giovedì 5 maggio 2011

Decolla l’Area vasta Toscana sud.

Governance comune per lo sviluppo di quella che viene definita “l’altra Toscana”, in coerenza con gl’indirizzi del Programma regionale di sviluppo





Dopo le scelte su rifiuti e Tpl, accelera il processo di programmazione comune

Battesimo per l’Area vasta Toscana sud questa mattina con una riunione delle tre Giunte provinciali di Arezzo, Grosseto e Siena tenutasi all’hotel Terme di Petriolo. La location, a ridosso del viadotto del Petriolo lungo la E-78 Strada dei Due Mari, è stata scelta per il suo valore simbolico, essendo collocata sull’arteria di collegamento che attraversa i tre territori provinciali.

A promuovere l’incontro, che rappresenta l’avvio di un vero e proprio “cantiere istituzionale”, i tre presidenti Roberto Vasai (Ar), Leonardo Marras (Gr) e Simone Bezzini (Si). Consci dell’importanza di strutturare l’Area vasta Toscana sud anche in vista della partecipazione ai bandi per i Progetti integrati di sviluppo (Pis) e per i Progetti integrati di filiera (Pif - agricoltura), previsti come strumenti operativi di sostegno ai diversi settori economici dal Programma regionale di sviluppo (Prs). “L'incontro di oggi, che ha caratteristiche molto operative perché insieme agli amministratori ci sono anche tecnici e dirigenti – spiega il Presidente della Provincia Roberto Vasai. Intendiamo valorizzare una parte di Toscana che ne rappresenta la metà come estensione territoriale. Lavoriamo insieme già da 10 anni sul terreno della promozione agricola con importanti risultati, ma sono convinto che questo settore abbia ancora una grande potenzialità di sviluppo. Le nostre sono tre province percepite dai cittadini, che hanno una forte capacità di dialogare con il proprio territorio – conclude Vasai - e che rappresentano una parte importante di quell'Italia di mezzo troppo spesso dimenticata nel dibattito nazionale che ha saputo unire, e che vuole continuare a farlo, la capacità di mantenere inalterata la propria bellezza paesaggistica con una grande apertura allo sviluppo”.

L’obiettivo è di costruire un modello di “governance” interprovinciale che consenta di programmare in modo congiunto gli interventi relativi ai principali settori di competenza dei tre enti e che punti su un'idea di forte integrazione che comprenda il manifatturiero, il terziario e tutte quelle attività legate alle eccellenze dei territori rurali e alle nuove frontiere della sostenibilità. La governance cooperativa tra le tre Province è frutto di una visione innovativa dei rapporti fra territori e tiene conto di una spinta dal basso a concertare le scelte che viene da parte dei diversi livelli istituzionali e delle rappresentanze socio economiche.

Questo processo, d’altra parte, nell’area vasta Toscana sud è già stato anticipato nel settore del Trasporto pubblico - con l’aggregazione delle aziende delle tre provincie di Arezzo (Lfi), Grosseto (Rama) e Siena (Train), con l’aggiunta di Piombino (Atm), che hanno dato vita a Tiemme Spa – e in quello dei rifiuti, con la redazione (per primi in Toscana) del Piano interprovinciale di gestione dei rifiuti e la pubblicazione del bando per individuare il gestore unico che sarà scelto entro fine 2011.

Tra i temi di maggior rilievo sui quali si sofferma il documento sottoscritto al termine dei lavori della mattinata, stanno le infrastrutture, con al centro il completamento dei tratti toscani della E-78 nel rispetto di quanto previsto dall’accordo di programma Stato-Regione del gennaio 2010. E’ la priorità delle priorità infrastrutturali sulla quale concentrare gli sforzi e, per questo, entro il 2011 l’Area vasta Toscana sud promuoverà una giornata di mobilitazione interistituzionale da dedicare alla Due Mari. Il collegamento efficiente tra Tirreno ed Adriatico è infatti fondamentale per alimentare l’interscambio commerciale tra le aree del centro Italia e facilitare l’afflusso dei turisti. Allo stesso tempo va aperta una riflessione sulle infrastrutture ferroviarie e sul loro ruolo rispetto alla mobilità di persone e merci. In tema di Promozione economica le Province di Arezzo, Grosseto e Siena adotteranno politiche comuni per promuovere lo sviluppo delle Pmi, in particolare del comparto manifatturiero. Agevolazioni al credito, sostegno all’internazionalizzazione, semplificazione amministrativa, formazione professionale, sono i veicoli principali d’intervento per contribuire allo sviluppo del tessuto d’impresa, in sintonia con il Piano Regionale di Sviluppo. Tra i temi affrontati, quello della cosiddetta Green economy. L’Area vasta Toscana sud si candida ad essere il primo territorio regionale “ad emissioni zero” (carbon free), puntando sulla filiera delle energie rinnovabili, su produzioni a basso impatto ambientale e ad alto valore aggiunto, risparmio ed efficienza energetica, industria del riciclo. Importante, il tema del Turismo. L’abolizione delle Apt e l’alto peso specifico del comparto dei servizi turistici, richiedono una più raffinata strategia di promozione e marketing. In particolare attraverso una programmazione comune degli eventi più significativi e integrando la variegata offerta turistica con la promozione delle tipicità dei territori: dalla cultura al termalismo fino all'enogastronomia e alle riserve naturali. Condivisione anche sull’obiettivo di integrare le realtà che si occupano di attività fieristiche ed espositive nelle tre province e di programmare in comune lo sviluppo della rete degli snodi logistici nella Toscana del sud. Sulla questione dei rifiuti, per la quale è già avviato il procedimento per il piano interprovinciale, gli obiettivi condivisi sono l’incremento e l’omogeneizzazione della raccolta differenziata nei territori delle tre province. Ma anche la messa a punto di linee guida per la gestione dei rifiuti speciali che, sebbene non soggetti alla programmazione pubblica come i rifiuti solidi urbani, costituiscono un flusso di materia particolarmente significativo.

Nel pomeriggio, il “cantiere istituzionale” dell’Area vasta Toscana sud si articola in quattro tavoli tematici permanenti che si riuniscono per la prima volta, con questo schema:

A) Sviluppo economico e welfare locale

Attività economiche - Turismo - Cultura - Agricoltura - Promozione - Politiche Sociali - Lavoro - Formazione - Istruzione e edilizia scolastica.

B) Governo del territorio e ambiente

Urbanistica - Ambiente - Energia - Difesa del Suolo - Gestione risorsa idrica - Rifiuti - Caccia e Pesca

C) Infrastrutture, mobilità e reti telematiche

Trasporti - Viabilità - Infrastrutture - Reti tecnologiche i Innovazione

D) Cantiere dell’innovazione istituzionale

Riforma del sistema regionale, La governance di aera vasta, associazione di funzioni e servizi, modernizzazione della pubblica amministrazione

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