lunedì 30 agosto 2010

La Versilia e l'invasione russa

Continua l'invasione russa in Versilia. Soddisfatti commercianti, albergatori e agenti immobiliari, contrariati invece i residenti che vedono il costo della vita e delle case salire alle stelle.

C'era una volta il Forte dei Marmi raccontato dai Vanzina in Sapore di mare. Quando il Forte era meta e regno indiscusso della borghesia italiana dove le giornate venivano scandite a ritmo lento di bicicletta. Il mezzo di trasporto ufficiale della Versilia. Era il tempo degli Agnelli che prendevano il sole al bagno Piero, le cui sabbie vennero rinominate le sabbie nobili per i piedi altolocati che le calpestavano. Le giornate del Forte finivano al tramonto per un aperitivo in mezzo al bel mondo italiano e poi in Bussola e in Capannina ad ascoltare le acrobazie vocali di artisti come Mina. Era questa l'estate versiliese l'elogio della lentezza. Ma negli ultimi anni Forte dei Marmi e un gran parte della Toscana e' diventata meta di un altro tipo di vacanzieri: i russi, croce e delizia della localita' marina. Delizia si' per ristoratori, albergatori, negozianti e agenti immobiliari, ma croce per i residenti che devono fare i conti con un notevole aumento del costo della vita e delle case che ormai hanno prezzi inavvicinabili. Tanto che il sindaco Umberto Buratti per fermare il folle aumento dei prezzi e la quantita' di case vendute agli stranieri ha fatto approvare un piano casa che riserva la maggior parte della abitazioni ai cittadini del luogo. Ma non c'e' solo il problema immobiliare, l'invasione dei russi sembra aver fatto perdere un po' la sua identita' a Forte dei marmi. 'Sono lontani i tempi dove chi contava davvero faceva di tutto per non apparire e vivere semplicemente. - ricorda un albergatore - Ora i nuovi ricchi non vanno piu' in bicicletta in spiaggia, ma a bordo di lussuosissime auto, una corsa all'ostentazione che poco ha a che vedere con il vero spirito di questi luoghi'. Forse l'inizio del cambiamento e' avvenuto quando il Twiga, la giraffa di Briatore, ha aperto i battenti ed ha importato in Versilia un modello di locale lontano anni luce dalla riservatezza e il minimal chic. Prima davanti alla Capannina aspettavano per entrare i ragazzi sulle biciclette borghesi, nobili e locali insieme in uno scanzonato valzer estivo che accomunava tutti. Oggi davanti al Twiga sono appostati i turisti, quelli poveri, in cerca di scorgere il tronista o la velina di turno. Forse quando i ricchi dell'ultima ora si stuferanno di ostentare l'improvvisa ricchezza Forte riprendera' il suo volto fatto di piccoli e semplici piaceri. Per ora rimane lo zoccolo duro che gira in bicicletta, si ritrova nelle ville per la consueta partita a burraco e sa ancora godersi un bel tramonto in spiaggia con un buon libro.
FONTE: http://www.toscanatv.com

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