I dati presentati dall'Irpet "rivelano" numeri positivi per il settore: ascesa per il turismo enogastronomico, sportivo, balneare. In lieve calo la montagna e le terme. Netta crescita dei flussi da Brasile, Cina e Russia
Per il turismo in Toscana in questo mese si stimano 105 mila presenze in più rispetto al 2010, mentre per luglio e agosto di quest'anno le prenotazioni sono cresciute dello 0,5% per i turisti italiani e dell'1,6% per i turisti stranieri, con un +1,1% complessivo: è quanto afferma una ricerca di Toscana Promozione e del Centro studi turistici, presentata oggi a Firenze.
Il settore in maggiore crescita (+12,1% a giugno, +4,9% a luglio e agosto) è quello identificato come 'altro interesse', che comprende il turismo enogastronomico, il turismo sportivo, e altre forme di turismo di nicchia come quello legato a singoli eventi.
Cresce anche il turismo balneare, aiutato dalla lieve ripresa del mercato interno: a giugno per i lidi toscani si stimano 32 mila presenze in più (+1,7%), mentre per luglio e agosto se ne prevedono oltre 270 mila in più (+2,9%). Lieve crescita anche per l'arte (+0,7% a giugno), con buoni risultati da Firenze, Siena, Lucca, Arezzo. In calo invece la montagna (-0,9% a giugno, -5,1% a luglio-agosto), e soprattutto il comparto termale (-8,2% a giugno, -10,4% a luglio). Fra i mercati stranieri, per luglio e agosto si preannuncia una diminuzione dei flussi da Germania, Inghilterra e Giappone, un andamento stabile per gli Usa, e un aumento delle presenze da Spagna, Francia, Scandinavia, Belgio, Russia, Canada, Brasile, India e paesi dell'Est.
Il ritorno in massa dei turisti stranieri in Toscana nel 2010 è stato propiziato anche dalla netta crescita dei flussi dai Paesi Brics: è quanto afferma il rapporto congiunturale dell'Irpet, presentato oggi a Firenze. Se il mercato turistico interno è stato debole in termini di presenze (-1,9% la Toscana, -3,1% l'Italia) a causa dei contraccolpi della crisi, le presenze straniere in regione sono cresciute del +7,9% a fronte di una media nazionale del +2,4%: performances brillanti sono state fatte registrate dal turismo anglosassone (Usa +20%, Regno Unito +5,6%) che pesa per circa un quinto dei flussi verso la Toscana, ma crescono con tassi a due cifre Russia (+38%), Brasile (+55%) e Cina (+39%).
Secondo l'Irpet, l'analisi degli andamenti delle strutture ricettive mostra "un panorama di accresciuta diseguaglianza, con un segmento di offerta alberghiera di lusso particolarmente capace di intercettare la ripresa dei flussi di turisti più abbienti, in particolare esteri, e segmenti di offerta di livello inferiore che soffrono particolarmente la diminuzione del turismo interno, e in particolare delle famiglie con un livello di reddito medio-basso". Il mix di flussi riequilibrato verso gli arrivi esteri tende a far incrementare le presenze nelle città d'arte, che rimangono il prodotto turistico toscano più venduto dai tour operator internazionali: sono quindi cresciute le presenze a Firenze (+10,5%), Pisa (+5,8%), Lucca (+5,2%) e Siena (+3,1%). La riduzione delle presenze da regioni italiane popolose come Lombardia (-0,3%) ed Emilia-Romagna (-1,0%), oltre al calo delle presenze degli stessi turisti toscani (-2,7%), ha ripercussioni soprattutto nei territori della costa come Arcipelago Toscano (-0,6%), Versilia (-0,9%), Livorno (-2%), Grosseto (-3,7%) e Massa Carrara (-5,2%).
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