mercoledì 16 novembre 2011
Turismo: arriva l’Osservatorio di Destinazione
Una visione locale condivisa dello sviluppo turistico per renderlo competitivo e sostenibile: è il percorso attivato dal Comune di Arezzo per la costituzione di un Osservatorio Turistico di Destinazione secondo il modello definito dalla rete europea NECSTouR, nel quadro del Programma Regionale Toscana Turistica Sostenibile & Competitiva. Il Comune di Arezzo è uno dei 49 Comuni selezionati dalla Regione Toscana per la costituzione di uno strumento capace di valutare e orientare la qualità complessiva del sistema di accoglienza turistica. Il progetto verrà presentato durante il primo Open Forum denominato “Arezzo per un turismo sostenibile e competitivo” organizzato per mercoledì 9 novembre con inizio alle ore 9 presso l’auditorium Aldo Ducci di piazza della Libertà. “Il mio obiettivo e quello dell’Amministrazione Comunale è quello di rendere la città quanto più accogliente possibile – commenta l’assessore al turismo e alle attività produttive Michele Colangelo. Il turismo è un aspetto rilevante nella nostra economia: conoscere la situazione e avere dati precisi è fondamentale per capire le risorse disponibili e avviare un’efficace azione di coordinamento, sia con i portatori di interesse locali che con la Regione. Gli incontri che abbiamo già fatto con alcuni interlocutori ci hanno incoraggiato a proseguire questo percorso”. E’ una rete ampia quella che il Comune, con la collaborazione del Cnr e del Centro Studi Turistici, sta cercando di coinvolgere nel progetto: Provincia, Diocesi, Camera di Commercio, sistema extralberghiero e della ristorazione, esercenti commerciali, categorie economiche, associazioni ambientaliste, agenzie di viaggi, Centro Guide Turistiche, associazioni culturali, cooperativa taxi, parcheggiatori, associazioni di camperisti, aziende di trasporto locale etc “E’ necessaria una gestione unitaria del territorio da realizzare attraverso l’Osservatorio Turistico di Destinazione – prosegue Colangelo. Uno strumento operativo stabile al servizio del marketing territoriale e d’impresa che consenta un sistema certificato di misurazione dei dati e, di conseguenza, una migliore accoglienza turistica complessiva. Ad oggi gli strumenti per il controllo e la promozione dell’attività turistica non sono attendibili perché slegati tra loro: con l’Osservatorio possiamo ricondurli ad unica destinazione. L’obiettivo è di recuperare almeno il 2% del Pil nel settore turistico. La stima ad oggi ci attesta sotto l’1%: abbiamo ampi margini per arrivare almeno al 3%, tenuto conto che la Regione toscana è al 6%. Vogliamo fare in modo che la città ed il territorio aretino mettano a disposizione offerte articolate e soprattutto sostenibili nel tempo. Quindi non solo presenze episodiche legate a grandi iniziative come la Fiera o la Giostra del Saracino, ma un turismo che possa vivere in tutti i mesi dell’anno. Per avere uno sviluppo sostenibile e competitivo – conferma Colangelo - servono strategie integrate e a lungo termine ed occorre soprattutto il coinvolgimento di tutte le parti in causa per monitorare in modo continuativo la qualità complessiva del sistema di accoglienza territoriale e la sua capacità di sviluppare nuovi valori di competizione sul mercato turistico. A questo primo appuntamento, aperto a tutti i cittadini, sono state invitate tutte le categorie e i gruppi coinvolti a vario titolo nello sviluppo turistico del nostro territorio. Sarà l’occasione per illustrare il progetto, concordare le modalità operative più efficienti, stabilire un piano generale di lavoro e attivare la discussione sul protocollo d’intesa per un turismo sostenibile. E' una occasione importante per condividere esperienze, analizzare problemi e valutare insieme le diverse proposte ”. Al Forum di mercoledì, insieme al Sindaco Giuseppe Fanfani e all’assessore Michele Colangelo, interverranno Paolo Bongini, dirigente turismo della Regione Toscana, Sonia Trambetti di Cnr Ibimet e Oreste Torre del Centro Studi Turistici. Dopo la presentazione del progetto, i lavori proseguiranno con la formazione di tre gruppi di lavoro dedicati: alla sostenibilità ambientale (temi: impatto dei trasporti, consumi idrici ed energetici, gestione dei rifiuti, tutela dell’ambiente); alla sostenibilità economica ( temi: qualità del lavoro e della vite dei residenti); alla sostenibilità sociale (temi: tutela del patrimonio culturale e dell’identità della destinazione, politiche di destagionalizzazione).
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