martedì 29 novembre 2011

Non tutti i social media sono uguali: come incidono TripAdvisor e Facebook nella pianificazione del viaggio?

Nonostante le pubbliche denunce e la supposta mancanza di trasparenza, TripAdvisor resta principe incondizionato degli user-generated-content per gli utenti in cerca di consigli di viaggio. Suggerimenti di amici e parenti, chiacchierate sui social network, pensieri a 140 caratteri, a quanto pare non bastano a scalzare il suo primato.
Ma allora gli altri social media? La forza di Facebook e Twitter è forse sopravvalutata? La Conrad Advertising ha intervistato oltre 2100 utenti inglesi per scoprire dove abbia inizio la genesi di un viaggio, tirando conclusioni giuste ma che vanno lette e interpretate.

TripAdvisor: re della pianificazione

Non meraviglia che il 50% degli intervistati utilizzi TripAdvisor per pianificare un viaggio. E non meraviglia neanche che le recensioni siano ritenute dal 58% la forma di contenuto user-generated di gran lunga più importante nella pianificazione di una vacanza.
Fa soprattutto rifletterete il fatto che solo l’8% degli adulti e il 18% dei partecipanti tra i 25-34 anni, abbiano discusso delle loro vacanze o abbiano letto i consigli e i suggerimenti di altri su Facebook.

Ancora minore è la percentuale di chi utilizza i social network per comparare hotel o destinazioni già individuati:

TripAdvisor a quanto pare è un punto di riferimento anche per conoscere prezzi e offerte: ancora una volta è il sito più utilizzato (16%), seguito dai forum ufficiali delle aziende (13%).
Se si esclude il caso di TripAdvisor – dice EyeForTravel commentando lo studio – il numero di persone che dicono di avere utilizzato altri social media o altre piattaforme sociali per pianificare le vacanze è molto basso.

Allora cosa ne faccio del Social Media Marketing?

Una delle conclusioni dello studio è che, nonostante i social network come Facebook e Twitter siano ormai una parte integrale della vita di tutti i giorni, forse il loro valore in ambito travel è sopravvalutato.
Personalmente credo che questa affermazione sia vera solo in parte: non c’è dubbio che i siti come TripAdvisor siano lo strumento privilegiato di pianificazione, ma è logico supporre che se Facebook o Twitter non brillano in questo step, siano al contrario molto più estensivamente utilizzati per condividere il post-esperienza o nella fase del “dreaming”.
La fase dello “sharing” è la ciliegina sulla torta di un’esperienza di viaggio positiva: chi di noi, dopo una qualunque vacanza, non è desideroso di scaricare foto e video e postarli in bella vista su Facebook? Oppure di fare una visita sulla wall dell’hotel che ci ha ospitati per ringraziare chi ci ha fatto passare giorni magnifici fuori dal tempo?
Siamo sinceri: gli hotel che gestiscono una pagina Facebook già da un po’ ricevono spesso commenti, richieste di informazioni o addirittura foto in bacheca della passata vacanza. Quindi sì, TripAdvisor che Facebook sono due spazi diversi ma complementari nella mente di chi vive il viaggio come un’esperienza che si concretizza dall’inizio alla fine su Internet.
TripAdvisor aiuta a scegliere e a comparare (per questo il link diretto alla struttura è una porta che va lasciata aperta per i potenziali clienti).
Facebook invece diventa una sorta di diario di bordo, un modo per parlare di noi e per portare con noi chi resta a casa, e in questo modo lo sharing non solo è importante per l’utente che ama condividere, ma diventa ancor più fondamentale per gli operatori del turismo su Facebook, che vedono la propria struttura e la propria destinazione promosse gratuitamente e viralmente sulla Rete.
Guardate che cosa ha scritto questo ospite sulla bacheca del Relais Santa Chiara di San Gimignano:

Quello che i vostri clienti scrivono di voi su Facebook sarà letto amici, parenti, conoscenti, che commenteranno, chiederanno, ricondivideranno e soprattutto sogneranno di poter vivere la stessa esperienza, magari nella stessa, magnifica struttura…
Per richiedere lo studio, contattate direttamente Conrad Advertising

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