In tre anni sono oltre 110 mila i visitatori che si sono recati nel duomo di Prato per motivi turistici, di questi 58.539 sono coloro che hanno pagato il biglietto per ammirare da vicino la bellezza del ciclo pittorico di Filippo Lippi nella Cappella maggiore. A tre anni di distanza dalla conclusione degli interventi di restauro agli affreschi del Lippi e dalla conseguente apertura ufficiale, presenziata dall’allora ministro dei Beni culturali Francesco Rutelli, la cattedrale di Santo Stefano si conferma la meta turistica più importante della provincia di Prato. Anche quest’anno Opera del Duomo, cattedrale e Agenzia di promozione turistica tracciano un bilancio degli afflussi. I dati riguardanti i visitatori confermano il trend positivo dei due anni precedenti: nell’ultimo periodo, da maggio 2009 a maggio 2010, i paganti sono stati 17.784. Rispetto ai numeri dello scorso anno (16.358) si è avuto un incremento di quasi il 9% (8,7% per l’esattezza). Da notare come questi dati si siano registrati in un periodo nel quale in tutta Italia il settore turistico ha avuto sensibili flessioni.
Commenti positivi sono stati espressi dal presidente della Provincia di Prato Lamberto Gestri e dall’assessore provinciale al Turismo Antonio Napolitano. Per il direttore dell’Apt Alberto Peruzzini “l’obiettivo di inserire Prato nell’itinerario turistico toscano è ormai raggiunto. Dobbiamo però continuare a promuovere le nostre eccellenze. Nei prossimi mesi – anticipa Peruzzini – faremo operazioni mirate nel campo del web 2.0, parleremo di Lippi e di Prato nel mondo dei social network, dei forum e dei blog turistici”. E sulle ricadute economiche nel settore dell’accoglienza turistica Rodolfo Tomada del Consorzio Prato in Terra Toscana giudica in modo incoraggiante e positivo i dati delle visite al Lippi per un rilancio della città.
Notevole la presenza degli stranieri, la maggior parte sono europei, in particolare francesi (30%), tedeschi (21%) e inglesi (16%). In aumento gli olandesi e gli spagnoli. Sostanzialmente stabili le visite dei turisti statunitensi e giapponesi. Alla biglietteria in tre anni si sono presentati visitatori appartenenti a 63 nazionalità diverse. In tutto le presenze straniere hanno raggiunto quota 17.567, rappresentando il 30% del totale dei paganti.
“Finito l’effetto inaugurazione - dice Lorenzo Caciolli coordinatore dell’accoglienza in duomo -, che fece registrare dati altissimi, il Lippi si conferma ancora e sempre di più, una attrattiva di grande interesse. Nel periodo che va da maggio fino a giugno di quest’anno, nel quale avvengono la maggior parte delle visite, abbiamo già 29 gruppi prenotati contro i 18 dello scorso anno».
L’idea dell’Opera del Duomo, l’organismo che sovrintende alla fruizione artistica e culturale della cattedrale, per voce del suo presidente Raffaele Tanzarella è quella di ampliare le possibilità di visita ad altri ambienti della chiesa, come per esempio il campanile. Ancora non si possono fare previsioni sulla sua riapertura ma la volontà è quella di procedere quanto prima ad interventi di consolidamento e di restauro dell’opera trecentesca. I visitatori potrebbero così salire sulla torre più alta di Prato e godere di un panorama unico, che spazia da Firenze fino a Pistoia.
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