sabato 26 giugno 2010

Pittura e musica nel cuore di Lucca: proseguono gli eventi di Nuove Tendenze

Pro­se­gue fino al 27 giu­gno la Mo­stra per­so­na­le di Giu­sep­pe Pa­lum­bo, nel cen­tro di Lucca, nella chie­sa di San Cri­sto­fo­ro sul Fil­lun­go, un al­le­sti­men­to cu­ra­to dall'As­so­cia­zio­ne Cul­tu­ra­le Nuove Ten­den­ze. La mo­stra si è a­per­ta il 18 giu­gno, con un ver­nis­sa­ge du­ran­te il quale è stato pre­sen­ta­to il vo­lu­me "Giu­sep­pe Pa­lum­bo. L'opera pit­to­ri­ca 1996-2010" (a cura di Marco Mo­ret­ti e O­ria­na Ri­spo­li, pub­bli­ca­to da Nuove Ten­den­ze con il pa­tro­ci­nio della Pro­vin­cia di Lucca e del Co­mu­ne di Ca­pan­no­ri), ed ha re­gi­stra­to una gran­de af­fluen­za di vi­si­ta­to­ri luc­che­si e tu­ri­sti nei primi gior­ni di a­per­tu­ra.

La mo­stra è vi­si­ta­bi­le dal lu­ne­dì al gio­ve­dì con o­ra­rio 15.30 - 20.00 e dal ve­ner­dì alla do­me­ni­ca con o­ra­rio 10.30 - 13.00; 15.30 - 21. L'in­gres­so è li­be­ro.

Nell'am­bi­to della mo­stra, per ar­ric­chi­re l'of­fer­ta cul­tu­ra­le e sod­di­sfa­re il pub­bli­co luc­che­se e del tu­ri­smo cul­tu­ra­le che la no­stra città o­spi­ta, sono stati pre­vi­sti sei con­cer­ti du­ran­te i fine set­ti­ma­na, dal pro­gram­ma molto vario. I pros­si­mi tre si svol­ge­ran­no tra ve­ner­dì 25 e do­me­ni­ca 27.

Que­sti i con­cer­ti in pro­gram­ma, tutti ad in­gres­so gra­tui­to:

Ve­ner­dì 25 alle ore 21.00 Trio "Jazz Freaks" com­po­sto da Ste­fa­no Betti, sax te­no­re, Ste­fa­no Car­del­la, bat­te­ria e Leo­nar­do Gnesi, con­trab­bas­so. Il con­cer­to, rea­liz­za­to in col­la­bo­ra­zio­ne con l'As­so­cia­zio­ne cul­tu­ra­le "Ex­pe­ria", offre come pro­gram­ma una se­le­zio­ne dei più noti jazz stan­dard. I tre ar­ti­sti che com­pon­go­no il trio hanno all'at­ti­vo nu­me­ro­si con­cer­ti as­sie­me e in varie altre for­ma­zio­ni. Ste­fa­no Betti I­ni­zia a suo­na­re il sas­so­fo­no te­no­re da au­to­di­dat­ta all'età di 14 anni e suc­ces­si­va­men­te ap­pro­da alla mu­si­ca jazz. Co­min­cia a fre­quen­ta­re al­cu­ni amici/in­se­gnan­ti di chia­ra fama quali Bruno Ro­ma­ni, Ros­sa­no Emili, che lo in­di­riz­za­no più det­ta­glia­ta­men­te all'a­scol­to al jazz. Par­te­ci­pa anche alle cli­nics della Ber­klee School a Pe­ru­gia nell'am­bi­to di Um­bria Jazz. Ste­fa­no Car­del­la, da ap­pas­sio­na­to di jazz ha fatto parte come bat­te­ri­sta di sva­ria­ti grup­pi rock e pro­gres­si­ve rock della zona. La pas­sio­ne per la mu­si­ca jazz ri­tor­na in primo piano qual­che anno dopo, e Car­del­la entra a far parte del quar­tet­to di Bruno Ro­ma­ni come bat­te­ri­sta di gran­de sen­si­bi­li­tà e spes­so­re so­no­ro, che dà alla for­ma­zio­ne un "tap­pe­to" rit­mi­co co­stan­te su cui poter im­prov­vi­sa­re in li­ber­tà. Leo­nar­do Gnesi I­ni­zia lo stu­dio del con­trab­bas­so all' età di di­ciot­to anni, sotto la guida di Nino Pel­le­gri­ni e del M° An­to­nel­lo Fa­lor­ni. In se­gui­to la­scia gli studi clas­si­ci per de­di­car­si da au­to­di­dat­ta al jazz, suo­nan­do nell'Or­che­stra La­bo­ra­to­rio Group-O­ne di­ret­ta da An­drea Pel­le­gri­ni e se­guen­do se­mi­na­ri di Pao­li­no Dalla Porta e Kenny Whee­ler. Suona in nu­me­ro­se for­ma­zio­ni at­ti­ve sulla scena live (tra le altre: Carla Ber­ni­ni Quar­tet con il quale in­ci­de "Jazz Café" nel 2003; Fe­de­ri­ca Gen­nai trio; Luca Gio­vac­chi­ni hard bop Quar­tet; I Si­ci­lian Swing di­Da­nie­le Spa­da­vec­chia; En­sem­ble di 12 Con­trab­bas­si di­ret­ti da Nino Pel­le­gri­ni). Fa parte della rit­mi­ca sta­bi­le del Barga Jazz Club, ed ha par­te­ci­pa­to a nu­me­ro­si fe­sti­val Jazz in I­ta­lia e all'e­ste­ro.

Sa­ba­to 26 alle 21, Ve­ne­zia e Lucca: te­so­ri mu­si­ca­li delle Se­re­nis­si­me Re­pub­bli­che, l'at­te­so con­cer­to dell'En­sem­ble Nuova Cap­pel­la di Pa­laz­zo di­ret­to da Jo­na­than Bran­da­ni. Il gio­va­nis­si­mo di­ret­to­re d'or­che­stra luc­che­se ha fon­da­to nel 2009 con l'ap­pog­gio di Nuove Ten­den­ze un ec­cel­len­te con­sort stru­men­ta­le e vo­ca­le, che suona con stru­men­ti d'epoca al fine di ri­sco­pri­re la mu­si­ca della splen­di­da tra­di­zio­ne ba­roc­ca luc­che­se. Il con­cer­to di que­sta sera co­sti­tui­sce un o­mag­gio all'arte e alla mu­si­ca ve­ne­zia­na e luc­che­se del Sei-Set­te­cen­to. Il pro­gram­ma mu­si­ca­le sot­to­li­nea i le­ga­mi che in­ter­cor­se­ro tra le Re­pub­bli­che di Lucca e Ve­ne­zia e i rap­por­ti tra i gran­di mu­si­ci­sti ed ar­ti­sti dell'epoca. Le due città in­fat­ti erano le­ga­te da una fitta serie di rap­por­ti e­co­no­mi­ci e cul­tu­ra­li, e molti mu­si­ci­sti luc­che­si la­vo­ra­ro­no a Ve­ne­zia nel corso dei se­co­li. L'En­sem­ble of­fri­rà all'a­scol­to brani sia vo­ca­li sia stru­men­ta­li, al­ter­nan­do no­vi­tà as­so­lu­te quali al­cu­ne prime ri­pre­se mo­der­ne di com­po­si­to­ri luc­che­si (Fran­ce­sco Ga­spa­ri­ni, Giu­sep­pe Mon­tuo­li, Lo­ren­zo Gio­van­ni Gre­go­ri) a brani rari di com­po­si­to­ri ve­ne­zia­ni (Al­bi­no­ni, Cal­da­ra, Vi­val­di, e il te­de­sco Jo­hann Ro­senmüller). La ri­cer­ca sulle fonti mu­si­ca­li con­dot­ta dal mae­stro Bran­da­ni, i­nol­tre, as­si­cu­ra un'in­ter­pre­ta­zio­ne del pro­gram­ma fi­lo­lo­gi­ca­men­te ac­cu­ra­ta e ri­spet­to­sa della pras­si e­se­cu­ti­va dell'epoca.

Do­me­ni­ca 27 alle ore 21.00, Come e­ven­to di chiu­su­ra, un Tri­bu­to a Fa­bri­zio De André con il Pro­get­to in La Mi­no­re, grup­po for­ma­to da Ro­ber­to Puc­ci­ni chi­tar­ra e voce, Mar­cel­lo Ra­go­ne per­cus­sio­ni, Di­no­rah Abela vio­li­no, Mar­ti­no Bion­di basso e fi­sar­mo­ni­ca, Gior­gio Graz­zi­ni chi­tar­re. "Pro­get­to in La mi­no­re" nasce alla fine degli anni No­van­ta da un'idea di Ro­ber­to Puc­ci­ni e Mar­cel­lo Ra­go­ne, per rein­ter­pre­ta­re in modo crea­ti­vo il re­per­to­rio di Fa­bri­zio De André. La col­la­bo­ra­zio­ne con sva­ria­ti mu­si­ci­sti crea ad ogni con­cer­to at­mo­sfe­re e so­no­ri­tà di volta in volta di­ver­se. Il re­per­to­rio di De André è senza età e dun­que la­scia spa­zio alla crea­ti­vi­tà di di­ver­se voci e stili. Il "Pro­get­to in la mi­no­re", nelle sue varie for­ma­zio­ni, ha te­nu­to con­cer­ti in di­ver­se città i­ta­lia­ne: Roma, Mi­la­no, Sa­vo­na, Ca­glia­ri, Mal­ce­si­ne (Ve­ro­na) ed ov­via­men­te Lucca e la sua pro­vin­cia.

Per ul­te­rio­ri in­for­ma­zio­ni: www.nuovetendenze.org - posta@nuovetendenze.org - cell. 338 6995438

NOTA BIO­GRA­FI­CA SU GIU­SEP­PE PA­LUM­BO

Giu­sep­pe Pa­lum­bo nasce a Ve­ne­zia nel 1951; il rap­por­to di fa­sci­na­zio­ne con la sua città, sco­per­ta con in­ten­si­tà quasi o­ni­ri­ca, lo porta al con­fron­to con la tra­vol­gen­te forza dell'Arte che per­cor­re la Se­re­nis­si­ma. Pla­sma­to­re di creta e ar­ti­sta della ce­ra­mi­ca fin dall'a­do­le­scen­za, nei primi anni ‘70 fre­quen­ta i corsi di scul­tu­ra con Al­ber­to Viani e la Scuo­la Li­be­ra del Nudo con Luigi Tito, all'Ac­ca­de­mia di Belle Arti di Ve­ne­zia. Per un anno fre­quen­ta as­si­dua­men­te lo stu­dio dello scul­to­re Fran­ce­sco Scar­pa­bol­la. I­ni­zia così un per­cor­so di ma­tu­ra­zio­ne for­ma­le che sca­val­che­rà tutte le a­van­guar­die e le de­ri­ve del ‘900, af­fon­dan­do le ra­di­ci in Tie­po­lo e Piaz­zet­ta. Nel 1975 una crisi lo porta ad una rot­tu­ra con l'am­bien­te ve­ne­zia­no e ad ab­ban­do­na­re Ve­ne­zia per Fi­ren­ze, alla ri­cer­ca delle fonti pla­sti­che e delle ra­di­ci me­di­ter­ra­nee. E' di que­sti anni il con­fron­to con l'Arte e­tru­sca ed I­ta­li­ca che, col suc­ces­si­vo viag­gio in Gre­cia, lo por­te­rà ad un ul­te­rio­re ap­pro­fon­di­men­to delle basi for­ma­li. Col tra­sfe­ri­men­to a Lucca negli anni ‘80 il per­cor­so di al­ter­nan­za tra pit­tu­ra e scul­tu­ra trova una svol­ta de­ci­si­va nel coin­vol­gi­men­to col pae­sag­gio. Nasce così un le­ga­me pro­fon­do con il ter­ri­to­rio che si tra­dur­rà nella pro­du­zio­ne di pae­sag­gi. Giu­sep­pe Pa­lum­bo nel 2002 vince il ri­ser­bo verso il pub­bli­co con la prima per­so­na­le a pa­laz­zo Di­ge­ri­ni a Pie­tra­san­ta; in que­sta sua per­so­na­le del 2010 è pos­si­bi­le in­con­tra­re la sua pro­du­zio­ne degli ul­ti­mi quin­di­ci anni.
FONTE: www.loschermo.it

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