lunedì 5 dicembre 2011

TURISMO ENOGASTRONOMICO: ASCOLTANO MOZART LE 12 UVE DI CARLO CIGNOZZI

 In Toscana poco distante da Montalcinoc'e' un avvocato milanese che ha lasciato i tribunali per seguire la sua passione per la vigna, e siccome e' un tipo un po' speciale cresce le uve con la musica di Mozart. Quando si arriva tra le colline dove vengono coltivati i vitigni sono le note di Mozart che sembrano condurre tra i quei filari da cui Cignozzi produce il Brunello. Lo ha sperimentato nel 2008 Cignozzi. Ha capito che alle uve la musica di Mozart fa bene.

Cosi' quando ci si incammina tra quei filari di viti allineati tra le colline si possono vedere gli altoparlanti che diffondono le note. La musica di Mozart Cignozzi la fa ascoltare alle uve e non al mosto. Poi, anche grazie all'aiuto delle Facolta' di Agraria dell'Universita' di Firenze e dell'Universita' di Pisa Cignozzi e' arrivato alla conclusione che nel suo Paradiso di Frassina, il nome della tenuta dove l'avvocato milanese produce Brunello, le piante di Sangiovese nutrite anche con le note di Vivaldi e Mozart sono cresciute il 50% in piu' del normale, esenti da ogni tipo di parassita e i grappoli sono maturati in anticipo. In realta' l'Universita' di Firenze da anni studia la relazione tra musica e natura, cosi' Cignozzi con le sue sperimentazioni ha potuto confermare quanto le accademie stanno cercando di dimostrare.

C'e' anche una biologa, Karin Mandl che dice come il fondamento scientifico della relazione tra musica e uve non sia ancora stato verificato. Ma per i viticoltori funziona lo stesso, perche' le uve crescono di piu'. Cosi' si affaccia all'orizzonte la possibilita' di una orchestra per un vino con il proprio timbro musicale. Perche' no. Anche il marketing sperimenta nuovi orizzonti. Intanto Cisgnozzi ha scritto tutta la sua esperienza in un volume dal titolo 'L'uomo che sussurra alle vigne', mentre le '12 uve per dodici note' sono state presentate alla Pieve di Poggio alle Mura di Clara Gotti a Montalcino (annate 2000, 2004, 2006 e 2007), con un concerto di musiche di Mozart nella cappella dedicata a San Sigismondo. ''12 uve'' e' costituito da due cloni di Sangiovese(Brunello e Morellino) al 25%, Cabernet Sauvignon al 20%, Cesanese d'Affile, 10%, Syrah,10%, Petit Verdot, 8%, Merlot,6%,Ancellotta,6%, Alicante Bousceht,5%,Cabernet Franc, 4%, Tannat,3%, Canaiolo,3%. Oltre e prima di ''12 uve'' al Paradiso di Frassina si produce Brunello di Montalcino docg e Gea (un S.Antimo rosso doc), per un totale di 50 mila bottiglie.

Riconosciuto dall'agenzia dell'Onu per l'ambiente come uno dei 100 progetti per la ecosostenibilita', quello di Cignozzi potrebbe presto sbarcare all'estero. ''I Paesi che vogliono diventare leader nella protezione dell'ambiente come il Brasile possono concretamente contribuire allo sviluppo della ricerca'', dice Cignozzi mentre si cammina tra i filari di viti. Lui ha trovato intanto altri vignaioli, disposti a far crescere le barbatelle con la musica ed e' anche autore di una 'di-vino-commedia'.

Al Paradiso di Frassina, le note Mozart 'coccolano' i vigneti grazie a 14 di diffusori Bose. Cignozzi con Amar Bose, inventore e produttore degli apparecchi acustici sperimenta una nuova collaborazione. Attualmente in vigna ci sono anche i diffusori conici utilizzati nella cappella Sistina.''La musica e' quella di Mozart per l'armonia dolce e profonda che la caratterizza. Perche' e' come un mantra, e conduce verso l'armonia''. Sostiene Cignozzi di credere nell'armonia, all'Universita' invece credono nelle frequenze. Per Cignozzi e' la musica contro la chimica.

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