Gli imprenditori delle terme chiedono alla politica di rivedere
le leggi nazionali e regionali che regolano il settore per rilanciarlo. L'occasione è data dall'incontro che si tiene lunedì 2 dicembre alla sede di Confindustria a Pistoia.
La crisi economica, che continua a mordere il paese, non ha certo risparmiato il turismo termale.
Un rapporto ufficiale racconta che i ricavi sono in ribasso da tre anni
e che i primi nove mesi del 2013 sarebbero in linea con i numeri non
esaltanti dell'anno precedente fermi a 719 milioni di euro di ricavo.
Sul banco degli imputati siedono la recessione economica, le norme non
adeguate ai tempi, ma anche l'eccessiva tassazione e la riduzione del
potere di acquisto delle famiglie.
Per questo, dicono gli esperti del settore, ci vuole un adeguamento della normativa che permetta di competere ad armi pari con le maggiori destinazioni europee. Costanzo Jannotti Pecci, imprenditore termale e presidente di Federterme,
non esita a definire la legge 323 del 2000 “la grande incompiuta”. A
suo avviso, c'è molto da fare e in fretta perché “servono politiche
specifiche a supporto della ricerca scientifica termale italiana e
politiche per la promozione delle terme italiane”. Pecci si riferisce
alla necessità di una presenza qualificata di risorse umane a contatto
con la clientela, ad un'incidenza del costo del lavoro troppo elevata,
all'impatto significativo degli oneri previdenziali.
L'appuntamento
di Pistoia, dunque, sarà l'occasione per riflettere e trovare soluzioni
contro la crisi, ma anche il contesto appropriato – dice la presidente della Provincia di Pistoia, Federica Fratoni
- “per delineare un quadro complessivo, mettendo a confronto tutti i
diversi attori che compongono il sistema dell'offerta termalistica”.
All'incontro
parteciperanno, tra gli altri, Pier Francesco Bernacchi, consigliere
Confindustria Turismo e Componente la Commissione Cultura di
Confindustria, Cristina Scaletti, assessore regionale al Turismo della Regione Toscana, e Simonetta Giordani, sottosegretario al Ministero al Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo. Coordina i lavori il direttore di intoscana.it, il portale ufficiale della Toscana, Davide De Crescenzo.
FONTE: http://www.intoscana.it
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