIV, periodo in cui l’Ordine dei Certosini si stava espandendo in Italia ed in particolare in Toscana. Pontignano fu l’ultima certosa ad essere costruita sulle colline senesi, ed è anche l’unica che ancora oggi mantiene aspetto e tono originari. Allo stesso periodo risale la costruzione, in prossimità di Siena, della Certosa di Maggiano –oggi sede di un hotel di lusso della catena Relais & Chateaux - e della Certosa di Belriguardo – che ospita attualmente una prestigiosa azienda vinicola.

L’impianto architettonico del complesso di Pontignano risente dei vari interventi succedutisi nel tempo, in particolare in epoca rinascimentale. Il modulo costruttivo, dopo quasi 700 anni, è rimasto però quello tradizionale dei monasteri certosini, suddiviso in tre parti: l’area destinata a celle per i monaci, intorno al chiostro grande; l’area adibita ad alloggio per i conversi ed infine l’area riservata a chiesa, capitolo e refettorio, intorno al chiostro piccolo, vero cuore della Certosa.

I monaci certosini abitarono il complesso sino alla fine del Settecento. Dopo vari passaggi di proprietà e di destinazione nel corso dell’Ottocento e della prima metà del Novecento, la Certosa venne infine acquistata dall’Università di Siena nel 1959 ed adibita a residenza universitaria.

Attualmente l’immobile è utilizzato dall’Ateneo senese come complesso ricettivo, congressuale e residenziale. La Certosa ospita infatti il Centro Congressi dell’Università di Siena, con annessa foresteria e ristorante, e costituisce uno dei principali poli del turismo congressuale in Toscana.

Il complesso immobiliare è composto da diversi fabbricati, su più livelli, per una superficie commerciale totale di circa 6.700 mq (esclusi spazi scoperti, chiostri, porticati, collegamenti verticali e locali tecnici).

La superficie complessiva, inclusi spazi scoperti, giardino all’italiana e pomario, è di oltre 19.700 mq (di cui 10.660 mq di fabbricati e 9.075 mq di chiostri e spazi scoperti). A questi si aggiungono circa 11 ettari di terreno agricolo circostante.

Dal punto di vista urbanistico, il complesso della Certosa è inserito tra gli edifici e beni storico-architettonici.
ALTRE INFO

lunedì 27 settembre 2010

Turismo: Coldiretti, d'autunno vince quello ambientale

Nei mesi autunnali rispetto alle mete tradizionali si registra un aumento in percentuale del turismo ecologico, legato alla natura in montagna, nei parchi e nelle campagne, con una crescita che gli ha permesso di raggiungere in Italia il valore di oltre 10 miliardi all'anno.

E' quanto afferma la Coldiretti, in riferimento alle stime dell'Istat, nel sottolineare che ad apprezzare l'autunno sono soprattutto gli amanti della tranquillità che vogliono riposarsi a contatto con la natura con lunghe passeggiate nei boschi ma anche gustare i sapori dell’enogastronomia locale. Un interesse riscuotono - continua la Coldiretti - i centri minori dove i buongustai possono approfittare delle tradizionali sagre autunnali per scoprire tradizioni gastronomiche locali attraverso piatti tipici e specialità.

Una estate senza siccità che - sottolinea la Coldiretti - rappresenta una inversione di tendenza rispetto all'ultimo decennio ha infatti creato le condizioni favorevoli alla raccolta di funghi e tartufi che si prevede "abbondante e di buona qualita" ed a prezzi "abbordabili".

In Italia la raccolta dei tartufi, praticata già dai Sumeri, genera anche attraverso negozi e ristoranti un indotto stimato dalla Coldiretti in circa mezzo miliardo di euro per una specialità venduta fresca, conservata o trasformata.

Secondo la borsa nazionale del tartufo, le cui quotazioni sono disponibili sul sito www.tuber.it, in questo momento si viaggia tra i 1.700 e i 1.800 euro al chilo per gli esemplari da 20 grammi di tartufo bianco.
Buoni affari nell’acquisto dei prodotti autunnali possono essere fatti nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica presenti lungo tutto lo stivale, nei piccoli e nei grandi centri.


Non mancano quanti scelgono di alloggiare in un dei diciottomila agriturismi presenti in Italia, secondo Terranostra che offrono piatti tradizionali con un buon rapporto prezzo/qualità. In Italia sono "aperti al pubblico" per acquistare prodotti enogastronomici 63mila frantoi, cantine, malghe e cascine ma anche centinaia di mercati degli agricoltori di Campagna amica.

Il Belpaese - secondo la Coldiretti - puo' contare anche sulla leadership europea nella produzione biologica e nell'offerta di prodotti tipici con ben 210 denominazioni di origine riconosciute a livello comunitario e 4.511 specialita' tradizionali censite dalle regioni, mentre sono 498 i vini a denominazione di origine controllata (Doc), controllata e garantita (Docg) e a indicazione geografica tipica (320 vini Doc, 41 Docg e 137 Igt). Per scegliere la vacanza in agriturismo è possibile consultare le guide specializzate come "Agriturismo" edito dall'Istituto Geografico De Agostini che raccoglie le aziende associate a Terranostra o ricercare su internet dove è presente il sito www.campagnamica.it con una selezione di quasi millecinquecento agriturismi che possono essere scelti attraverso un motore di ricerca per tipo di ospitalità, collocazione geografica, prezzo e servizi offerti, compreso il benvenuto agli animali.
TELEBORSA

domenica 26 settembre 2010

La Toscana in Europa con la mostra sulla Francigena

La Toscana partecipa da protagonista alle iniziative della giornata europea del turismo, che si celebra lunedì 27 settembre.
Alle 12.30 a Bruxelles presso la sede della Commissione europea, sarà infatti l'assessore regionale al turismo, Cristina Scaletti, ad inaugurare, insieme alla direttrice del Consiglio d'Europa, Gabriella Battaini Dragoni, e al vicepresidente della Commissione europea, Antonio Tajani, la mostra dedicata ai 29 principali itinerari culturali europei.
La Toscana coordina il gruppo delle Regioni italiane per la promozione della Francigena e per l'occasione ha contribuito a realizzare, insieme all'Associazione italiana vie Francigene, una sezione della mostra nella quale l'itinerario turistico e culturale che attraversa l'Italia, occupa un posto di rilievo. Nove pannelli saranno infatti dedicati al percorso di duemila chilometri da Canterbury a Roma seguito da Si gerico, l'arcivescovo della città inglese, nell'anno 990.
«La Toscana – spiega l'assessore regionale Cristina Scaletti – crede molto nel valore di questo itinerario, tanto che solo quest'anno ha finanziato, con un contributo di 6 milioni di euro, investimenti sui 400 chilometri di nostra competenza per un totale di 9 milioni. Serviranno per migliorare i percorsi, per attrezzare meglio i punti tappa e per la cartellonistica. Lo scorso anno abbiamo varato un master plan per la Francigena, e ho appena deciso di costituire un gruppo di lavoro interno alla Regione per sviluppare le potenzialità di questa vera e propria arteria di rilievo storico, religioso, culturale e turistico».
Il tratto italiano attraversa 140 comuni e quello toscano ne tocca 34, da Pontremoli ad Abbadia San Salvatore ed è uno degli itinerari di turismo “slow” promossi dalla Regione, alla scoperta delle fortezze e dei castelli presenti lungo il percor so, o delle pievi e dei borghi fortificati.
Sono 14 i punti tappa toscani (Pontremoli, Aulla, Avenza, Pietrasanta, Lucca, Altopascio, San Miniato, Gambassi, San Gimignano, Monteriggioni, Siena, Isola d’Arbia, San Quirico d’Orcia e Radicofani) nei quali i viandanti possono trovare informazioni, servizi, strutture e accoglienza.
FONTE: REGIONE TOSCANA

Turismo più accessibile e multimedialità: così cambia il mondo dei viaggi

Al via alla Fiera di Bergamo l'edizione 2010 di No Frills: tour operator, compagnie aeree e crocieristiche, agenti di viaggio ed enti del turismo si incontrano per fare il bilancio della stagione e per pianificare il futuro. Tra cataloghi da leggere via smartphone e brochure 3D.

La vacanza è un diritto di tutti, nessuno escluso. Un principio da tenere a mente. Anche per affrontare la crisi del settore e rilanciare il turismo in Italia. Con questo invito si è aperta oggi l'edizione 2010 di No Frills, l'appuntamento dedicato al business del turismo che fa incontrare a Bergamo fino a domani, 25 settembre, i principali attori del settore: tour operator, compagnie aeree, gruppi crocieristici, agenti di viaggio, enti di promozione turistica italiani e internazionali.

Al centro delle discussioni della prima giornata, le prospettive e le sfide del turismo accessibile, ovvero l'offerta turistica che si rivolge ai disabili e ai turisti con esigenze particolari in termini di salute e alimentazione. Secondo i dati dell'Anglat (Associazione nazionale guida legislazione andicappati trasporti), ci sono circa 6 milioni di persone con disabilità in Italiae 48 milioni in Europa. I progetti che migliorano l'accoglienza in questo segmento di mercato possono essere quindi un'opportunità di business da non sottovalutare. Tra le iniziative più recenti, Village for all, un network di campeggi e villaggi accessibili. «La quota di fatturato che proviene dai turisti disabili può essere significativa: nelle strutture affiliate alla nostra rete va dal 2 al 10%», conferma Roberto Vitali, fondatore del network e membro della neonata Commissione ministeriale per la promozione del turismo accessibile.

In attesa di fare il primo affidabile bilancio della stagione turistica 2010, che introdurrà i lavori del convegno Cambia la relazione tra network e tour operation: vediamo come e perché (sabato 25 alle ore 10), No Frills propone già alcune anticipazioni dello studio condotto da Gfk Retail and Technology, una delle maggiori società di ricerche di mercato del mondo. I motivi per essere ottimisti ci sono. Dall'inizio del 2010 a oggi, il calo dei pacchetti venduti in agenzia è proseguito (-6%), ma a un ritmo meno serrato che in passato: nel 2009 la flessione rispetto all'anno precedente era stata del 18%. I segnali incoraggianti si notano soprattutto in alcuni segmenti di mercato come le destinazioni a lungo raggio, dove si registra una crescita dell'8%, mentre nel 2009 l'andamento era stato negativo (-14%). Tra le mete oltreoceano più ambite dagli italiani, Canada, Messico, Brasile e Perù.

Si dicono soddisfatti anche gli operatori dei settori che più hanno puntato sull'innovazione, in particolare quello dei viaggi ad alto valore aggiunto riservati a un pubblico di alta gamma e le crociere. Le innovazioni che hanno incontrato il favore dei viaggiatori sono in particolare quelle che vanno in direzione della multimedialità, e dell'integrazione tra mezzi tradizionali (cataloghi, brochure) e digitali (internet, applicazione per device portatili). Come ha fatto, per esempio Idee per viaggiare, tour operator specializzato su destinazioni esotiche come Dubai e Maldive, che ha inserito nei propri cataloghi i qr code, i codici ottici che contengono informazioni multimediali aggiuntive (foto e video), leggibili attraverso telefoni cellulari e smartphone. A breve, sperimenterà anche i cataloghi in 3D. «Il 2010 è stato positivo», commenta l'ad Danilo Curzi, «salvo una piccola frenata tra giugno e luglio. Le vendite sono cresciute del 12-13% rispetto al 2009 e già sono partite le prenotazioni per i primi mesi del 2011».

L'interesse e l'uso crescente di strumenti multimediali da parte di viaggiatori sempre più esperti e consapevoli è confermato dai risultati della ricerca effettuata da Netcomm, consorzio del commercio elettronico che riunisce alcuni tra i più importanti marchi italiani e internazionali attivi sul web: la tendenza più significativa del settore dei viaggi e del turismo è di fare sempre più diffusamente ricorso a Internet, luogo non solo di raccolta delle informazioni relative a viaggi e destinazioni, ma anche di acquisto. Il 51% delle transazioni commerciali in Italia ha per oggetto biglietti, prenotazioni alberghiere e pacchetti turistici (con un valore medio dei pacchetti turistici completi acquistati sul web pari a 1900 euro).

Buone notizie anche per le compagnie crocieristiche, come Royal Caribbean, che hanno proposto attività innovative come il surf o il free climbing a bordo. «Le partenze dall'Italia aumentano», spiega la country manager Lina Mazzucco, «anche se in modo non esponenziale. Se la proposta è attraente, la crociera diventa una formula amata anche dai giovani e non solo dalle coppie in viaggio di nozze o dalle famiglie». Alla manifestazione anche Msc Crociere, che presenterà proprio a No Frills il catalogo 2010-2011 con importanti novità, «dalle promozioni speciali suddivise per target (famiglie, single, giovani, over 65 e coppie) alle crociere d'inverno nel Mediterraneo, fino alle nuove proposte di itinerario per il Sud Africa e alle minicrociere», come ha sottolineato Leonardo Massa, country manager del mercato italiano.
FONTE: http://www.viaggi24.ilsole24ore.com

Toscana: turismo, a Massa e Carrara bando per Marchio di Qualità

La Camera di Commercio di Massa e Carrara ha pubblicato un bando per l'assegnazione di un Marchio di Qualita' a un massimo di 20 operatori turistici (Alberghi, Agriturismi, Bed & breakfast e Ristoranti) della provincia di Massa-Carrara. L'ottenimento del marchio per l'anno 2011 e' gratuito e le strutture ritenute idonee saranno inserite nel catalogo nazionale (anno 2010) pubblicato e diffuso anche via web a cura di Isnart. L'Ente Camerale invita gli operatori turistici della provincia a prendere visione del Bando che definisce, oltre ai requisiti per la partecipazione al progetto camerale, anche le modalita' per l'ottenimento del marchio. Per concorrere all'attribuzione del marchio e' necessario inviare entro e non oltre il 29 ottobre la scheda di adesione. Tat- (RADIOCOR)

TOSCANA: APRE SUL PORTALE AL TURISMO GAY

LA TOSCANA: recentemente entrata nelle prime cinque destinazioni europee preferite dal turismo gay con Torre del Lago – darà spazio sul proprio portale del turismo anche alle iniziative di Friendly Versilia, il Consorzio che raccoglie 49 imprese gay e gay friendly diffuse tra Torre del Lago e Forte dei Marmi. Ad annunciarlo stamani a Viareggio l'assessore regionale al turismo, Cristina Scaletti, intervenuta al convegno “Nuovi turismi: Versilia destinazione gay” che si è tenuto all'Apt Versilia in Palazzo delle muse a Viareggio. «La Toscana – ha detto l'assessore – è una delle mete preferite dai turisti omosessuali perché è da sempre accogliente nei loro confronti. Da alcuni anni abbiamo avviato un ottimo rapporto di collaborazione nell'ambito del progetto “Versilia terra aperta” e attraverso il visitatissimo portale unico del turismo in Toscana, www.turismo.intoscana.it, possiamo dare spazio anche agli eventi promossi dal Consorzio». Il turismo gay è cambiato, tanto che si parla di turismi rappresentati non soltanto da single, ma anche da coppie e gruppi. A Torre del Lago a metà agosto da qualche anno si tiene il “Mardì gras”, l'iniziativa organizzata dall'Arci gay che ospita artisti e personaggi di spessore e coinvolge i bar, le discoteche, i ristoranti, gli hotel, i campeggi e i bed and breakfast gay friendly. Tra le richieste che gli organizzatori hanno avanzato agli enti locali c'è quella della certificazione delle strutture gay friendly, di migliori collegamenti pubblici, di una maggiore cura per le spiagge libere e la promozione di eventi che incentivino la destagionalizzazione del turismo.
FONTE: UffStampReport.G.S.

giovedì 23 settembre 2010

Internet e turismo: esplode la vacanza "fai da te"

Secondo un'indagine Netcomm/ContactLab, anche chi non acquista online fa un utilizzo intensivo del Web in chiave info-commerce. Ma gli operatori del settore hanno bisogno di tecnologie a sostegno di un’offerta da integrare.
Il presidente di Netcomm, Roberto Liscia, non ha dubbi. Indagine "Consumer Behaviour Report 2010: Web, viaggi e vacanze" alla mano, il numero uno del Consorzio del commercio elettronico italiano afferma senza timor d’essere smentito, che «non c’è vacanza senza Web e che la stessa Rete prolunga la vacanza grazie alla tendenza, sempre più marcata, a condividere, pubblicando online foto e recensioni delle proprie esperienze».

A rendere ancor più chiaro il concetto è Francesca Benati che, in qualità di consigliere delegato al Turismo di Netcomm, ha dipanato i numeri dell’indagine realizzata in collaborazione con ContactLab e condotta in questo mese di settembre sulla base di oltre 24.000 questionari online inviati ai destinatari delle mailing list di dodici fra i più importanti Merchant del settore vacanziero.

Molteplici gli obiettivi della ricerca condotta al fine di misurare l’impatto della crisi economica sui comportamenti, ma anche sulle modalità di fruizione, sulla scelta delle vacanze estive, sulle motivazioni, sulle percezioni, sulle possibili influenze e sui conseguenti comportamenti di chi utilizza l’e-commerce per acquistare i propri viaggi.

E qui, la notizia buona per Benati non è solo che il turismo rappresenta il 51% dell’intero commercio elettronico realizzato nel nostro Paese ma che «coloro che utilizzano la Rete per le proprie vacanze sono ormai utenti maturi e capaci di comprendere le potenzialità del mezzo che hanno davanti». Inoltre, «anche chi non acquista online le proprie vacanze, si informa prima su Internet, dove aumentano il numero di transazioni e il tempo impiegato per la navigazione».

Così, nonostante la scia dell’annus horribilis 2009 per il turismo e l’e-commerce in generale, si sia fatta sentire anche nei primi 9 mesi di quest’anno, è altrettanto vero (e coerente con quanto già emerso nell’E-Commerce Consumer Behaviour Report dello scorso maggio), che il 92% di coloro che hanno risposto all’indagine portata avanti a quattro mani da Netcomm e ContactLab hanno fatto vacanze nel 2010 e che, fra questi, l’88% ha utilizzato il Web per organizzarle.

In particolare, di questo campione, il 42% ha acquistato totalmente la propria vacanza online, mentre il 18% l’ha solo prenotata preferendo saldare il conto presso la sede fisica dell’agenzia viaggi e un restante 28% ha scelto di reperire su Internet tutte le informazioni possibili senza, però, spingersi oltre. «Fra le motivazioni ad acquistare online - ci spiega Benati - l'attenzione al prezzo non è più così preponderante. A contare, sono anche la possibilità di essere autonomi e indipendenti, il risparmio di tempo e la varietà di scelta».

Così, nonostante gli utenti più evoluti si siano spinti all’acquisto online anche di biglietti per musei, concerti, visite guidate ed escursioni, un "ma" c’è e riguarda l’attuale lato dell’offerta. «Perché - come conferma Marco Ficarra, amministratore delegato Blu Holding e responsabile area Turismo Netcomm - nel settore del turismo pare indubbio che gli utenti siano già più multicanale di quanto non siano realmente gli operatori del mercato».

Pochi tour operator hanno, infatti, una presenza sul Web e ancora meno fanno e-commerce. «Tecnologicamente - conclude Ficarra - la complessità è alta e va declinata a utenti consumer e non business. Inoltre, la mancanza di un’integrazione dell’offerta non permette di realizzare una ricerca incrociata per destinazione, periodo, prezzo e quant’altro, mentre se esistesse un integratore dovrebbe, in primis, consentire di incassare i pagamenti anche offline sul territorio, dovrebbe possedere un’offerta assortita e competitiva ed essere capace di investire efficacemente in search engine marketing al fine di risultare Web-expect».

I problemi sul piatto sono molti, ma di questi tempi non conviene lasciarsi sfuggire nuove opportunità.
FONTE: http://www.b2b24.ilsole24ore.com

Tendenze 2010: le vacanze si decidono online

Per andare in vacanza, gli italiani si affidano al Web: cercano informazioni, stabiliscono itinerari, prenotano e acquistano online, sfruttando le risorse di Internet per programmare le ferie migliori e più economiche.

Non si tratta solo di una questione di prezzi: il Web è apprezzato anche per la possibilità che offre di essere autonomi e di potersi ritagliare una vacanza su misura.

È questo, in sintesi, il quadro che emerge dalla ricerca elaborata da Netcomm e ContactLab e pubblicata con il titolo Consumer Behaviour Report 2010: web, viaggi e vacanze; l'indagine è stata realizzata partendo da 24.000 questionari compilati via Web dagli "acquirenti online", ossia da coloro che già usano la Rete per i propri acquisti.

Di questi, il 92% è riuscito ad andare in vacanza nel 2010, e di quest'ulteriore gruppo ristretto l'88% si è affidato al Web per raccogliere informazioni, prenotare e acquistare.

Il 42% ha completato online l'intero percorso, dalla ricerca all'acquisto (soprattutto - nell'84% dei casi - per acquistare il biglietto aereo); il 18% invece si è fermato alla prenotazione, preferendo saldare poi in agenzia o all'albergo, mentre il 28% non è arrivato nemmeno fino alla prenotazione ma ha sfruttato la Rete per accedere alle molte informazioni che vi si trovano sulle mete turistiche.

L'uso di Internet non si è tuttavia limitato alla fase preparatoria della vacanza: una volta tornati a casa, i vacanzieri hanno pubblicato in Rete foto, commenti e recensioni della loro esperienza, materiali che sono dunque andati ad arricchire il bagaglio di notizie reperibile online.

Internet è stato utile per organizzare una buona vacanza? L'83% ritiene di sì, e continuerà a sfruttare il Web, mentre solo il 2% non utilizzerà più la Rete come mezzo per gli acquisti, le prenotazioni o la ricerca di informazioni; il restante 15%, invece, non ha ancora deciso.
FONTE: http://www.zeusnews.it

mercoledì 22 settembre 2010

Turismo e web: i dati dell'Osservatorio Turismo Online

Redazione Uninform | 04 ago 2010
La settimana scorsa l'Osservatorio Turismo Online di Travelpeople e Confindustria Assotravel ha divulgato i risultati dello studio 2009 - 2010 sul rapporto dei consumatori con il web e con le agenzie di viaggi ed il blog di Turismo Uninform, da sempre scrupolosamente attento ai trend del Travel 2.0 e della distribuzione online del comparto turistico, non poteva esimersi dal condividere con i propri lettori i dati più significativi e rappresentativi.

L'indagine, che è stata condotta su un panel di 3.000 individui segmentato secondo le principali variabili socio-demografiche dell'intera utenza Internet nazionale, ha avuto come scopo finale l'attenta analisi del comportamento online dei consumatori di Turismo sia durante la fase di shopping (ricerca informazioni) che quella di booking (trend di acquisto di prodotti turistici).

A tal fine, sono stati scrupolosamente esaminati i dati ed i volumi relativi agli acquisti online, confrontate le diverse tipologie di acquisto di prodotti turistici, analizzate le finestre di prenotazione (booking window), studiati i canali più utilizzati per il reperimento delle informazioni, Social Media compresi, valutata la propensione dei consumatori all'utilizzo del web come strumento di prenotazione rispetto alle agenzie di viaggi e verificate le eventuali problematiche riscontrate durante la vacanza.

Ebbene, sono numerosi gli spunti di riflessione, ed estremamente interessanti le indicazioni, che la ricerca dell'Osservatorio Turismo Online ha fatto emergere. Il dato che a nostro avviso, però, salta immediatamente agli occhi riguarda un trend che si va consolidando fortemente nel campo del Turismo online nazionale e che più volte è stato sottolineato dagli articoli pubblicati proprio sul nostro blog: l'utilizzo del canale online per il reperimento delle informazioni relative alle proprie vacanze ed il ruolo di protagonista indiscusso delle agenzie di viaggi per quanto riguarda l'acquisto di prodotti turistici.

Ed infatti, se da un lato lo studio conferma la maggiore attenzione e profonda competenza dei consumatori in materia di Turismo, i quali tendono sempre più ad utilizzare il web per la ricerca delle informazioni relative alle proprie vacanze, dall'altro gli stessi consumatori sono altresì alla ricerca dell'esperienza e della professionalità delle agenzie di viaggio che continuano ad essere considerate un chiaro punto di riferimento, soprattutto se tecnologicamente equipaggiate.

Del resto, oltre il 65% del campione dichiara di ricorrere al canale online per orientarsi correttamente alla scelta del prodotto turistico e della destinazione desiderata per le proprie vacanze mentre il restante 35%, percentuale comunque elevata, ricorre alla distribuzione tradizionale per le stesse ragioni.

In realtà, un'attenta analisi dei dati presentati dall'Osservatorio Turismo Online rivela come sia proprio la tipologia di viaggio, piuttosto che la durata, a condizionare il consumatore in merito alle modalità di acquisto del proprio prodotto turistico. Infatti, le agenzie di viaggi tradizionali risultano essere in cima alle preferenze del campione per l'acquisto di prodotti turistici "complessi" come i viaggi di nozze, i viaggi di lusso, le crociere e i viaggi all’estero, tipologie, queste, che richiedono spesso un referente "fisico" in caso di necessità. Il canale distributivo online gioca un ruolo di pimo piano, invece, per quanto riguarda l'acquisto di prodotti turistici meno costosi e più agevoli da "assemblare" come ad esempio le vacanze in montagna, i voli, gli hotel, i weekend nelle capitali europee, ecc.

Di notevole interesse, poi, i dati relativi alle motivazioni principali che spingono i consumatori online di Turismo a recarsi in agenzia di viaggi piuttosto che acquistare sul web. La consapevolezza di avere al proprio fianco un refente, la professionalità, l'esperienza, la competenza, la cortesia del personale e la capacità di fornire informazioni e consigli al cliente sono tutte leve motivazionali che contribuiscono alla valorizzazione del servizio fornito dalle agenzie di viaggi tradizionali.

Per quanto riguarda, infine, la propensione del campione all'acquisto di prodotti turistici sul web, segnaliamo un 34% che dichiara di essere assolutamente favorevole rispetto al 16% che preferisce il canale agenziale tradizionale. Il restante 50%, invece, non esprime una scelta netta a dimostrazione che esiste un mercato turistico pronto ad essere aggredito sia da parte degli operatori online che da quelli appartenenti alla filiera distributiva tradizionale.

Cosa ne pensi dei risultati pubblicati dall'Osservatorio Turismo Online? Quale futuro intravedi per il Travel 2.0? Lascia un tuo commento sul blog di Turismo Uninform e condividi la tua opinione con tutti i lettori
FONTE: http://blogturismo.uninform.com